I Racconti di Mauritius: ENTROPIA ZERO
Nei due precedenti racconti, uno di Vin-Census l'altro di Mauritius, abbiamo conosciuto un'umanità sprecona e sporcacciona che finisce per privarsi della possibilità di continuare a vivere sulla Terra; ma questo è ciò che accade solo in uno degli infiniti Universi forse possibili. Andiamo ora a vedere cosa potrebbe accadere in un altro di quegli Universi e... che il LINDORE sia con voi!
“Ecco, bambini, dovete fare così...”
La giovane maestra lasciò cadere con un gesto aggraziato l’involucro trasparente della caramella in un sacco di plastica, sulla cui superficie era impressa centinaia di volte la scritta CARTA TRASPARENTE. Poi, con altrettanta eleganza, depose la carta stagnola, che costituiva l’involucro più interno, in un secondo sacco con la dicitura CARTA METALLIZZATA.
Ciascun bambino ripetè l’operazione, sfilando davanti alla maestra che osservava compiaciuta e sorridente.
“Bene! Siete stati tutti molto bravi, per oggi basta così. Adesso potete andare a giocare in giardino.”
I bimbi sciamarono via, in un armonioso crescendo di risa e gridolini, rincorrendosi nel breve corridoio che portava all’aperto.
Fuori li aspettava il Giardino, un angolo di verde di poco più di dieci metri per venti, con qualche cespuglio e qualche alberello giovane, circondato da una recinzione bianca, lungo la quale erano allineati, in bell’ordine, un centinaio di contenitori variopinti con le scritte più diverse: VETRO COLORATO, VETRO TRASPARENTE, VETRO SMERIGLIATO, ALLUMINIO, RAME, ZINCO, ORO (era il contenitore più piccolo), STRACCI COLORATI, STRACCI GRIGI, PILE SCARICHE, PILE QUASI SCARICHE, ACCUMULATORI AL PIOMBO ESAUSTI, MEDICINALI-PASTIGLIE, MEDICINALI-SUPPOSTE, MEDICINALI-SCIROPPI, SCARPE MARRONI, SCARPE NERE, QUOTIDIANI, SETTIMANALI, etc. etc.
Tutto era in perfetto ordine. I bambini giocavano a nascondino celandosi dietro i contenitori. Ogni tanto qualcuno veniva avvistato ed allora esplodeva il grido di quello che era 'sotto'
“ ...Un due tre! Marco, VIMINI e SUGHERO ” (era il nome del nascondiglio, che doveva essere 'dichiarato' se no... non vale).
Era proprio un bel divertimento!
Di fianco all’asilo c’era la sezione territoriale della ASL. Una lunga coda di persone, prevalentemente anziani, si snodava davanti all’ingresso su cui campeggiava l’insegna CONSULTORIO ENTROPIA ZERO.
Tra le persone in attesa, come spesso accade, si intrecciavano dialoghi e si discuteva sui problemi comuni e su come affrontarli.
“Ma dopo che l’ha schiacciata come fa a evitare che torni a gonfiarsi ?”
“Ah, basta avvitare il suo tappo che, fortunatamente, è anche lui di plastica.”
“Ma è vero che bisogna togliere l’etichetta?”
“Certo! Quella va nel contenitore CARTA SPORCA DI COLLA.”
“E l’aria che c’era nella bottiglia dove si deve buttare?”
“Questo non lo so... Ci conviene chiederlo al Dottore.”
“Io proprio non riesco a schiacciarle, quelle maledette bottiglie, mi manca la forza.”
“È solo questione di allenamento, signora, anche io facevo fatica all’inizio.”
La porta del Consultorio si aprì e la gente iniziò ad entrare.
All’interno una schiera di addetti era pronta a rispondere alle domande più diverse, a risolvere i dubbi più sottili che i cittadini potessere avere nell’applicare le regole della raccolta differenziata dei rifiuti.
Era disponibile anche un numero verde, appositamente istituito per consulenze telefoniche, ma la gente preferiva andare di persona a discutere, a chiarirsi le idee, a capire cosa dovesse fare.
C’era anche chi portava fisicamente gli oggetti più 'problematici' per farsi spiegare dagli esperti, magari con una dimostrazione pratica, come trattarli.
“Dottore, come devo fare con la carta vetrata? Sa io faccio il falegname e ne uso tantissima...”
“Innanzi tutto deve separare la parte vetrosa da quella cartacea, poi eliminare ciascuna componente nel suo bel contenitore appositamente predisposto. Badi, però, che a volte si parla impropriamente di carta, mentre il supporto è in realtà di tela. Allora la parte telosa va buttata nel contenitore stracci colorati, oppure stracci grigi... a seconda... ma questo lo sa bene, immagino.”
“Ma per separare la parte cartacea (o telosa) da quella vetrosa mi ci vorrà un sacco di tempo....”
“È vero, però pensi che così lascia un mondo migliore ai suoi nipoti.”
“Ma io non ho nipoti...”
“Be’, se li procuri... Avanti un altro!”
A pochi isolati di distanza, nella stazione dei Carabinieri, si svolgeva l’interrogatorio di un cittadino sospettato di aver violato gravemente la legge.
Uno dei tanti atti criminosi che ogni giorno turbavano la vita della comunità.
Il brigadiere conduceva l’interrogatorio e dettava all’appuntato il verbale.
“...minacciandolo con una siringa, presumibilmente infetta, il denunciante riusciva comunque a disarmarlo ed immobilizzarlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine.”
“Hai scritto tutto, Esposito?”
Al cenno affermativo dell’appuntato, il brigadiere si volse al prigioniero chiedendogli:
”Ma perché ha fatto una simile balordaggine? Come ha potuto un cittadino incensurato come lei buttare quella benedetta siringa nel contenitore del vetro! Se solo avesse aspettato che arrivassimo noi non avremmo dovuto arrestarla!”
“Ha ragione brigadiere ma ero così spaventato per l’aggressione subita che ho perso la testa. Lo so che avrei dovuto mettere l’ago nei FERROSI e la siringa nella PLASTICA, ma sul momento ero preoccupato solo della mia incolumità e mi sono comportato in modo irresponsabile.”
“Certo, poi davanti ad un testimone... Sa che il suo aggressore (a proposito abbiamo dovuto lasciarlo andare perché aveva il certificato DAIR - Drogato Abituale In Regola) era talmente scandalizzato dal suo gesto, che abbiamo dovuto dargli una dose per calmarlo ?”
“E adesso cosa mi succederà, brigadiere?”
“Beh, ci stanno le attenuanti generiche, e poi non è recidivo... Io credo che con un buon avvocato se la possa cavare con tre mesi, magari con la condizionale. Certo che poi dovrà stare ben attento a rigare dritto.”
Mentre il brigadiere stava concludendo l’ultima frase, la radio si accese da sola, sintonizzandosi automaticamente sulla frequenza di Radio Comunicazioni Sociali - Entropia Zero, per il consueto messaggio di mezzogiorno.
“Il lindore sia con voi... Il progetto Entropia Zero entra oggi nel suo terzo anno di vita.
Il Presidente del Consiglio, nel ricordare i grandi progressi compiuti in questo breve ma intenso periodo, ringrazia tutti i cittadini per l’entusiasmo con cui hanno fornito la loro collaborazione.
E ora alcuni suggerimenti pratici per le nostre solerti massaie...
Per tutto l’anno in corso è consentita la gestione indifferenziata di fondi di caffè e di tè e simili (camomilla, tisane, etc..) senza l’obbligo di separazione della parte cartacea dei sacchetti filtro.
È obbligatoria, per i consumatori di semi di zucca tostati e salati, la raccolta delle bucce di detti semi ed il loro conferimento nelle piazzole pubbliche contrassegnate dalle indicazioni SCARTI VERDI E LIGNEI COMPOSTABILI. Le piazzole urbane sono predisposte in via Teofolco di Carinzia presso il capolinea dell’autobus 64.
Se avete dubbi sulla distinzione tra porzione umida e porzione secca dei rifiuti potete rivolgervi alla sede ASL più vicina per avere chiarimenti.
Sono comunque in commercio igrometri appositamente tarati per aiutarvi nella scelta più corretta.
In caso di pioggia non trascurate di proteggere accuratamente il contenitore dei rifiuti secchi, mentre in caso di elevata siccità ricordate che è vostro dovere provvedere a far sì che il sacco dell'umido mantenga un'adeguata umidità.
Per oggi è tutto. Il lindore sia con voi... Sigla!”
Le note di ENTROPIA ZERO si diffusero dall’altoparlante, accompagnando il coro di voci bianche. Una melodia semplice e toccante.
Ogni trasformazione che avviene spontaneamente nell’Universo determina un progressivo aumento del disordine. La grandezza fisica che stabilisce la misura di questo disordine si chiama Entropia. Quando l’Entropia avrà raggiunto il suo massimo valore non sarà più possibile alcuna trasformazione e l’Universo cesserà di esistere
Tutti i racconti di Mauritius sono disponibili, insieme a quelli di Vin-Census, nella rubrica ad essi dedicata.
5 commenti
Nel racconto vedo che manca colpevolmente,l'invito a non respirare.Il noto professore Farfallone D'oro,nel suo programma,ha spiegato la pericolosità che l'alito cattivo può avere per il volo degli uccelli,impedendo nei casi più gravi,addirittura il decollo.
Sai , Gianni, in realtà la strategia messa a punto per il programma "Entropia Zero" si basa soprattutto sulla continua aggiunta " a sorpresa " di prescrizioni, con un ritmo tale da "lasciare senza fiato" tutta la popolazione. Pertanto una proibizione esplicita dell'attività respiratoria è del tutto pleonastica.
Insomma, in questo universo stanno tutti letteralmente e costantemente col "fiato sospeso" in attesa di conoscere il prossimo passo di questa escalation.
Anch'io, caro Mauritius, sto col fiato sospeso in attesa di scoprire il prossimo passo dell'escalation creativa tua e di Vin-Census... mi tremano le gambe al solo pensiero! Ops... ma non ho le gambe
e sì, caro Scherzy... cose grosse bollono in pentola. Ad esempio, e lo dico già ufficialmente, penseremo a un mondo dove ognuno è libero di ricevere informazioni da ciò che vuole. E quando dico ciò che vuole, vuol dire qualsiasi cosa abbia una sua attività informativa: una lavatrice, un tostapane, un forno, un rubinetto e via dicendo. Sarà interessante vedere come le persone si scambiano le informazioni...
L'idea di base è di Mauritius e una spinta particolare mi è stata data da Barbara... un lavoro che necessita tempo, accuratezza, linguaggi adeguati e molta collaborazione. Ne vedremo delle belle (???) soprattutto dai politici...
Forse anche Papalla potrà imparare qualcosa... Forza ragazzi, diamoci dentro!!!!!
Certo che ci darò dentro, non penserai mica che mi tiri indietro proprio ora che ho appena cominciato a divertirmi?!
(Però non capisco cosa ci sia di strano nel ricevere informazioni da una lavatrice o da un rubinetto... strani questi terricoli, scoprono l'acqua calda e pensano di aver fatto chissà che... mah, stiamo a vedere cosa tireranno fuori questi due arzilli pensionati, al limite, se non ci piace, possiamo sempre surgelarli )
A proposito di divertimento, mi raccomando, non perderti le prossime puntate dedicate alla vera storia di quel birichino di Vin-Census, anche lì ne vedremo delle belle... non hai idea di cosa sia riuscito a combinare, anche a sua insaputa!!! Potenza della creatività e dell'ironia!!!