Categorie: Ammassi stellari Buchi neri Nane bianche
Tags: ammasso globulare binaria stretta buco nero stellare nana bianca
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Voglio una vita spericolata! *
Questo articolo è stato inserito nella serie "L'Infinito Teatro dei Buchi Neri", che raccoglie in modo organico gli articoli più significativi sull'argomento.
Vivere in un ammasso globulare è di per sé una bella avventura, piena di rischi e con un futuro incerto, senza grandi possibilità di mettere al mondo eredi, a causa della scarsità di materiale a disposizione. Tuttavia, proprio in questo ambiente sempre al limite, alcune stelle vivono una vita veramente spericolata.
“Guarda come ti muovi, dato che c’è sempre un rischio alle tue spalle…” Questo potrebbe essere il motto degli abitanti di un ammasso globulare. Purtroppo, la ressa è tale e il campo gravitazionale talmente complesso e articolato che i propri movimenti sono ordinati dall’alto e bisogna accettare ciò che il destino ti offre (il “destino” sarebbe l’eventuale buco nero centrale e il tira e molla delle compagne di viaggio).
A volte, le soluzioni sono anche positive (due stelle si uniscono e ringiovaniscono come “vagabonde blu”), ma molto più spesso tentativi di formazione di sistemi planetari vengono interrotti sul nascere dai passaggi ravvicinati e molte coppie vengono separate senza pietà. Non mancano nemmeno gli urti catastrofici, non sempre da intendere come fontane della giovinezza. La folla è impressionante e meno male che non nascono nuove stelle, altrimenti non ci sarebbero semafori capaci di regolare un traffico già caotico di per sé.
Tuttavia, quando si vive come Steve McQueen, c’è sempre qualcuno che vuole andare oltre il limite. Non è stato difficilissimo scovare un buco nero all’interno dell’ammasso 47 Tucanae, attraverso le emissioni radio e X (una volta sembravano oggetti rari negli ammassi… oggi se ne scoprono parecchi).
Quel buco nero, però, mandava segnali abbastanza strani, uno ogni 28 minuti. Un aumento di luminosità perfettamente periodico. E poi c’era dell’ossigeno in quella zona… insomma, la soluzione è stata abbastanza chiara: attorno a un buco nero stellare orbita una nana bianca a una distanza pari a 2.5 volte quella tra la Terra a la Luna. La nana bianca è ormai una stellina ultra compatta, ma il buco nero continua a strapparle materiale (quant’è buono l’ossigeno!). Una danza pericolosissima, ma che, facendo un po’ di calcoli, sembrerebbe piuttosto stabile e di lunga durata. Una cosa abbastanza strana, dato che sovente si parla di nane bianche che succhiano materia da giganti rosse fino a esplodere come supernove (QUI, invece, una nana bianca che succhia materiale ad una nana bruna). In questo caso, invece, la nana bianca deve far di tutto per tenersi stretto ciò che le è rimasto.
Un gioco d’azzardo che sembra divertire entrambi le componenti della strana coppia. Le condizioni sono proprio critiche e basterebbe qualcosa di esterno per rompere l’incantesimo. Beh… come diceva il Vasco nazionale: “Voglio una vita spericolata!”.
Articolo originale QUI
QUI abbiamo parlato della probabilità che avrebbe una civiltà scientificamente evoluta, di svilupparsi proprio nell'ammasso 47 Tucanae.
2 commenti
Mamma mia Enzo. Come mai si pensava che i buchi neri negli ammassi globulari non ce ne fossero? Forse per la giovinezza delle stelle? E quindi invece ci sono e giocano alla grande con le stelle? Il gioco , dicevi, che non sembra debba finire presto, quindi la nostra stellina si è costruita un certo equilibrio, almeno per un certo tempo?
in realtà si pensava che ce ne dovessero essere anche tanti (gli ammassi globulari sono molto vecchi), ma non si riusciva a scoprirne nessuno... Adesso sta arrivando il "boom"...