Categorie: Nane bianche Supernove
Tags: fusione nane bianche onde gravitazionali RCB sistema doppio
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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L’Unione fa la forza **
Abbiamo appena visto (QUI) una strana nana bianca, subito etichettata secondo quanto “desiderava” ardentemente una recente teoria. Tuttavia, le nane bianche sono oggetti realmente molto interessanti, specialmente quando vivono in coppia.
Se la massa finale, dopo la loro fusione, raggiunge i limiti che ben conosciamo può dar luogo a una supernova di tipo Ia (il metodo alternativo a quello dell’accrescimento dovuto al pasto pantagruelico offertogli da un compagna che riempie il proprio lobo di Roche). Non sempre, però, la massa totale è quella critica per l’esplosione e, quindi, la nuova stella che nasce dall’unione rimane una stella a tutti gli effetti con caratteristiche piuttosto peculiari e con una forte variabilità. La tipicità è tale che è stata creata una classe per questo tipo di variabili: le RCB (R Coronae Borealis), di cui se ne conoscono 65 nella nostra galassia.
Questi oggetti di piccola massa e di grandi dimensioni mostrano repentini e notevoli cali di luminosità, del tutto irregolari, dovuti probabilmente alla creazione di nubi di carbonio. Stelle veramente esotiche, che contengono pochissimo idrogeno (soprattutto elio e carbonio) e che quindi fanno pensare immediatamente a una nana bianca.
Se è interessante seguire la loro evoluzione, una volta che si sono unite tra loro, lo è ancora di più “catturarle” prima che si uniscano. Recentemente ne sono state trovate due, la cui vicinanza è garantita dal periodo orbitale: 40 e 46 minuti, rispettivamente. Ben poche altre coppie sono state scoperte in queste condizioni e quasi tutte dagli stessi autori della ricerca in oggetto. Per la loro identificazione è stata usata la tecnica spettroscopica, ma una coppia ha mostrato di essere anche una binaria a eclissi (come QUESTA) e quindi potrà essere seguita, passo dopo passo, controllando costantemente il periodo orbitale.
A parte l’interesse dovuto a questa ultima fase evolutiva, una coppia in così rapida rotazione è un vero boccone prelibato per il rilevatore spaziale di onde gravitazionali LISA, quando sarà messo in azione. Il fatto, poi, che l’unione dovrebbe avvenire entro tempi relativamente molto brevi (20 e 35 milioni di anni) fa pensare che un gran numero di coppie di questo tipo dovrebbero essersi formate e fuse nella storia della Via Lattea.
Articolo originale QUI
QUI una nana bianca che vive in coppia con una nana bruna