Categorie: AGN
Tags: buco nero galattico disco di accrescimento forze mareali radiazioni stella distrutta
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:1
Non chiamiamolo ASSASSINO *
Questo articolo è stato inserito nella serie "L'Infinito Teatro dei Buchi Neri", che raccoglie in modo organico gli articoli più significativi sull'argomento.
Un buco nero galattico è sempre considerato una specie di mostro che ingoia tutto quello che gli capita a tiro. Teniamo presente, però, che anche lui deve mangiare per mantenere in ordine la sua galassia. Come capita anche nella Natura che ci circonda vi è sempre un predatore che cattura una preda. Questa non è cattiveria… è solo sopravvivenza.
Normalmente i predatori sono sempre meno delle prede: è una questione di equilibrio naturale. Dobbiamo accettare questa legge, perché , anche se l’uomo fa di tutto per creare confusione a riguardo, è l’unico modo perché nel nostro mondo regni l’armonia. Lo ha fatto per miliardi di anni e l’uomo ha sconvolto certi equilibri per puro gusto di competizione. D’altra parte è molto facile competere e vincere quando si usa la tecnologia. Poi, per farsi perdonare, ha spesso esasperato le regole della Natura e quando un gatto mangia un topolino o -meglio- quando una leonessa afferra una gazzella sembra che gli animali si dividano in buoni e cattivi a seconda della nostra decisione. Insomma, come dicevo ormai, una grande confusione, dovuta spesso all’ignoranza e all’arroganza.
Fortunatamente l’uomo non è ancora riuscito a sconvolgere il Cosmo e, per il momento, cerca solo di “conquistare” Marte e renderlo adatto a se stesso. Non ci riuscirà, spero, ma sicuramente farà danni che ricadranno su di lui, come è sempre successo quando l’arroganza lo ha spinto a ergersi a padrone del suo pianeta. Speriamo che non l’abbia già fatto “inquinando” il pianeta rosso con i virus -e chissà che altro-, trasportati con robottini vaganti, che prima o poi indicheranno con grandi scoop mediatici “vita” marziana autoctona.
Tuttavia, spesso, ciò che capita nell’Universo viene separato dalla visione umana deformata in ciò che sembra giusto e in ciò che non lo è. Ne segue che i buchi neri “devono” essere cattivi (predatori), mentre chi gli capita a tiro (prede) è sicuramente buono. No, non esiste il buono e il cattivo in Natura, come dico spesso; questa strana divisione è solo una nostra creazione per accettare le peggiori manifestazioni di cui l’essere umano è capace e, sentendosi superiore, per estrapolarle alle più normali regole del Cosmo.
E veniamo al nostro “cattivo” per eccellenza, capace di divorare tutto, compresa l’informazione: il buco nero dal nome che è tutto un programma ASASSN-14li. Non è molto grande, “solo” tre milioni di masse solari, un po’ come il nostro. Scoperto nel 2014 ha fin da subito fatto capire di che pasta era fatto. Aveva da poco catturato una stella come il Sole, la solita gazzella poco prudente, e aveva iniziato il suo rito: dapprima aveva usato la forza di marea fino a disgregarla completamente e ridurla a una striscia di frammenti che hanno iniziato a orbitargli attorno.
Quando un buco nero passa all’azione decisiva manda dei segnali ben chiari, sia nel visibile che nell’ultravioletto e, infine, nei raggi X. Molto dipende dal calore a cui arriva la materia che inizia a formare il disco di accrescimento attorno al “mostro”. Tuttavia, ci si era accorti che i raggi X erano cominciati con un certo ritardo rispetto a quelli nel visibile e nell’ ultravioletto. Non solo, però, la posizione degli X erano al posto giusto, nei pressi dell’orizzonte degli eventi, dove il materiale aveva raggiunto le giuste temperature nella sua caduta senza scampo; ben più distanti erano invece localizzati quelli a lunghezza d’onda superiore. Bisognava capire come mai e la storia, pur se apparentemente feroce e disumana (?), era dovuta a una rappresentazione teatrale che ha del meraviglioso.
E’ stato preparato un video molto bello che ce la racconta nei dettagli ed è più che esplicativo. Il materiale disgregato che orbita attorno al buco nero lo fa su un’orbita ellittica e succede che quello che ha appena rasentato il buco nero torna verso l’apoastro (il punto più lontano rispetto al gigante) e si scontra con il flusso di materia che sta andando verso di lui. Questo scontro produce i lampi nel visibile e nell’UV, mentre quello che giunge nei pressi dell’orizzonte degli eventi è in grado di produrre raggi X. Un’immagine che ha del meraviglioso e che lentamente si andrà placando nel solito disco di accrescimento.
No, non riesco a vedere niente di “cattivo” in tutto ciò… solo una meravigliosa scena dell’infinito teatro del Cosmo. E sapete cosa penso anche? Che i protoni, i neutroni e gli elettroni di quella stella, distrutta con tale sapienza, se la stanno ridendo allegramente in attesa di scoprire (beati loro) cosa c’è veramente all’interno di un buco nero (QUI un'ipotesi del nostro fantasioso Vin-Census). E sono sicuro che non sia l’inferno!
Articolo originale QUI
QUI un buco nero che sta per ingoiare una enorme nube di gas freddo e QUI una stella il cui passaggio ravvicinato, che avverrà nel 2018, intorno al buco nero galattico della nostra Via Lattea, sarà attentamente monitorato per studiare "in diretta" le conseguenze della Relatività Generale
1 commento
Siamo così abituati a valutare i fatti in maniera etica che senza volerlo,e per qualcuno volendolo,diamo del cattivo e del buono a eventi naturali.Sono sicuro che se un alieno intelligente ci guardasse, dubito che darebbe alle nostre azioni del buono o del cattivo,registrerebbe le azioni in maniera neutra come facciamo noi con i virus o le proteine.