Categorie: Comunicazioni
Tags: collaborazione divulgazione quiz
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:7
Troppi quiz? parliamone...
Perché uso spesso i quiz, anche se le risposte sono molto rare e di solito date dai soliti noti? Una ragione c'è e la ritengo molto valida.
Dopo tanti articoli di approfondimento su svariati aspetti della fisica sia classica che moderna, ritengo che coloro che hanno seguito con assiduità il Circolo, abbiano raggiunto una livello tale da potere raggiungere certi traguardi anche da soli e con uno sforzo mentale non eccessivo. Lo so, potrei continuare a descrivere i vari fenomeni e semplificare il tutto. Tuttavia, penso che lo stimolo a utilizzare, senza percorsi facilitati, il proprio cervello, basandosi solo su quello che si è già immagazzinato, serva non solo per aiutare i processi mentali necessari per fare dei passi in più, ma anche per comprendere meglio se quanto è stato studiato sia stato recepito veramente bene. Un continuo movimento in avanti e indietro, che non può che aiutare a capire i concetti fondamentali, spesso, magari, compresi solo parzialmente e superficialmente.
Per cui, io avrei intenzione di continuare in questa direzione (invitando a rileggere quanto si pensava di avere compreso appieno) cercando soddisfazioni mentali nel riuscire a prevedere i passi futuri.
Se a qualcuno non piace questo sistema me lo dica pure. La divulgazione è una brutta "bestia" e va migliorata discutendone coralmente. Queste non sono lezioni scolastiche vecchio stile, ma tentativi mirati, soprattutto, alla partecipazione e alla collaborazione. Siamo o non siamo un Circolo?
7 commenti
Nel momento in cui scrivo questo commento, oltre una quarantina di visitatori del blog ha letto il testo dell'articolo. Chi tace, di solito acconsente. Ma si può acconsentire, in modo anche più esplicito, parlando.
Ora, questo articolo lo voglio considerare un metaquiz. un quiz sui quiz. E come per i consueti quiz non mi aspetto la partecipazione di un gran numero di lettori, oltre ai pochi abitudinari.
Facile o difficile che sia un quesito di verifica ha un ruolo importante per consolidare o mettere in crisi (due facce della stessa medaglia) la percezione della propria competenza. Ciascuno di noi dovrebbe porsi, da solo, certi interrogativi per saggiare la comprensione acquisita, ma se qualcuno ce li propone, ebbene penso sia proprio un grande servizio che ci viene offerto.
L'alternativa è di proseguire per la strada imboccata senza consultare la mappa, certi (magari a torto) di essere sulla strada giusta, salvo amare sorprese.
Ti ringrazio Mau, ma non capisco bene la frase: "L'alternativa è di proseguire per la strada imboccata...". Alternativa rispetto a cosa? Ho paura di non avere compreso bene...
Personalmente trovo che i quiz siano un po' come gli esercizi da svolgere a casa dopo che a scuola si è appresa la teoria e il modo di applicarla in pratica. Trovo utilissimo il momento dell'applicazione in pratica di un modello teorico precedentemente acquisito. Spesso mi è capitato di capire davvero una teoria mettendola in pratica con un esercizio o , come nel nostro caso, con un quiz. E poi, ragazzi, qui abbiamo l'ulteriore vantaggio che nessuno si becca un votaccio se non ha fatto i compiti a casa
grande Artù!
Il senso di proseguire per la strada imboccata è di rischiare di aggiungere nuovi apprendimenti ai precedenti, su basi non verificate a fondo, con la falsa sicurezza di avere capito qualcosa che invece non si è capito del tutto nella sua essenza.
Per esempio, la tua stessa domanda di chiarimento è proprio il meccanismo di "verifica" della comprensione, quello che scatta quando si mette alla prova la nostra capacità di rispondere al quiz.
Il linguaggio naturale è ricco di ambiguità e necessita di continue verifiche e contestualizzazioni, di confronti su casi concreti, di analisi di situazioni limite, di visioni alternative che ampliano la comprensione.
Un contesto interattivo è lo spazio più adeguato per porre e porsi domande, per non ritrovarsi, ad un certo punto, immersi nella nebbia.
Insomma, io continuo a inserirli...
E fai benissimo!