La luna e il romanticismo
Ciao a tutti,
oggi niente astrobiologia (anzi spero di riprenderla quanto prima dato che ho avuto un pochettino di problemi) ma voglio condividere con voi una bella Luna ripresa con il telescopio di un mio amico, membro di un'associazione astrofila, e che mi ha permesso di fare la foto con il cellulare (non è ottimale vista la qualità del cellulare ma è amatoriale e suscita pur sempre un'emozione).
Da precisare che non voglio assolutamente fare concorrenza a Giorgia che è la regina delle foto.
E' il mio regalo per le 2000 candeline del circolo
4 commenti
Bella, grazie Peppe!
In basso a destra, sulla linea del terminatore (quella che divide la zona illuminata dal Sole da quella in ombra) sono ben evidenti valli e crateri. Noi lo diamo per scontato e non ci facciamo caso, ma è proprio così che Galileo, grazie al suo cannocchiale, riuscì a capire che la superficie della Luna non era liscia, come si era creduto per duemila anni, e ne disegnò addirittura delle mappe molto precise come queste...
...durante lunghe e fredde notti nel dicembre del 1609: ogni notte, tempo permettendo, riusciva a disegnare solo una piccola porzione della superficie lunare. Finita l'osservazione della Luna, il mese dopo puntò il cannocchiale verso Giove e spalancò le porte alla nuova visione dell'Universo, cambiando per sempre le regole del gioco.
Lo ha raccontato proprio lui ai nostri piccoli amici...
Bella comunque peppe, non mi sembra proprio male il cellulare.
ciao Mario, mi sono affidato alla bravura del titolare del telescopio...è merito suo :-)
siccome ora sto frequentando un associazione astrofila, se scappa qualche altra fotina magari la metto
Confesso che quando ero poco più di un ragazzo guardavo la Luna con occhi diversi.Ovviamente sapevo che era un satellite,ma conservava ancora del mistero,e poi tutte quelle letture ottocentesche...il mare,i colori.Adesso anche per colpa di questo circolo vedo solo un grande sasso rotondo.La verità porta disincanto,ma che belle che sono le favole!