12/11/17

I pianeti aiutano le stelle a crescere**

Parliamo spesso del radiotelescopio ALMA e delle sue eccezionali scoperte... ma lo sapete che ha iniziato a sfornare meraviglie quando ancora non era completato? A tal proposito, mi fa piacere riproporvi questa news pubblicata nel vecchio sito nel gennaio 2013, nella quale si parla della scoperta del meccanismo attraverso il quale la nascita dei pianeti può favorire anche la crescita della loro stella: un lavoro di equipe veramente affascinante che potrebbe rappresentare la norma per molti sistemi planetari.

 

ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) non è ancora completato, ma già regala scoperte straordinarie grazie alle sue eccezionali capacità di risoluzione.  Questa volta ha analizzato il sistema di HD 142527 e i risultati sono veramente innovativi.Una stella giovane aumenta la sua massa recuperando gas e polvere dalle vicinanze. Come la materia cade verso la stella si forma contemporaneamente un disco attorno all’astro in formazione. Al suo interno inizia la formazione di pianeti attraverso accrescimento gravitazionale. Durante questa fase di crescita, i pianeti creano una striscia vuota lungo la propria orbita e attorno a lei, dato che agiscono come una specie di aspirapolvere gravitazionale. Queste “lacune” o “gap” si vedono spesso all’interno dei dischi proto planetari in formazione.

Nel frattempo, però, la stella non ha ancora finito il proprio accrescimento e necessita di ulteriore massa per andare a regime. Tuttavia, sorge un problema: “Come fa la materia a raggiungere la stella attraverso il “gap” prodotto dai pianeti?”

La risposta a questa domanda è stata a lungo un mistero, finalmente risolto da ALMA.

Innanzitutto, le osservazioni hanno mostrato che il vuoto non è proprio vuoto, ma è riempito da gas estremamente tenue, probabilmente ossido di carbonio.  Soprattutto, però, ALMA ha individuato delle correnti di gas molto più denso contenenti ioni di formile HCO che attraversano l’intero intervallo dalla zona più esterna del disco a quella più interna, e che servono come “strada” per il trasporto di materia.

 

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Visione artistica di HD142527 e del suo sistema protoplanetario. Si notano bene le due correnti di gas, formate dalla gravità dei pianeti, che proseguono fino a formare l’anello più interno. (Fonte: Bill Saxton, NRAO/AUI/NSF)

 

Simulazioni al computer avevano ipotizzato questo meccanismo, ma adesso è diventato una realtà osservativa.

I pianeti che generano le correnti di materia vengono probabilmente circondati dal gas trasportato. Essi sono quasi sicuramente molto più grandi di Giove, ma non si riescono a osservare proprio perché nascosti dal fascio di gas molto denso.

Nel sistema di HD 142527, l’anello interno del disco si estende per almeno dieci volte la distanza tra la Terra e il Sole. Il “gap”, invece, è di circa 140 Unità Astronomiche. I pianeti dovrebbero trovarsi a una distanza dalla stella di circa 90 UA.

Veramente un magnifico lavoro di gruppo: la stella forma il disco, in cui si formano i pianeti che contribuiscono a rifornire la propria stella attraverso le correnti che generano e che riversano verso di lei.

Ognuno svolge il proprio compito con precisione e tempismo!

 

Per conoscere meglio l’eccezionale contributo di ALMA a molti campi di ricerca: asteroidi, formazione di pianeti e stelle, dischi protoplanetari, origine della vita , buchi neri, galassie primordiali, fuochi d’artificio stellari, cinture di detriti…

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