Categorie: Nascita e presequenza Strumenti e missioni
Tags: infrarosso m42 nascita stellare orione VISTA
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:5
Il sipario di Orione si è alzato *
VISTA è un telescopio niente male (4 metri di diametro), il più grande dedicato a studi continuativi su tutto il cielo nella lunghezza d’onda dell’infrarosso. Questa volta ha sollevato letteralmente il sipario formato dalla grande nebulosa di Orione (M42), mostrandoci un piccolo Universo sconosciuto finora.
VISTA ha sicuramente una “vista” buona e -forse- anche qualche permesso straordinario. I reparti di maternità stellari sono ancora più protetti di quelli terrestri. Da noi non è facile entrare all’interno delle sale in cui si raggruppano piangenti, gridanti e dormienti, i neonati. Si possono vedere solo da fuori, dietro a vetri che sono spesso poco trasparenti. Quanti padri si sono vantati dei figli degli altri o si sono accaparrati il più vicino al vetro? Bene, le stelle sono ancora più prudenti e al posto dei vetri impongono proprio un sipario: anche i cuccioli hanno bisogno della loro privacy. Essi si faranno vedere solo quando saranno in grado di vivere da soli.
Tuttavia, come ben sappiamo, gli astrofisici sono spesso molto curiosi e non si curano della privacy. Fortunatamente non fanno irruzioni fisiche, ma si limitano a cercare di sollevare le tende che nascondono i neonati. VISTA lo sa fare benissimo utilizzando i suoi occhi infrarossi (e ALMA, che riesce ad osservare le lunghezze d’onda millimetriche e sub-millimetriche, non è da meno…)
L’enorme sipario formato dalla nebulosa M42 si è ridotto di molto e ha permesso di sbirciare all’interno del reparto maternità. Sono state viste stelle appena nate del tutto invisibili normalmente, urli di materia degli oggetti Herbig-Haro, grumi scuri dove sicuramente gli embrioni si stanno sviluppando e tante altre cose nascoste.
Il sipario alzatosi, però, ha permesso anche di vedere cosa esisteva molto più lontano, un vero e proprio piccolo Universo: ammassi stellari e ammassi galattici. Si può dire che nel Cosmo i più giovani riescono tranquillamente a “nascondere” i più vecchi, anche molto più grandi e potenti. Che sia un segno di speranza per il futuro dell’uomo?
Rimaniamo in campo astrofisico e godiamoci il filmato dell’ESO dove si nota benissimo la diversità tra sipario abbassato e sipario alzato.
Grazie Orione per la tua gentilezza e per averci concesso un così utile “strappo alle regole”.
QUI una protostella in via di formazione nella nursery di Orione potrebbe, con i suoi getti, aver innescato la formazione di un'altra protostella
5 commenti
Dopo la lettura di questo articolo, ho scaricato dal sito ESO l'immagine tiff ad alta risoluzione. Bellissima e non mi stanco mai di guardarla e di ingrandire al massimo in qualsiasi sua parte. Sembra quasi di guardare l'istantanea di un organismo vivente, per i nostri tempi immobile, ma in realtà in continuo divenire.
Vedi, caro Arturo, che la visione del MOLLUSCO di Einstein riesce a rappresentare molto bene lo spaziotempo. La tua riflessione dà un ulteriore spinta per capire la grandezza immensa di Einstein... Grazie!!!
E' fantastico, ma quanto potremo scoprire con questi Grandi Strumenti? Favolosooo!!
E chissà cosa ci aspetta quando entrerà finalmente in funzione il telescopio Webb...
P.S.
Piccola nota polemica: ho scritto queste parole "quando entrerà in funzione webb" su Google e ho cliccato sul primo sito che compare tra i risultati. Vi si parla di un evento svoltosi un paio di mesi durante il quale un astrofisico italiano avrebbe parlato del contributo di tanti cervelli italiani al progetto Webb, e mi si drizzano i capelli in testa quando leggo che "Webb continuerà la ricerca della vita nell’Universo con una serie di nuovi strumenti che potrebbero darci indicazioni sulla natura della vita su altri pianeti".
Per fortuna, scorrendo la pagina, leggo la frase pronunciata dall'astrofisico (almeno penso): "Questo nuovo telescopio avrà tra i suoi obiettivi la comprensione dei primi istanti di vita dell’universo e la scoperta di pianeti extrasolari nei quali potrebbe formarsi – o potrebbe essersi già formata – la vita".
La domanda mi sorge spontanea... chi ha "tradotto" la frase dell'astrofisico avrà manipolato intenzionalmente il messaggio per attirare più clic sul sito oppure non avrà proprio capito cosa lui ha detto? Propendo per la seconda ipotesi, la manipolazione intenzionale a fini di lucro presupporrebbe quantomeno un uso del cervello, e tale attività avrebbe consigliato di nascondere meglio la frase vera dell'astrofisico, invece di lasciarla in bella vista in home page. Ma, cosa ancora più grave, l'astrofisico in questione non ha controllato cosa è stato scritto? E, se sì, perché non ha fatto correggere il grossolano errore??? No comment...
cara Daniela,
come ben sai con me vai a nozze rispetto a certi "scienziati"...