Categorie: Satelliti e anelli Strumenti e missioni
Tags: Cassini Epimeteo Mima Saturno
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:8
Che spettacolo dai satelliti!
Sono immagini grezze, ancora da elaborare e soprattutto da studiare, ma sono più che sufficienti per sognare e sentirsi parte del Cosmo. Tre immagini: due di Mima e una di Epimeteo (uno dei due satelliti co-rotanti). Stiamo per viaggiare in astronave e guardando queste immagini avremmo tutti voglia di essere là...
C'è poco da dire: Mimas sembra una spugna, talmente craterizzato che un nuovo cratere non potrebbe che distruggerne uno nuovo. Siamo alla saturazione. Eppure, sappiamo che non può essere molto vecchio e che si è probabilmente già disgregato e ricostruito anche più di una volta. Epimeteo sembra invece appena costruito, con i suoi pochi crateri e quelle linee trasversali che fanno pensare a fratture. Ha imparato presto il gioco di prestigio che svolge con Giano ...
Ci racconteranno mai la loro storia tutt'altro che tranquilla? intanto godiamoci quella che già conosciamo di Mimas, che abbiamo raccontato QUI… grazie Cassini!
8 commenti
Che meraviglia!
Guardando bene l'immagine di Epimeteo, sembra quasi che sia ricoperto da una specie di sabbia che copre i vecchi crateri... o, comunque, sembra che sia presente un'attività di erosione che lima i contorni dei crateri fino a consumarli. Da cosa potrebbe essere generata un'attività del genere (sempre che esista), visto che non si può certo pensare ad eventi atmosferici? Ghiaccio e/o rocce friabili che si sgretolano per il solo effetto dei movimenti di rotazione e rivoluzione?
cara Dany,
in realtà le tempeste di sabbia ci sono... Nella loro zona (lui e Giano) è presente moltissima sabbia o ghiaccio finissimo che forma un tenue anello. Facilmente, ne vengono ricoperti come fosse zucchero a velo...
Quindi i crateri non sono erosi ma semplicemente ricoperti da polvere esterna... chissà se un astronauta sarebbe in grado di camminare su quella polvere o se vi sprofonderebbe...
Questo mi fa tornare in mente che negli anni '60, tra le missioni preparatorie a quella umana sulla Luna, ne fu organizzata una proprio per verificare la possibilità di camminare su quel suolo.
Cara Dany,
sempre attente le tue domande, molto utili per spiegare meglio molte cose.
Nel caso dei satelliti abbiamo due modi per rendere sabbioso il terreno (ghiacciaioso????): la polvere degli anelli e lo spezzettamento della superficie ad opera delle meteoriti. Il primo non esiste per la Luna e quindi la sua potenziale sabbia deriva solo da impatti e microimpatti su tempi scala lunghissimi. Quanto erano stati importanti per sminuzzare il suolo e fino a che profondità? Questo non si sapeva e nemmeno c'erano strumenti capaci di guardare oltre pochi centimetri nel sottosuolo... Da cui il rischio di sprofondare...
Questo tipo di terreno si chiama regolite (c'è anche sugli asteroidi) o megaregolite nel caso sia decisamente profondo.
Per i satelliti vale la stessa cosa, ma se la superficie è giovane, come sembrerebbe quella di Epimeteo, chi comanda è la sabbia ghiacciata degli anelli. Non è detto, però, che la giovinezza apparente non sia dovuta alla sabbia degli anelli che copre le asperità dei piccoli crateri (come ipotizzavi tu, anche se io direi di no). Staremo a sentire cosa diranno i responsabili che oltre alle immagini (bellissime) hanno ben altri strumenti a disposizione.
Grazie prof.!
Anche le tue spiegazioni sono sempre molto utili
Quando vedo foto come queste non posso non riflettere che ognuno di quei crateri corrisponde ad una collisione e ogni collisione è stata generata dalla gravità, che continua a partecipare (forse è l'attore principale ?) alla trasformazione dell'Universo.
e se poi pensiamo che in realtà è solo un tessuto a quatto dimensioni che si arriccia... è ancora più sconvolgente... Prima o poi capiremo anche perché le geniali particelle che obbediscono alla MQ ci sguazzano così bene
Belisime foto. Brava Daniela con il tuo intuito e le tue domande hai stimolato il nostro Enzo a chiarimenti importanti.
Un plauso poi alla poetica descrizione di gravità ed MQ che , come al solito, Arturo Lorenzo e il , nuovamente stimolato, Nostro Grande Enzo (NGE? ) ci hanno regalato.