Sarà che la giornata è cominciata in modo meraviglioso grazie a Maria Pia, sarà che c'è uno splendido Sole, il prato è giallo e blu di primule e viole, e vi è un rumore di fondo di cinguettii che ti costringono a sorridere, fatto sta che ho deciso di inserire questo breve articolo che con l'astronomia non ha niente a che fare, ma che ha dominato le mie emozioni negli ultimi venti giorni.
Sappiamo già benissimo che la materia oscura non si vuol far vedere (timidezza?), ma adesso sembra anche che sia “ritardata”, nel senso che la puntualità non è nelle sue corde. Cercare di farla esistere è sempre più difficile!
Riporto pari pari un commento ricevuto questa notte dall’Uruguay, da parte di Maria Pia, una ragazza di 17 anni. Mamma mia, quante cose mi ha insegnato e quanta felicità mi ha dato! Non posso che condividerlo con voi… insieme a poche righe con le quali mi sento onorato di poterle rispondere
Riassumiamo, in modo semplificato, la nostra ellisse di aberrazione e la sua ricaduta sul panorama che si vede viaggiando in astronave a velocità relativistiche. Buon viaggio!
Una recente ricerca ha studiato un gruppo di giganti rosse appartenenti a un vecchio ammasso aperto attraverso l’astrosismologia e ha osservato che il 70% di loro hanno lo stesso asse di rotazione (più o meno). Ma è una vera sorpresa?
Dopo i sentori salmastri, intrisi di mineralità marmorea del Vermentino di michelangiolesca memoria, poteva Vin-Census non inventarsi anche i sentori salmastri e salini del seawine, particolarissimo vino autoctono dell'atollo neozelandese di Tokelau, che richiede particolari tecniche di vendemmia e filtrazione?! Vediamo in cosa consiste questa svolta epocale nel mondo del vino...
Inserisco due ricerche in un solo articolo, dato che entrambe si riferiscono alla nascita degli oggetti più importanti e più vecchi del Cosmo: i buchi neri galattici (i motori delle galassie) e le prime stelle, quelle che hanno potuto utilizzare solo l’idrogeno e l’elio creatosi subito dopo il Big Bang.
Vivere in un ammasso globulare è di per sé una bella avventura, piena di rischi e con un futuro incerto, senza grandi possibilità di mettere al mondo eredi, a causa della scarsità di materiale a disposizione. Tuttavia, proprio in questo ambiente sempre al limite, alcune stelle vivono una vita veramente spericolata.
Inizia, con questo racconto, una incursione nel mondo delle meridiane, che vi darà la risposta alla domanda che mai avete osato fare: cosa è mai quella specie di otto che campeggia sotto lo stilo in corrispondenza della linea del mezzogiorno? Forse la firma del pittore che ha disegnato il quadrante? Oppure una raffigurazione magica il cui significato è andato perduto? Serve forse a qualche scopo pratico? Quali sono i criteri con cui viene tracciato?
Ebbene, se avrete un po' di pazienza e non vi perderete questa e le prossime puntate, avrete tutte le risposte a questi interrogativi
Seguendo gli articoli di Enzo ho notato che citava l'utilizzo della "lagrangiana", per la soluzione di un problema relativo ai punti lagrangiani. Avevo già visto citato questo misterioso oggetto anche da altri che ne parlavano come di una cosa fondamentale nella fisica classica e, ancora di più, nella fisica moderna. A grandi linee sapevo di cosa si trattasse, ma non avevo mai approfondito l'argomento. La citazione di Enzo mi ha incuriosito ulteriormente e ho cercato di capire meglio cosa fosse questa lagrangiana. Questo articolo raccoglie tutti i capitoli usciti a puntate ed è stato inserito negli approfondimenti.
Per gli sviluppi delle nostre matematiche pure è necessario conoscere i numeri complessi, che forse non tutti hanno avuto la fortuna di studiare.I numeri complessi sono forse i numeri più affascinanti della matematica. Essi trovano applicazione in varie branchie della fisica (basti citare l'elettrotecnica e la meccanica quantistica). I primi scritti sicuri sui complessi sono attribuiti a Carl Friedrich Gauss (1777, 1855) la mente più privilegiata della matematica moderna.
Su Papalla è giunta voce che i terricoli hanno individuato un sistema planetario che ruota intorno ad una piccola stellina, affettuosamente soprannominata la nana rossa trappista... e i papalli hanno subito provato a realizzare alcune rappresentazione panoramiche...
Devo subito dire che sto prendendomi una libertà che è superiore alle mie capacità. Sicuramente semplificherò troppo e/o commetterò qualche errore. Gentilmente, chiedo a eventuali esperti neurologi (che sicuramente ci saranno tra i lettori del nostro Circolo) di intervenire per correggermi, dato che l’argomento mi sembra uno di quelli che potrà lasciare un segno importante nella comprensione del cervello umano e non solo.
Quale sarà il modo migliore per visitare il Sistema Solare interno, senza spendere quasi niente in carburante e raggiungere comunque velocità elevate? Presto detto: utilizzare astronavi “naturali”. Ne passano moltissime a distanze relativamente modeste da noi e per alcune di loro è facilissimo riuscire ad accostarsi a loro a bassa velocità e saltare a bordo, sono gli asteroidi a rischio di impatto con la Terra. Non solo future miniere spaziali, ma anche future navi da crociera per i soliti ricchi amanti dei viaggi esotici. Vin-Census ha provato a immaginarne una, chissà quali mirabolanti soprese ha preparato per i protagonisti di questo fanta-viaggio...
Vi proponiamo un quiz un po' diverso dai soliti, ma che comunque può essere risolto tranquillamente con poche nozioni di geometria analitica e di algebra elementare. E' però molto importante perchè ci introdurrà nel mondo affascinante e misterioso delle curve ellittiche...
Fantastico! Abbiamo cercato gli alieni dappertutto e invece erano lì, a svolgere un prezioso lavoro di pulizia in mezzo ai satelliti di Saturno. Una vero e proprio disco volante che orbita al centro della divisione di Encke.