In questo articolo e in quello successivo intendo illustrare un elemento sinora da me mai citato ma che , come vedremo, si rivela molto utile nella trattazione di problemi di geometria, in particolare quella dello spazio. Tale elemento caratterizza una retta, indicandone la direzione, oppure un piano, consentendoci di individuarne subito tutte le infinite rette ad esso perpendicolari. Scopriremo che sia la retta sia il piano si "portano dietro" questo elemento come una targa identificativa, che a noi basta quasi leggere per conoscere subito, in termini analitici, la direzione della retta o la giacitura del piano.
L’immagine che accompagna questo breve articolo ci mostra un disco solare privo di macchie. E’ l’ottavo giorno che si ripete la stessa situazione. I dubbi restano pochi: siamo entrati nel nuovo minimo solare che si pensa sia lungo, molto lungo…
Abbiamo conosciuto molti aspetti del nostro poliedrico e versatile Vin-Census e altri ne conosceremo, ma quello di "profeta" non ce lo aspettavamo proprio! Invece la news di oggi ci fa guardare sotto un'ottica diversa questo vecchio racconto ingiustamente caduto nel dimenticatoio. Niente paura, cari lettori, nessuna conversione mistica... solo tanta lungimiranza!
Se con una spintarella precisa, precisa, Ella o Trone possono saltare da un orbitale a un altro, con una spinta più vigorosa possono anche abbandonare l'atomo a cui si erano legati...
La nostra galassia ha una popolazione stellare non indifferente. Il numero è molto incerto ma si parla di almeno 100 miliardi di stelle (l'un per centro di esse le sta mappando il satellite GAIA). Esse, tuttavia, stanno al loro posto, rivolvendo attorno al centro della Via Lattea, dove regna sovrano il buco nero galattico. Una […]
Abbiamo visto numeri difettivi e numeri eccedenti, ciascuno con i suoi problemi esistenziali. I loro stessi nomi indicano chiaramente che devono esistere anche dei numeri perfetti, ossia tali che la somma dei loro divisori sia esattamente uguale al numero. E si apre un argomento ancora oggi non risolto del tutto…
Cari amici terricoli,
se qualcuno pensava di essersi liberato di me, mi dispiace deluderlo ma, più mi guardo in giro, più il vostro pianeta mi piace e ho intenzione di conoscerlo molto bene prima di tornare nel mio! Come qualcuno di voi avrà già capito, sono Quazel l’alieno e, grazie al prezioso aiuto di PapalScherzone che riesce a comprendere e a tradurre il mio linguaggio, sto per proporvi un nuovo quiz!
Cosa fareste se foste sfidati ad affrontare l'impossibile compito di recitare e sviscerare in pochi minuti una delle più complesse opere della tarda maturità di un genio? Un tempo così breve che non sarebbe sufficiente neanche a finire di leggere l'opera. Ebbene, chi pensava di mettere in difficoltà il nostro Mauritius (alias Giacomo Maupardi), ha dovuto ricredersi! Ecco come...
Plutone e Caronte sono un esempio da seguire per molte coppie terrestri. Pur essendo legati da moltissimi anni, l’amore reciproco non è mai diminuito. Mentre Plutone (il marito?) cerca di regalare vestiti all’ultima moda alla sua compagna (Caronte?), Caronte cerca di salvaguardare al meglio il vestito più leggero del compagno, una vera rarità per il Sistema Solare.
L'equazione di Eulero-Lagrange richiede che siano fatte alcune derivate della lagrangiana.
A prima vista queste derivate hanno un aspetto che potrebbe intimorire, ma dietro l'apparenza non c'è niente di particolarmente difficile rispetto a quelle viste negli articoli di Enzo. Occorre solo farci l'abitudine.
Per iniziare a familiarizzare con queste derivate ho pensato di proporvi questo percorso di avvicinamento alla equazione di Eulero-Lagrange. Strada facendo faremo l'abitudine ad uno degli aspetti che a me ha inizialmente confuso.
In questa terza parte proseguo a proporvi alcuni esempi di lagrangiane. Vedremo alcune lagrangiane di corpi vincolati a seguire delle traiettorie predefinite che mettono in evidenza alcune caratteristiche importanti della lagrangiana e del metodo di Lagrange. Proprio lo studio di questo tipo di problemi ha dato origine al metodo di Lagrange.
Questo articolo è estremamente didattico, oltre che suggerire un nuovo metodo per scoprire pianeti che siano eccessivamente vicini alla stella e quindi invisibili direttamente. Vale la pena perderci un po’ di tempo.
Prima di riprendere la trattazione dei numeri perfetti, vorrei proporre un quiz per i meno esperti (nessuna concorrenza al Club dei Maghi), riguardante i numeri primi che ci serviranno alla grande in seguito. Il problemino è molto semplice e quindi vi prego caldamente di non andare sul web a cercare la soluzione: sarebbe inutile sia per chi lo fa che per il Circolo in generale. Analogamente, invito i più bravi ad astenersi…
L'unica soluzione concreta data dai lettori al quiz è quella giusta. Lo schema di collegamento della soluzione è il seguente(al posto delle lampadine mettiamo il simbolo di resistenza) lo schema si ripete all'infinito. Dato che ci sono un numero infinito di resistenze, saranno ancora infinite se stacchiamo le due resistenze iniziali; le L rovesciate […]
L’immagine attorno a cui si sviluppa l’articolo è veramente qualcosa di prodigioso, anche se sembra una campo stellare banale e povero. Ciò che si vede è soprattutto ciò che non si potrebbe vedere: buchi neri galattici in via di formazione.
Vedere uno scontro di ammassi galattici è sicuramente uno degli spettacoli più impressionanti del Cosmo, ma riuscire anche a vedere come la collisione sia riuscita ad accelerare il gas lanciato da un buco nero galattico è un caso davvero unico: un dramma shakesperiano sbalorditivo!