Una notizia che viene continuamente data come una novità, ma che ormai sa di saputo e risaputo (la motivazione la conoscevo già prima di andare in pensione), è quella relativa alla perdita dell’atmosfera di Marte, a causa delle radiazioni e del vento solare. Non voglio scagliarmi contro la moltitudine di eccezionali scoperte ottenute sul pianeta rosso, tanto per mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e giustificare le prossime missioni, compresa quella umana (per adesso sicuramente omicida), ma analizzare una frase che più insulsa non potrebbe essere…
Il bisogno di materia ed energia oscura nasce dalle classiche discrepanze tra teoria e osservazioni. Una volta si lavorava duro per cercare la spiegazione, tenendo per lo più in conto i dati osservativi CON I LORO ERRORI previsti. Oggi, si tenta, sempre più spesso, di riempire i buchi inventandosi qualcosa “ad hoc”, anche perché il mistero affascina l’opinione pubblica sempre di più che un silenzioso lavoro a tavolino (senza Celestia…). Opinione pubblica affascinata o spaventata vuol dire maggiori fondi a chi soffia sul fuoco di questo successo. Il gioco è abbastanza chiaro nel mondo moderno e … avanzato (?). Che abbiano ragione oppure no, grande rispetto va, quindi, a chi affronta certe problematiche utilizzando i dati e una profonda analisi dei modelli troppo semplificati che tendono a imporre soluzioni frettolose e, soprattutto, coinvolgenti.
Nata nel 2002 con lo scopo di applicare nuove tecniche alle antiche ricette, per esaltare le proprietà nutritive e organolettiche dei singoli ingredienti, la cucina molecolare ci dice, per esempio che "per creare quell’effetto cremoso della pasta alla carbonara e non usare altri grassi, lo spaghetto non deve superare i 71°C"... facilissimo! Chi di noi non è in grado di servire uno spaghetto a 71°?? Mah... lasciamo perdere la facile ironia e leggiamo cos'ha scritto Vin-Census nel 2009 sulla cucina molecolare!