Categorie: Astericcio e altri racconti Curiosità
Tags: Astericcio emozioni informazione pianeta informazione Poesia
Scritto da: Barbariccio & Daniccia
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I Racconti di Ciccio e Astericcio (11): VIAGGIO NEL "PIANETA INFORMAZIONE" (2° parte)
Ecco che finalmente possiamo fare la conoscenza di Mauriccio, quello strano e misterioso riccio con le antenne verdi che abbiamo incontrato al termine della prima parte di questo viaggio. Ma non ci limiteremo a conoscere lui, infatti avremo modo di incontrare molti suoi compaesani, dalle abitudini più strane: memorioni, smemoteloni, scrittorioni, memoeti e… una ciliegina finale assolutamente da non perdere!
Dopo un lauto banchetto offerto da Mauriccio…
Mauriccio: Dovete scusarmi per il disordine, non pensavo che oggi avrei ricevuto visite.
Scherzy: Ma no, di cosa ti preoccupi? Non ci scandalizziamo di certo per qualche ciotolino da lavare… un letto disfatto… il cesto della spazzatura stracolmo… ehm ehm… si vede che sei un creativo e dedichi il tuo tempo ad occupazioni più importanti!
Mauriccio: Beh… in un certo senso hai ragione. In questo pianeta ognuno è libero di fare ciò che più gli aggrada e la mia occupazione preferita è prendere informazioni su qualsiasi cosa e rifletterci sopra.
Mimì: Quindi sei un filosofo?
Mauriccio: Filosofo? Non conosco questa parola, però mi piace! Cosa significa?
Mimì: Non ne sono del tutto sicura, ma credo che un filosofo sia qualcuno che osserva ciò che lo circonda, si fa delle domande e cerca di darsi delle risposte…
Tigotta: Sì, sì! Come Micione quando osserva i topolini che corrono per i prati e si chiede come facciano a comparire quasi dal nulla e scomparire altrettanto velocemente prima che sia riuscito ad acchiapparli! Secondo lui avrebbero la capacità di vivere in una dimensione parallela e quelli che noi vediamo sarebbero solo immagini di topolino proiettate nella nostra dimensione…
Bianchina: Noooo! Davvero?
Tigotta: Macché! Tutte scuse!! Quelli che acchiappo io sono reali e succulenti! Se, invece di farsi tante domande, cominciasse a correre appena ne vede uno, la smetterebbe di fare il filosofo! Ma può permetterselo perché Papamicio non gli fa mai mancare una buona pappa… smirimiao…
Mauriccio: Interessante… Beh, io non so se sono un filosofo o qualcos’altro, però mi diverto tanto a passare le mie giornate a chiacchierare con i miei compaesani. Ogni giorno scopro cose nuove con le quali mi confronto e sulle quali rifletto: vorrei tanto riuscire a capire chi di loro è più felice perché ha trovato il modo migliore per affrontare la vita, ma ancora non ci sono riuscito. Però continuerò a provarci…
Astericcio: Perdinciriccio! Raccontaci qualcosa, dai, sono curiosissimo!
Mauriccio: Volentieri! Inizierò col parlarvi dei Memorioni, una piccola comunità che vive isolata dagli altri perché ha bisogno di silenzio e concentrazione per perseguire il proprio scopo di vita, ovvero mantenere memoria di tutto ciò che esiste.
Ciccio: Accipicchiolina… come fanno?
Mauriccio: Grazie alla loro innata capacità di memorizzare tutto ciò che vedono, che sentono e che sentono raccontare, sono una sorta di museo vivente. Chiunque ritenga che la memoria di un evento, sia esso di interesse storico o solo personale, o un oggetto, sia esso un’opera d’arte o un vaso di fiori, meriti di essere tramandata alle future generazioni, non deve fare altro che affidarne il ricordo ai Memorioni. E chiunque abbia interesse ad avere informazioni su ciò che esiste o è esistito, può rivolgersi a loro che sono felici di elargire a piene mani tutte le informazioni che hanno archiviato nelle loro testoline.
Scherzy: Che tipi questi Memorioni, sarebbe bello conoscerli, pensi che sia possibile?
Mauriccio: Forse… dobbiamo solo provarci. Su, seguitemi!
Poco dopo, sulla sommità di una collinetta...
Mauriccio: Eccoli là i miei amici Memorioni, guardateli… riuniti in circolo mentre si scambiano le informazioni che ognuno di loro ha acquisito oggi, in modo che diventino patrimonio comune.
Scherzy: Di cosa staranno parlando? E’ possibile avvicinarsi per ascoltarli?
Mauriccio: Sono molto gelosi di questo momento di scambio, ma vedo che sta volgendo al termine, quindi possiamo avvicinarci e farci raccontare qualcosa.
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Mauriccio: Salve ragazzi! Oggi ho incontrato questi nuovi amici che vengono da molto lontano e sono molto curiosi di conoscervi.
Memoriotto: Benvenuti! Cosa possiamo fare per voi?
Memoriuccio: Lo so io cosa possiamo fare per loro… descrivere quel meraviglioso tramonto che abbiamo memorizzato ieri sera, uno dei più belli mai visti negli ultimi anni, con Dubhe e Chow, le nostre stelle, che erano vicinissime tra loro sull’orizzonte e si specchiavano su un mare liscio come l’olio, creando strisce brillanti che si dirigevano verso di noi come se volessero toccarci.
Memorino: Secondo me, invece, dovremmo descrivere quei nove stupendi uccellini che si riposavano su un ramo, uno appiccicato all’altro, con il corpo ricoperto di morbide piume azzurre, la testina rossa, il collo giallo e il becco sottile e appuntito sormontato da una fascia bianca, e le lunghe codine a penzoloni.
Memoriotto: Ma no, ma no! La cosa più particolare da raccontare è senza dubbio quanto è successo il mese scorso alla Mariuccia, i cui figlioletti si erano persi nel bosco e sono stati ritrovati sani e salvi il giorno dopo grazie ad una mamma orsa che li ha tenuti al caldo insieme ai suoi piccoli e grazie a tutti i compaesani che li hanno cercati per tutta la notte! E’ venuta apposta a raccontarci tutto affinché rimanga eterna memoria della sua gratitudine!
Memoriuccio: Oppure potremmo raccontare di quella volta che…
Scherzy: Aspetta, non correre, per favore! Abbiamo capito che potete descriverci cose bellissime ed avvenimenti interessanti, ma, prima di andare avanti, soffermiamoci un attimo su quello che ci avete appena accennato…
Astericcio: Già! Io vorrei tanto sapere qualcosa di più su questo tramonto di due stelle vicine, per esempio: quanto distano da questo pianeta, quanto distano tra di loro, se le loro orbite sono ellittiche o circolari, se si sono formate insieme o se una ha “catturato” l’altra, quanto tempo fa si sono formate…
Memoriuccio: Mi dispiace, ma non posso risponderti, tutto ciò che hai chiesto non lo si capisce osservando un tramonto.
Astericcio: Ok, capisco, ma se guardi il tramonto tutte le sere, puoi annotare alcuni dati come, per esempio, la distanza angolare tra le due stelle, a loro posizione sull’orizzonte e l’ora in cui avviene il tramonto, che qualcuno potrà elaborare per cominciare a rispondere almeno ad alcune domande su quelle stelle.
Memoriuccio: Cosa significa “elaborare”?
Scherzy: Elaborare significa “raccogliere e ordinare dati in modo da ricavarne, con procedimenti di calcolo più o meno complessi, determinate informazioni”
Memoriuccio: Raccogliere e ordinare dati?? Procedimenti di calcolo?? Perdonami, ma non comprendo di cosa tu stia parlando. Puoi spiegarmi meglio, per favore?
Scherzy: Proverò a spiegarmi con un esempio semplice semplice: se osservate le vostre stelle ogni giorno dell’anno e vi accorgete che compiono lo stesso percorso nel cielo e tramontano nella stessa posizione sull’orizzonte, significa che l’asse di questo pianeta è perpendicolare all’eclittica. Non è difficile… l’ha capito anche Oreste Pautasso grazie alle lezioni di suo cognato astrofisico sull’analemma!
Memoriuccio: Asse?? Eclittica??
Scherzy: Ok, scusami, cercherò di essere ancora più chiaro… l’asse di un pianeta è una linea immaginaria che congiunge i due poli e attorno al quale il pianeta compie il suo moto di rotazione. L’eclittica è il piano immaginario su cui giace l’orbita del pianeta intorno alla sua stella o alle sue stelle, come nel vostro caso.
Memoriuccio: Orbita??
Scherzy: (Maremma papalla, ma chi me lo ha fatto fare… e ora come ne esco?!) Dunque… l’orbita di un pianeta è la traiettoria che compie intorno alla sua stella… anzi, per essere estremamente precisi, il pianeta e la stella (o le stelle) si muovono intorno al baricentro del sistema stella/e - pianeta
Memoriuccio: Baricentro?? Traiettoria del pianeta intorno alla stella?? Ma sono le stelle che si muovono intorno al pianeta, è così chiaro, lo vediamo con i nostri occhi!! Il pianeta sta fermo al centro dell’universo e tutto gli gira intorno.
Ciccio: Eh no, caro mio, ti garantisco che non è così e su questo non ho dubbi! Anche gli umani, quegli strani esseri che condividono con noi il nostro pianeta Terra, pensavano di essere al centro dell’universo solo perché così sembrava a prima vista, e hanno continuato a pensarlo perché a molti faceva comodo che continuassero a pensarlo!
Astericcio: Ben detto, Ciccio! Noi lo sappiamo bene che non è così perché ce lo hanno spiegato coloro che lo avevano intuito fin dall’antichità ma non erano riusciti a dimostrarlo per mancanza di mezzi, e ce lo ha spiegato anche chi ha dato un colpo mortale a quelle sciocche credenze!
Memoriuccio: Ma, insomma, ora state esagerando, credo che ci stiate prendendo in giro! Perché non ci lasciate in pace?
Memorino: Aspetta Memoriuccio, non essere così scortese! Ammettiamo per un attimo che sia vero ciò che dicono… a noi cosa cambia sapere se è il pianeta a muoversi intorno alle stelle o viceversa? Un bel tramonto sarà sempre un bel tramonto e noi continueremo a vederlo allo stesso modo. Quindi possiamo anche disinteressarci di tutto questo e continuare ad osservare e memorizzare tramonti!
Mauriccio: Però è interessante quello che ci stanno dicendo questi terrestri… credo che osservare un tramonto con maggiore conoscenza possa renderlo ancora più affascinante, non trovate?
Memoriotto: No, no e no!! Memorino ha ragione, un tramonto è solo un tramonto e noi non dobbiamo fare altro che godercelo e memorizzarlo. Non c’è nessun motivo per cui dovremmo faticare tanto per studiare quelle stelle o quel cavolo di orbitale, né tanto meno gli ossi dell’ecliz… eclips… eclim… sì, insomma, quella roba lì che neanche voglio sapere come si chiama!
Bianchina: Ehi, ehi… non c’è alcun bisogno di arrabbiarsi, permirimiao! Per noi è normale farci domande del genere e non potevamo certo immaginare che potessero esistere esseri retrogradi come voi!
Memoriuccio: Retrogradi??
Scherzy: Oh, sì… significa che siete dei bravi ragazzi e che fate bene a godervi la vita senza farvi tante domande…
Bianchina: Ma veramente…
Scherzy: Ora noi togliamo il disturbo e vi lasciamo alle vostre contemplazioni, mi raccomando memorizzate tutto e state sereni!
Memoriuccio: Grazie, lo faremo senz’altro e speriamo che anche voi impariate presto a godervi la vita come facciamo noi.
Scherzy: Grazie per il consiglio, amico, addio!
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Bianchina: Scusa Scherzy, perché hai voluto venire via così presto? Avevo appena iniziato a dirgliene quattro a quei pozzi di ignoranza, potevi lasciarmi finire!
Scherzy: Ma no… sarebbe stato del tutto inutile, piccola mia, quegli individui sono talmente ottusi e accecati dalla loro ignoranza che non valeva la pena perderci un minuto di più!
Astericcio: Concordo, amico mio! Molto meglio continuare a visitare questo stupendo pianeta e conoscere personaggi più interessanti di loro. Almeno spero!
Tigotta: Ben detto! Dove ci porti ora, Mauriccio?
Mauriccio: Potrei portarvi a conoscere la comunità degli Smemoteloni! In un certo senso, fanno il contrario dei Memorioni, dal momento che hanno la capacità di cancellare ricordi.
Tigotta: Cancellare i ricordi??? Ma come è possibile?
Mauriccio: Come facciano in concreto non lo so, ma so che molti si rivolgono a loro per dimenticare momenti dolorosi o momenti felici che è doloroso ricordare perché la felicità di quei momenti non esiste più…
Mimì: Quindi potrei chiedere loro di farmi dimenticare i litigi con Tigotta?
Mauriccio: Sì… credo di sì.
Mimì: Perfetto! Allora andiamo, non vedo l’ora di togliermi il pensiero!
Tigotta: Ma ci sei o ci fai?? A cosa ti serve dimenticare i nostri litigi, tanto non passerà molto prima che litighiamo di nuovo! E allora, cosa farai? Tornerai dopo ogni litigio a farti smemotelizzare, o come cavolo si dice?!?
Mimì: Perdincimiao, ma sei dura di comprendonio, eh!? Spesso mi arrabbio subito con te perché non ho ancora smaltito il nervosismo per il nostro precedente litigio e mi basta poco per risponderti male ed innescare un nuovo litigio. Se, invece, mi dimenticassi che abbiamo litigato tanto in vita nostra, allora forse sarei meno prevenuta nei tuoi confronti e litigheremmo meno in futuro! E’ così difficile da capire??
Tigotta: No, cara mia, non mi convinci! Anche se entrambe dimenticassimo i litigi passati, non cambierebbe niente e continueremmo a litigare come e più di prima perché saremmo sempre le stesse… io, per esempio, adoro rincorrere i topolini, mentre tu preferisci stare in panciolle a digerire le crocchette che ti dà Papamicio, quindi ti irriti se faccio un pochino di confusione mentre corro e urlo al topolino di fermarsi. E a me dà fastidio vederti poltrire quando potresti divertirti con me… sai quante trappole potremmo organizzare in due per catturare molti più topolini di quanto non riesca a fare da sola?!
Mimì: Sì, sì… sempre la solita storia che se fossimo più unite, litigheremmo meno… allora perché non ti dai una calmata tu e mi fai compagnia mentre sonnecchio o mi gratto la schiena sul selciato o prendo il sole al pancino?
Ciccio: Secondo me litighereste anche facendo le stesse cose, forse anche di più! E’ evidente che vi volete tanto bene ed è anche per questo che non potete fare a meno di punzecchiarvi… e ciò non potrebbe mai cambiare, neanche se faceste cancellare il ricordo dei litigi passati!
Mimì: Mah, non ne sono convinta… chiediamo consiglio agli Smemoteloni che sono gli esperti in materia.
Mauriccio: Tra poco potrai farlo, siamo quasi arrivati. Seguitemi!
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Smemoriello: Ciao Mauriccio! Qual buon vento?
Mauriccio: Ciao ragazzi! Vorrei farvi conoscere questi miei nuovi amici che vengono da molto lontano, addirittura da un altro pianeta!
Scherzy: Mauriccio ci ha già raccontato qualcosa riguardo alle vostre incredibili capacità e siamo molto curiosi di conoscerle meglio. Ma come fate a cancellare i ricordi?
Smemoriello: In realtà, neanche noi sappiamo di preciso come facciamo: ci limitiamo a seguire l’istinto, ovvero ciò che abbiamo imparato in milioni di anni di evoluzione.
Smemorionno: Comunque è semplicissimo: chi vuole dimenticare qualcosa, non deve fare altro che descriverci di cosa esattamente si tratta; dopodiché lo facciamo distendere su un giaciglio e due di noi poggiano le loro zampe sulla sua testa, concentrandosi su quanto egli ha raccontato di voler dimenticare. Infine l’individuo si addormenta, per questo lo facciamo distendere, e al suo risveglio non ricorda più niente dell’evento che ci ha chiesto di cancellare dalla sua memoria.
Smemoriello: Cosa accada realmente nella memoria quando poggiamo le nostre zampe, non lo sappiamo, e probabilmente non lo sapremo mai, ma funziona benissimo… non sbagliamo mai un colpo!
Smemoracolo: E’ vero! A volte facciamo anche di più di quel che ci viene richiesto!
Scherzy: Vuoi dire che cancellate qualche ricordo che non vi era stato richiesto?
Smemoracolo: Eh sì, può accadere, specialmente con i ricordi strettamente correlati a quello da cancellare.
Smemoriello: Come successe a Memostrullo che voleva cancellare il ricordo di quella vacanza disastrosa, quindi dovemmo cancellare anche il ricordo dei giorni in cui l’aveva organizzata, nonché del giorno in cui, dopo il suo ritorno, era andato all’agenzia di viaggi a chiedere il risarcimento danni.
Smemorionno: Già… il caso volle che quel giorno, una volta uscito dall’agenzia, avesse incontrato una bella riccetta e i due avessero fissato un incontro per l’indomani! Non vi dico come ci rimase male la poverina quando lui non si presentò all’appuntamento perché, nel frattempo, era venuto da noi per cancellare la vacanza…
Smemoracolo: Per alleviare il suo dispiacere, visto che ci sentivamo anche un pochino in colpa, le cancellammo gratuitamente il ricordo dell’incontro con Memostrullo e così abbiamo messo tutto a posto!
Ciccio: Mah… sarà anche tutto a posto, ma è gravissimo che una possibile storia d’amore non abbia avuto l’occasione di nascere, o di non nascere, perché siete stati troppo efficienti nel cancellare un ricordo. Chissà… magari i due avrebbero potuto formare una famiglia e avere dei cuccioli che ora non nasceranno più…
Smemoracolo: Beh, insomma, il nostro compito l’abbiamo assolto al meglio e non abbiamo niente di cui vergognarci! Abbiamo anche svolto un servizio gratis per essere a posto con la nostra coscienza, non potete criticarci!
Ciccio: No, per carità, la mia non voleva essere una critica nei vostri confronti, ci mancherebbe… è solo che non riesco a capire l’utilità di tutto questo; mi sembra che i rischi siano di gran lunga maggiori dei presunti benefici!
Smemorionno: E’ per questo che ci tuteliamo facendo firmare il modulo per il consenso informato. Eccolo, leggete pure:
Smemoriello: Così siamo a posto, no? Siamo o non siamo ricci seri??
Scherzy: Più seri di così non si può, perdincipalla! Su, ragazzi, abbiamo disturbato anche troppo, che ne dite di salutare e proseguire per la nostra strada?
Tigotta: Ma Bianchina voleva chiedere…
Bianchina: …volevo chiedere dov’è il bagno, avrei un bisognino urgente…
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Tigotta: Beh? Perché hai cambiato idea sulla smemotelizzazione?
Bianchina: Non avevo pensato a tutte le possibili controindicazioni, il racconto di quel mancato incontro mi ha fatto drizzare tutti i peli sulla schiena! No, no… non fa per me una cosa del genere!
Scherzy: Non fa per nessuno, cara Bianchina, non fa per nessuno… non potrei neanche pensare a perdere una parte di me stesso, perché è in questo che consiste cancellare dei ricordi. Che siano belli o brutti, sono parte di me e me li tengo tutti, maremma memoriona!!
Ciccio: Dove stiamo andando, Mauriccio?
Mauriccio: In un posto molto interessante: vi porterò nel quartier generale degli Scrittorioni! Un luogo in costante fermento, in cui giorno e notte c’è qualcuno all’opera, intento a scrivere qualcosa che è giusto divulgare e far conoscere alla gente.
Ciccio: Che bel lavoro fanno questi Scrittorioni! Ma se sono sempre intenti a scrivere, chiusi nel loro quartier generale, come fanno a conoscere le notizie da divulgare?
Mauriccio: Alcuni di loro leggono vecchi libri e decidono quali di essi riproporre: li riscrivono, correggendo gli errori, e poi li pubblicano come se fossero nuovi. Altri filtrano le notizie che vengono raccolte dai Memornalisti, scartano quelle inutili e divulgano quelle interessanti per tutti. Si occupano di decidere cosa è giusto che la gente sappia e cosa, invece, sarebbe inutile o dannoso divulgare.
Scherzy: Mmm… sento puzza di bruciato… ma non voglio essere prevenuto ed esprimere giudizi prima di avere conosciuto questi Scrittorioni. Su, andiamo, sono proprio curioso!
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Scrittoriello: Buongiorno Mauriccio, che piacere vederti! Hai fatto bene a passare, devo offrirti quel caffè che ho perso l’ultima volta che ci siamo visti, quando ho scommesso sul fatto che il direttore avrebbe pubblicato la notizia che il prezzo delle uova è aumentato a causa dell’epidemia di aviaria che ha colpito molte galline!
Mauriccio: Figuriamoci! Non so come tu abbia potuto pensare che avrebbe diffuso quella notizia! Avrebbe gettato nel panico molti ricci che si sarebbero precipitati a comprare uova, facendone ulteriormente lievitare il prezzo. Così, invece, gli allevatori hanno superato l’emergenza, senza che nessuno si sia agitato e senza aver potuto speculare sul prezzo delle uova!
Scrittoriello: Eh sì, il nostro direttore è molto saggio, lui sì che sa come mantenere la pace e la serenità della nostra comunità… non a caso è diventato direttore!
Direttore: Ehm… ehm… sbaglio o state parlando di me?
Mauriccio: Certo! Di chi se no? Cos’hai deciso di pubblicare oggi, carissimo?
Direttore: Ho una notizia bomba tra le mani, ragazzi! Il Presidente del Gran Consigliccio ha deciso di ridurre le tasse!
Scrittoriello: Uao! Comincio subito a scrivere, finalmente una buona notizia, non ne potevo più di rapine, storie di corruzione e riccicidi!
Direttore: Ehi, ehi, vacci piano! Chi ti ha detto di precipitarti a scrivere?! Prima dobbiamo decidere cosa e come scrivere! Non vorrai mica che i ricci, presi dall’euforia per una notizia del genere, sopravvalutino il risparmio fiscale ed inizino a spendere a spandere? Farebbero impennare l’inflazione, erodendo così il potere d’acquisto dei loro salari e finirebbero per intaccare i loro risparmi. Bisogna essere cauti nel dare le notizie e pensare alle conseguenze, perdincibiricoccola!!
Scrittoriello: Ok, ok… messaggio ricevuto… ora preparo una bozza e gliela la sottopongo prima della pubblicazione.
Direttore: Perfetto, aspetto la bozza, non metterci più di mezz’ora perché dobbiamo andare in stampa prima del solito stasera!
Scrittoriello: Mezz’ora è un po’ pochino per un argomento del genere, rischio di non rendere un buon servizio…
Direttore: Oh, cosa vuoi che sia se, una volta ogni tanto, dai un’informazione superficiale, senza tanti commenti né approfondimenti, né tantomeno la valutazione delle ripercussioni su eventi correlati?
Scrittoriello: Una volta ogni tanto…?! E va bene, tanto qui comanda lei!
Direttore: Ben detto, su, al lavoro! Non farmi arrivare tardi allo stadio, per nessuna ragione al mondo vorrei perdermi il calcio d’inizio di Memontina–Mementus!
Scherzy: Ahhh… ma le sembra questo un buon motivo per dare un’informazione superficiale?! Non si vergogna???
Astericcio: Dai, Scherzy, non ti arrabbiare… in fondo siamo solo ospiti qui… non essere maleducato!
Direttore: Ben detto, piccolino! Si vergogni lei, signor Tuttotesta, e torni da dove è venuto!
Scherzy: Lo farò, eccome se lo farò, non dubiti! E prima di quanto avrei pensato di farlo! Andiamo ragazzi, togliamo il disturbo!!
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Astericcio: Non ti sembra, Scherzy, di essere stato troppo severo? Perché prendersela tanto con quel tizio? In fondo cerca solo di fare il suo lavoro…
Scherzy: Come fai a non capire, Asty?! Non si possono manipolare le notizie a seconda di come fa comodo! Un fatto lo si racconta sempre dalla A alla Z. Punto. Non esiste che si racconti solo una parte, che non si racconti per niente o che si parli soltanto degli aspetti negativi o di quelli positivi, a seconda degli interessi da tutelare di volta in volta. Oppure lo puoi anche fare, ma devi essere onesto con il lettore e dirgli da che parte stai. Punto e chiuso. Non ho altro da aggiungere!
Astericcio: Certo che sei proprio un crostino, quando ti ci metti! Però, però… non hai tutti i torti… il giornalismo deve essere serio e indipendente, se no che giornalismo è?!
Mauriccio: Su, ragazzi, non rovinatevi la giornata! Dopo questi incontri abbastanza deludenti per voi, ci tengo a farvi conoscere una piccolissima comunità di compaesani a dir poco adorabile… chiunque li conosca non può fare a meno di provare un’istintiva simpatia per loro. Hanno una fantasia fuori dal comune che mettono al servizio della loro rara capacità di far divertire grazie alla poesia.
Tigotta: Ma come si fa a divertirsi con la poesia… è così noiosa…
Scherzy: Oh, perdindirindina, cosa devono sentire le mie povere orecchie! Sicuramente, Tigotta, parli così per sentito dire. Scommetto gli aculei di Ciccio che non hai letto abbastanza poesie per poter esprimere un giudizio tuo!
Tigotta: Senti Scherzy, tu pensa quello che vuoi, ma quando Micione intona le sue poesie alla Luna, è veramente noioso! Susciterebbe molto più interesse da parte mia, se mi aiutasse a catturare topolini, perdincimiao!
Scherzy: Ahhh… se le uniche poesie che conosci sono quelle di Micione alla Luna, allora stiamo freschi! Giorni fa l’ho sentito recitare questa…
LUNA DI RAME
Repentina ti levi sull'orizzonte, al tramonto
e mi sorprendi, Luna di rame.
Poi t'inerpichi pigra sul curvo binario,
affondando nella notte.
Invidio il lupo che può salutare il tuo passaggio
con il suo ululato.
Ma, chiuso in questa vita di gatto,
altro non posso fare che fissarti ammirato.
...e anche questa...
Luna, mia luna, bianco gomitolo di luce
che illumini la notte di noi gatti
e ascolti i nostri lamenti d'amore,
quando cresci, quando cali, quando sei opulenta
e, forse, anche quando ti nascondi silenziosa
dietro la curva dell'orizzonte.
Vorrei poter giocare con te
svolgere la matassa e ingarbugliarla
per confondere passato e presente e futuro
in un unico momento infinito
Tigotta: Ma queste sono niente… vogliamo parlare di quest’altra…?
Aspetto solo che giunga il mattino
per ammirare il tuo passo felino.
Quando a me volgi di tigre i tuoi occhi,
mi fai tremar dalla coda ai ginocchi.
Quelle tue belle fibrisse frementi,
il manto tuo dai riflessi lucenti,
ed il candore dei bianchi dentini,
chiostra fatale per tanti topini,
Delle micette sei tu la più bella
per me risplendi ben più d'ogni stella.
Solo un tuo bacio Tigotta mia amata
farà risplendere questa giornata.
Bianchina: Ma bravo il mio Micione… quando torniamo a casa gliene canto quattro e lo faccio pentire di essere nato! Anzi, potrei dirglielo in rima…
S'i' fosse foco, t'arderei, Micione;
s'i' fosse vento, ti tempestarei;
s'i' fosse acqua, io t'annegherei;
s'i' fosse Dio, t'affiderei a Mammone;
s'i' fosse spada 'sta coda mozzerei;
s'i' fosse pinza l'orecchie strapperei;
s'i' fosse, come son, Micia Bianchina,
de la tua vita Micion, saria ruina.
Mauriccio: Ragazzi siete davvero fortissimi, non mi sono mai divertito tanto in vita mia! Peccato che Micione non sia venuto con voi, si sarebbe innamorato dei miei amici MEMOETI!
Mimì: A questo punto, Mauriccio, sono curiosa come una scimmia… cosa fanno di così divertente questi Memoeti?
Mauriccio: Ah ah ah! Un gatto che è curioso come una scimmia!! Sei un portento, piccolina! Ma torniamo seri… non ti anticiperò niente su cosa fanno i Memoeti per non rovinarti l’effetto sorpresa, tanto siamo quasi arrivati, fra pochissimo vedrai con i tuoi occhi e toccherai con zampa!
……………………………………….
Memoetore: Forza ragazzi! Venite tutti qui intorno a me, facciamo vedere a questi forestieri come ci si diverte con le poesie! Giochiamo a “Cambia il tema” e il tema di quest’oggi è…
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
…chi riesce a variarlo in modo epico?
Memoetino: Io, io!!
Sempre caro mi fu quest'elmo folle,
E questo scudo, che per la gran parte
Dell'inimico brando il segno esclude.
Memoetore: Bravo, mi piace! E ora lo voglio automobilistico.
Memoeticcio: Tocca a me!
Sempre caro mi fu 'sto cambio in folle,
E questo freno, che per buona sorte
Dello scontro fatale il botto elude.
Memoetore: Perfetto! Chi me lo cambia in modo… boh… allergenico?
Memoetoso: Sentite questa!
Quanto mi piace il materasso a molle,
Ed il cuscino, che comprammo a parte
Senz'acari la testa più non prude.
Memoetore: Grande! E ora, subito subito, cambiatemelo in gastronomico!
Memoetello: Tocca a me!
Non capisco quest'acqua che non bolle,
Ma queste penne, che tenevo a parte
finirò per mangiarle quasi crude.
Memoetore: Che bel ritmo avete preso, allora continuiamo con la variante astronautica!
Memoetrullo: Questa è mia!
Ricordo alla partenza grandi folle,
E l'obiettivo: di arrivar su Marte
Sperando di veder marziane nude.
Memoetore: Perfetto ragazzi, siete stati tutti bravissimi! Ma ora vi metterò alla prova con un gioco ancora più difficile! Partiamo da “Ei fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita La Terra al nunzio sta”: voglio tre variazioni di questo tema, legate tra loro, che raccontino una breve storia. Chi si offre volontario?
Memoetaccio: Io! Io!!
E fu col soprammobile
di vetro di Murano
che il capo della coniuge
percosse il vil marrano
così, intontita e attonita
la moglie al botto sta.
E giù! con riprovevole
intento di vendetta
con il comune utensile
che chiamasi forchetta
le carni del marito
la moglie trapassò.
Eh sì, tra questi esseri,
che poi faran la pace,
meglio non interporsi
dato che 'sto fugace
momento di delirio
alfine passerà.
Memoetore: Uao! Fortissima questa storia, ma come ti è venuto in mente un argomento del genere?
Memoetaccio: Non saprei… forse perché i miei vicini litigano spesso… quasi quasi stasera gliela recito, così forse inizieranno a ridere e smetteranno di litigare, maremma smemorina!!
Scherzy: Bravi davvero, complimenti!! Neanche a noi papalliani che siamo famosi in tutto l’universo osservabile per essere capaci di giocare anche con l’aria che respiriamo, è mai venuto in mente qualcosa del genere! Lo racconterò ai miei papalamici alla prima occasione, non dubitate! Sai come si innamorerebbero della poesia i papalstudenti se fossero coinvolti in giochi del genere? Invece spesso la trovano noiosa, purtroppo.
Mauriccio: Ero certo che i memoeti vi sarebbero piaciuti! Bene… sta cominciando ad imbrunire, che ne dite di tornare verso casa?
Astericcio: Volentieri, ho un po’ di appetito…
……………………………………………….
Tigotta: Avevi ragione, Mau, sono davvero forti questi memoeti! Farebbero apprezzare la poesia anche ad un topo di fogna! Ma come faranno ad essere sempre così pronti e veloci a comporre versi in pochi secondi??
Mauriccio: Questione di allenamento, solo di allenamento… nessuna magia! Chiunque può diventare bravo a comporre versi, se ci prova ogni giorno. Se poi lo fai divertendoti con un gruppo di amici, non puoi non diventare sempre più bravo!
Tigotta: Certo che se Micione frequentasse questi memoeti, diventerebbe bravo come il nostro amico Giacomino SuperLeo(pardi)!
Scherzy: Ma per favore! Non diciamo papallerie!! Micione avrà anche ampi margini di miglioramento come poeta, non lo metto in dubbio, ma che possa competere con quel genio assoluto di Giacomino, proprio no!
Ciccio: A proposito di Giacomino, la prossima volta che verrà a trovare Papamicio, voglio raccontargli di questi memoeti e delle loro variazioni sul tema, ne sarà entusiasta!
Scherzy: Ottima idea! Io ho già memorizzato tutti i versi che hanno recitato, così glieli possiamo riferire.
Astericcio: Scusate, amici, non è per fare il bastian contrario, ma siete certi che Giacomino apprezzerà i versi dei memoeti? Sono sicuramente divertenti, ma lui appartiene a tutt’altra dimensione…
Ciccio: Beh, sicuramente apprezzerà la loro fantasia e la capacità di divertirsi e far divertire con la poesia… e, se lo conosco bene, darà un giudizio totalmente sincero sulla qualità del loro stile poetico.
Mimì: Ah… questo è poco ma sicuro… credo che sia uno degli umani più sinceri che abbia mai conosciuto! A pari merito con Papamicio, ovviamente.
Mauriccio: Può darsi… ma sono pronto a scommettere che il mio amico Memory-One, (pronuncia Memoriuan, ndp – nota di Pautasso), sia ancora più sincero! Lui non sa nemmeno che sia possibile dire una cosa che non corrisponda al vero, e neanche può dire una bugia in buona fede, magari cadendo in errore…
Mimì: Ma come è possibile? Tutti possono sbagliare e dire una cosa falsa pensando che sia vera! Anch’io fino a poco tempo fa avrei giurato, senza timore di essere smentita, di essere l’unica miciamorosa nella vita di Micione… sigh… avrei detto una bugia in buona fede… che male c’è?
Mauriccio: Niente, ci mancherebbe! Ma il punto è che Memory-One non può sbagliare neanche in buona fede semplicemente perché conosce tutto; non c’è un dettaglio che gli sfugga, ma, a differenza dei memorioni, la sua conoscenza non si basa sulla fissazione di nozioni nella memoria, bensì su una saggezza derivante dall’intima conoscenza delle leggi della natura di cui egli stesso è espressione! Non so come spiegarmi… facciamo così: andiamo a trovarlo e capirete, sono certo che vi piacerà!!
……………………………………
Memory-One: Oh-là-là, qual buon vento vi porta qua?
Mauriccio: Ciao Memory! Stavo parlando di te con questi miei amici che vengono da mooooolto lontano e ho preferito portarli qui a farti conoscere. Sai… non è facile descriverti!
Memory-One: Hai fatto bene, amico caro, un po’ solo io mi sentivo, e la vostra compagnia la solitudine un pochino manderà via.
Ciccio: Sa, sig. Memory-One, trovarmi al cospetto dell’essere più sincero dell’universo, colui che sa sempre la verità su tutto e non riesce a dire una bugia neanche per sbaglio, mi rende felice ed emozionato! Ma come fa? Ci sveli il suo segreto per favore!
Memory-One: Nessun segreto è presente in me, quel che io faccio potresti farlo anche te.
Ciccio: Io?? Ma no… sono così piccolino e ho ancora tanto da imparare… come potrei essere capace di trovare la verità?
Memory-One: Piccolo o grande che tu sia, non importa, questa è la convinzione mia. Ricorda quel che diceva il Grande Isaac: “La verità si ritrova sempre nella semplicità…”
Ciccio: Sì, sì… non lo metto in dubbio ma il sig. Isaac era un genio mica un piccolo riccio, lo abbiamo anche conosciuto di persona, lui sì che conosceva tante verità!
Memory-One: Dimmi, piccolo riccio testardo, secondo il tuo parere, poteva un genio come Isaac conoscere i segreti del tuo letargo?
Ciccio: No… certo che no… non credo almeno…
Memory-One: Esatto! E sicuramente non conosceva neanche come riesce a fare le fusa un gatto!
Tigotta: Ma certo! Non ci avevo pensato, perdincimiao, che soddisfazione!
Memory-One: Molte verità sono negate perfino alle menti più illuminate. Quindi, amici miei erranti, anche senza salire sulle spalle di giganti, ognuno di voi conoscerà alcune importanti verità!
Astericcio: Ma tu sai tutto, come fai?
Memory-One: Vero non è che tutto io so! Ma ho l’accortezza di pensare con saggezza e la consapevolezza di farlo con correttezza. Se una domanda mi fai a cui risponder non so, dentro di me io cercherò, fino a quando qualcosa troverò che sia coerente e vedrai che la mia risposta sarà convincente.
Mimì: La prego, sig. Memory-One, ci spieghi come fare a distinguere la verità dalle bugie!
Memory-One: Quel che tu chiedi facile non è, ma su una cosa ti invito a ragionare: con un po’ di logica spesso da sola ad individuare la verità potrai arrivare. Ti faccio un esempio: rispondi a questo indovinello, chiedendo aiuto solo al tuo cervello:
Al gran portale di una città
ci son due guardie che dan l'altolà
una è bugiarda ma l'altra è sincera
l'informazione vorrei fosse vera.
Dopo il cancello si sdoppia la via
ma quella giusta non sai quale sia.
Una ti porta al castello del re
l'altra alla strega che aspetta sol te
per trasformarti in statua di sasso.
Meglio saper dove porta il tuo passo
Eccoti allora il giusto consiglio,
chiedi a una guardia con fiero cipiglio:
Dimmi guardiano, se chiedo al tuo amico
qual è la via per il luogo più aprico
destra o sinistra mi risponderà?
Ché tutto il giorno non posso star qua.
Mimì: Dunque… vediamo… fammi pensare… chiedo a uno, poi all’altro… poi… boh, mi arrendo!
Ciccio: Io lo so! Io lo so! Se le due risposte sono uguali sono sincere, se sono diverse… mmm… no, era meglio se stavo zitto.
Scherzy: Davvero interessante questo indovinello; ci penseremo a lungo, caro Memory-One, e troveremo senz’altro la risposta, ma forse avremo bisogno dell’aiuto del nostro saggio Papamicio! Papamicio… oddio, ragazzi, sarà terribilmente in pensiero! Dovevamo fare solo un giretto veloce intorno al sistema solare a velocità iperionica e poi ci siamo fatti prendere la mano! Dobbiamo tornare di corsa a casa se no ci disereda o, peggio, ci tiene a pane e acqua per una settimana! Su, di corsa all’astronave, si parte!
Astericcio: Ma io ho fame, non si può cenare a casa di Mauriccio prima di partire?
Scherzy: No! Dovrai accontentare del cibo in scatola che abbiamo in astronave! E poi, non ricordi? Quando siamo partiti Papamicio ha detto che avrebbe preparato un barbecue, basta avvertirlo quando saremo all’altezza di Giove per dargli il tempo di preparare. Resisti, mangeremo in abbondanza a casa!
Astericcio: Ok… sigh… ce la posso fare.
TUTTI: Ciao Memory-One, grazie di tutto!!
Memory-One: Buon viaggio, ragazzi, e non dimenticatevi di godervi il paesaggio!
……………………………………….
Bianchina: Tra pochi minuti partiremo e sento già la tua mancanza, Mauriccio. E’ stato bello conoscerti, non ti dimenticherò!
Tigotta: Neanch’io! Nessuno ti dimenticherà… speriamo di poter tornare a farti visita in futuro!
Mauriccio: Lo spero anch’io, davvero! Siete degli individui davvero speciali, mi mancherete tanto.
Scherzy: Senti Mau, lo so che è un’idea pazza, ma… che ne dici di venire con noi? Un posto per te in astronave c’è e sono certo che anche Papamicio ti accoglierà a braccia aperte! Dai… per favore…
Mauriccio: Yahoo!!! Temevo che sareste partiti senza chiedermelo! Terra aspettami!!!!!!!!!!!!!!!
Daniccia: Puff… puff… altro che memorioni, ne abbiamo viste delle belle!
Barbariccio: Già! E non è finita qui! Ora ci tocca raccontare tutto a Papamicio e, lo conosci, vorrà sapere ogni più piccolo dettaglio!
Daniccia: Mammariccia mia, è vero! Meno male abbiamo Mauritius ad aiutarci!
Barbariccio: Eh sì… ci ha già dato un aiuto fondamentale a creare le poesie inserite in questo racconto, mi aspetto grandi cose da lui!
Daniccia: Fai bene, sono certa che non ci deluderà: da uno che è capace di rielaborare “La ginestra” e “Il cinque maggio” come ha fatto lui, ci si può attendere di tutto!
BENVENUTO, MAU, TRA MICI, RICCI, PAPALLI E UMANI UN PO’ STRANI !!
SIAMO SICURE CHE NON TE NE PENTIRAI.
Ma ora, bando alle ciance! Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a scrivere la terza puntata di questo viaggio… non vediamo l’ora di sentire cosa ne pensa Papamicio di tutte le informazioni che i nostri piccoli amici hanno raccolto durante questa bella avventura cosmica!
A presto!!
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