Categorie: Satelliti e anelli Terra
Tags: Cassini metano piogge monsoniche riscaldamento globale Saturno Titano
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Bombe d’acqua (ops… di metano) su Titano: sarà colpa del riscaldamento globale? *
Malgrado sia stata provata la completa indipendenza tra fenomeni estremi, quali uragani e tornado, e il clima terrestre su lunga scala, si continua a sentire che questi ultimi sono in netto aumento (non è vero, tra parentesi) e che sono nati nuovi e speciali fenomeni atmosferici: le bombe d’acqua, in tempi remoti chiamati acquazzoni (un nome che non fa fine e impegna troppo). Se gli allarmisti del riscaldamento globale avessero ragione, cosa dovremmo dire di Titano?
Anche se Cassini si è addormentata, penetrando all’interno dell’atmosfera del Signore degli Anelli, il suo contributo alla Scienza continua a fornire scoperte sempre stupefacenti. Sappiamo molto bene che su Titano esistono laghi e mari di metano, con una circolazione atmosferica di metano che è simile alla nostra basata sull’acqua. Sappiamo anche che esistono conoidi di deiezione, caratteristiche geologiche che indicano lo scorrimento di fiumi e l’accumulo di detriti al fondo delle valli.
Quello che mancava era la prova che queste peculiarità fossero legate a precipitazioni piovose. Ora ne abbiamo la quasi sicurezza e possiamo dire che il grande satellite non si fa mancare niente. Anch’esso presenta fenomeni alluvionali estremi, legati al clima e alle varie latitudini. Qualcosa di estremamente simile ai nostri monsoni. Anche la quantità di metano che viene riversata sulla superficie è decisamente imponente. Si stima che ogni giorno di pioggia depositi almeno 30 cm di metano liquido, più meno la quantità che è stata associata, in un giorno, a Houston, durante il recente uragano Harvey che ha colpito il Texas. Tuttavia, le piogge titaniane potrebbero durare molto, molto più a lungo.
L’unico vantaggio che ha Titano è il fatto che questi eventi terrificanti si verificano in media una volta l’anno e l’anno del satellite di Saturno dura ben 29.5 dei nostri anni. Piogge molto rare, ma quando arrivano sono proprio bombe in piena regola. Altro che le nostre.
Mi dicono che alcuni tra i catastrofisti climatici più agguerriti vorrebbero cercare di limitare l’uso dei gas serra su Titano. Sembra inutile dirgli che la faccenda è del tutto naturale. Loro ribattono che la colpa è sicuramente dei titaniani e vorrebbero fare annualmente un congresso di studio nei luoghi più cari e turistici della Terra. Due è sempre meglio di uno! Boh… staremo a vedere. In ogni modo, una bella spedizione su Titano, senza armi offensive e durante il periodo secco, non sarebbe certo una cattiva idea…
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