Una notizia che viene continuamente data come una novità, ma che ormai sa di saputo e risaputo (la motivazione la conoscevo già prima di andare in pensione), è quella relativa alla perdita dell’atmosfera di Marte, a causa delle radiazioni e del vento solare. Non voglio scagliarmi contro la moltitudine di eccezionali scoperte ottenute sul pianeta rosso, tanto per mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e giustificare le prossime missioni, compresa quella umana (per adesso sicuramente omicida), ma analizzare una frase che più insulsa non potrebbe essere…
Il bisogno di materia ed energia oscura nasce dalle classiche discrepanze tra teoria e osservazioni. Una volta si lavorava duro per cercare la spiegazione, tenendo per lo più in conto i dati osservativi CON I LORO ERRORI previsti. Oggi, si tenta, sempre più spesso, di riempire i buchi inventandosi qualcosa “ad hoc”, anche perché il mistero affascina l’opinione pubblica sempre di più che un silenzioso lavoro a tavolino (senza Celestia…). Opinione pubblica affascinata o spaventata vuol dire maggiori fondi a chi soffia sul fuoco di questo successo. Il gioco è abbastanza chiaro nel mondo moderno e … avanzato (?). Che abbiano ragione oppure no, grande rispetto va, quindi, a chi affronta certe problematiche utilizzando i dati e una profonda analisi dei modelli troppo semplificati che tendono a imporre soluzioni frettolose e, soprattutto, coinvolgenti.
Nata nel 2002 con lo scopo di applicare nuove tecniche alle antiche ricette, per esaltare le proprietà nutritive e organolettiche dei singoli ingredienti, la cucina molecolare ci dice, per esempio che "per creare quell’effetto cremoso della pasta alla carbonara e non usare altri grassi, lo spaghetto non deve superare i 71°C"... facilissimo! Chi di noi non è in grado di servire uno spaghetto a 71°?? Mah... lasciamo perdere la facile ironia e leggiamo cos'ha scritto Vin-Census nel 2009 sulla cucina molecolare!
Trattando l’ottica geometrica abbiamo parlato dei giochi di prestigio che cristalli di ghiaccio dalle forme regolari riescono a fare attorno al Sole. Riuscire a vederli tutti in un colpo solo non è facile… ma se si è nel nord dell’Alaska può anche capitare…
Questo è un vecchio articolo del 2009, che poneva interrogativi e una spiegazione sicuramente molto parziale. Proprio oggi abbiamo imparato che vi sono possibilità molto più efficaci, mai osservate prima. Evviva i buchi neri galattici.
Il titolo sembra non avere niente a che fare con ciò che sto per raccontarvi. Tuttavia, malgrado l’indirizzo preso da certe ricerche, ho il “brutto” vizio di vedere le cose riflettendoci sopra, a modo mio, con tutta l’umiltà del caso. Non sono certo un esperto di buchi neri galattici, ma ho quel minimo di conoscenze di base che mi permettono riflessioni personali, a volte in direzione ostinata e contraria a ciò che viene data come astrofisica “ufficiale”. Niente di eccezionale, nessuno Universo a 18 dimensioni o particelle esotiche a tutti i costi o a rappresentazioni olografiche.
Per parlare della determinazione della distanza del Sole non possiamo assolutamente non richiamare il contributo dei grandi scienziati greci. Non sono cose nuove e le abbiamo già trattate, ma è giusto tornarci brevemente sopra per dare un quadro storico-scientifico il più completo possibile.
Se qualcuno, al confine tra Liguria e Toscana, volesse venire a sentirmi (e a conoscermi), vi avviso che l’8 aprile, alle ore 18, terrò una conferenza sull’esperimento della doppia fenditura (a livello ultra divulgativo) presso il ristorante Antico Uliveto di Seravezza, immerso in uno splendido uliveto (da cui il nome). La conferenza sarà seguita da […]
In questo articolo finiamo la nostra (breve) trattazione sui numeri complessi; lo scopo è quello di fornire i strumenti minimi i calcolo che ci permettano poi di affrontare argomenti più complicati. Parleremo delle elaborazioni di due grandi personaggi della matematica: Newton e Eulero.
Finalmente un nuovo viaggio nello spazio per i nostri piccoli e sempre più avventurosi amici! Questa volta, tuttavia, non si limiteranno a qualche giro intorno alla Terra, bensì affronteranno lo spazio profondo, con tutti i suoi pericoli, tutte le sue opportunità, ma, soprattutto, tutte le informazioni che ci dà!
Tempo fa, mentre facevo una passeggiata alla ricerca di un’ispirazione per un nuovo articoletto divulgativo da pubblicare nel nostro Circolo, la mia attenzione venne catturata da due ragazzini che stavano giocando a lanciarsi una pallina da tennis e da un distinto signore che li osservava con aria divertita e interessata… stavo per andarmene, quando mi accorsi che il signore stava usando un cronometro, quindi mi resi conto che in realtà quello non era un semplice gioco, ma un vero e proprio esperimento scientifico… potevo non fermarmi a curiosare?
Dopo diversi quiz di matematica, ve ne proponiamo stavolta uno di fisica, abbastanza vicino all'esperienza quotidiana.
Prosegue, con questa seconda puntata, l'avventura di Oreste Pautasso nel mondo degli analemmi...
Su Papalla sono un po' preoccupati che solo un terricolo ha risposto ad una delle tre domande del quiz... prima hanno pensato ad un problema di comunicazione... poi hanno pensato che i terricoli forse assomigliano agli abitanti del pianeta timido, meglio noti come i timidoni...
La seconda soluzione è stata più difficile del previsto. Ma Pappo non si è lasciato intimorire dalle risposte date nei commenti e ha superato perfettamente il quiz, trovando la seconda soluzione che gli garantisce l’intera torta. E il tutto usando solo una squadretta…
Se non ci fosse ALMA bisognerebbe inventarlo subito. Analizza oggetti invisibili e trova gli errori di direzione, scoprendo che le galassie (quelle antiche almeno) erano circondate da immensi aloni di idrogeno neutro.