Categorie: AGN Buchi neri Nascita e presequenza
Tags: buchi neri galattici elementi pesanti getti galattici radiazione infrarossa di fondo
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Nel Cosmo niente avviene per caso… **
Questo articolo è stato inserito nella serie "L'Infinito Teatro dei Buchi Neri", che raccoglie in modo organico gli articoli più significativi sull'argomento.
Il titolo sembra non avere niente a che fare con ciò che sto per raccontarvi. Tuttavia, malgrado l’indirizzo preso da certe ricerche, ho il “brutto” vizio di vedere le cose riflettendoci sopra, a modo mio, con tutta l’umiltà del caso. Non sono certo un esperto di buchi neri galattici, ma ho quel minimo di conoscenze di base che mi permettono riflessioni personali, a volte in direzione ostinata e contraria a ciò che viene data come astrofisica “ufficiale”. Niente di eccezionale, nessuno Universo a 18 dimensioni o particelle esotiche a tutti i costi o rappresentazioni olografiche.
Pensando ai buchi neri galattici, non ho mai potuto esimermi dal vederli come attori fondamentali dell’Universo, capaci di gestire al meglio le città di cui sono responsabili (in questo contesto Mario mi segue con molta energia). Questo fa parte del mio approccio forse troppo “umanizzato” che spesso utilizzo nel Circolo e che rende a volte un po’ “infantili” certe spiegazioni.
Cerco di spiegarmi meglio in relazione al caso in oggetto. Forse avete notato che il ruolo dei buchi neri galattici, pur essendo molto variegato, è sempre più rivolto verso un loro utilizzo come “interruttore” stellare. Nel momento in cui le stelle stanno esagerando e stanno superando ogni limite creativo, il buco nero soffia come una balena, emettendo getti relativistici di materia capaci di annullare le condizioni favorevoli per la nascita stellare. Sì, ogni tanto (ma sempre meno frequentemente) si diceva che questo “scuotimento” e riscaldamento del gas poteva anche innescare condizioni favorevoli in luoghi e condizioni particolari. Tuttavia, l’interruttore sembrava servire solo per inserire l’OFF. Solo uno scontro con un’altra sorella avrebbe innescato di nuovo la vita, malgrado gli sbuffi della balena.
Scusate, ma io non c’ho mai creduto… Secondo me ogni azione del Cosmo deve avere una sua giustificazione nel verso della vita. La stelle esplodono regalando elementi pesanti alle loro figlie che si formeranno con il loro stesso materiale. Morte e vita vanno sempre di pari passo. Un interruttore che serva solo a bloccare le nascite non riesce a far parte del mio modo di vedere l’Universo. Una nana bruna non è soltanto un tentativo fallito… ma deve avere una sua ragione vitale (come QUESTA, per esempio), anche se ancora non la conosciamo. In questa direzione va, in fondo, anche la Meccanica Quantistica. Conta poco se usa leggi per noi incomprensibili: l’importante è che da loro si producano, sempre e comunque, azioni vitali, causalità o casualità che sia. Ovviamente, la “vita” va intesa in un senso ben più ampio di quello che riguarda noi piccoli uomini.
La faccio corta. Ogni volta che si parlava di interruttori unilaterali, io ho sempre aggiunto, tra le righe, la possibile azione contraria, diretta in qualche modo verso la vita (l'ho fatto anche QUI). Un’aggiunta spesso del tutto gratuita, ma che non potevo non inserire per inquadrare i buchi neri in contesto di veri motori a 360°. Non può esistere solo il freno, ma ci vuole anche l’acceleratore.
E così la news di oggi non può che riempirmi di gioia, prima che di soddisfazione nei limiti della mia limitatezza intellettuale. I getti galattici, proprio quelli ormai considerati interruttori decisivi, si sono dimostrati portatori DIRETTI di vita. Proprio al loro interno nascono nuove stelle che se ne "fregano" (dandoci nuovi problemi da risolvere) della temperatura elevata. Nell’articolo si dice che molte cose vanno riviste e che il ruolo dei buchi neri andrà studiato molto meglio. Sarebbe troppo facile dire: “Io l’avevo sempre pensato”, anche perché la mia era una previsione di tipo etico e non veramente scientifico.
Nel nuovo lavoro si dice chiaramente che le stelle trovate nel getto hanno poche decine di milioni di anni e un’analisi preliminare suggerisce che esse siano più luminose e calde delle stelle formatesi nei dischi galattici. Una vita del tutto nuova, una vita che nasce nelle condizioni pensate più difficili. Cari miei, le stelle hanno tante proprietà “intellettuali” che noi nemmeno ci sogniamo…
Il risultato, però va ben oltre il singolo caso. La velocità di queste nascite peculiari sono tali che molte di loro useranno il getto stesso per uscire dalla galassia e andare a popolare ciò che è considerato vuoto intergalattico. Fatemi dire che sembra che i buchi neri stiano mandando missioni spaziali al di fuori della loro città così ristretta.
E, allora, ecco che uno più uno fa ancora una volta due… Come mai il vuoto intergalattico è stranamente ricco di elementi pesanti? E chi è che crea il ben noto rumore infrarosso di fondo? Domande che sembravano senza risposta… Ma, adesso, pensiamo a queste stelle inviate come messaggeri o come pionieri che esplodono alla fine della loro vita e che arricchiscono della loro materia diffusa il vuoto del Cosmo (forse anche CX330 è una di loro). Una visione innovativa e veramente struggente nella sua volontà di portare la vita ovunque. Nell’Universo ogni cosa che capita ha come scopo la propria vita!
Nuovi studi evoluti sono previsti e il ruolo dei buchi neri si amplia, dando spiegazione a misteri ancora insoluti e prospettandone altri. Questa è la Scienza… e noi ne siamo particolarmente contenti!
Articolo originale QUI
Questo video ultra infantile riesce a trasformare molto bene il mio pensiero in qualcosa di estremamente reale
http://www.eso.org/public/videos/eso1710b/
7 commenti
Insomma, i buchi neri finora considerati la morte spaventosa di tutto oggi sono la vita del tutto!
Caro Luigino,
basta vedere le cose in modo diverso... tutto ciò che avviene è sempre vita, anche se noi la consideriamo morte. L'informazione che si perde nei buchi neri non sarà magari la memoria di qualche altra cosa? Basta saperne aprire le porte.... Chissà... chissà quanti vorrebbero bastonarmi per ciò che dico, ma... credo di essere decisamente più realistico io di tante particelle inventate "ad hoc"...
Ci risiamo!Noi umani non siamo capaci di pensare a qualche cosa se non partendo dal centro dellUniverso,cioè Noi.Invece Esso ha una sua vita,una complessità,una immensità che trascende di gran lunga la nostra dimensione.Ne vedremo delle belle in futuro,il grande vecchio non finirà mai di stupirci,e probabilmente anche le attuali religioni sacre e scientifiche andranno in pensione.
Era diverso tempo che stavo aspettando queste belle parole sui buchi neri Enzo. Come è molto tempo che non intervengo più sul vostro blog. Ho solo una parola per quello che hai scritto: GRAZIE.
Chissà poi se da quei getti nasceranno veri e propri ammassi globulari.
Proprio ammassi non credo... ma tanta materia dispersa nello spazio e praticamente invisibile...
Ciao Sandro!
stamattina ero di corsa e non ho nemmeno fatto caso a chi rispondevo...
Bentornato e cerca di non far passare così tanto tempo
Grazie Enzo!
Cercherò di essere più presente.