Un riassunto su tutto quello che abbiamo visto sulle curve ellittiche,quiz compresi, che ci porta a concludere che esse costituiscono un gruppo con una particolare operazione interna. Questo fatto è fondamentale per l'impiego delle curve ellittiche in crittografia.
Ormai siamo veramente molto vicini al buco nero e vale la pena analizzare le sue dimensioni “apparenti” o no che siano. Anche in questo caso avremo delle belle sorprese. In particolare, consideriamo le riprese delle telecamere a partire da 5 raggi di Schwarzschild. Niente da dire: il buco nero è ormai veramente impressionante (o meglio l’orizzonte degli eventi che è identificato dal cerchio nero, da cui la luce non può provenire).
Ma quanto è veramente grande e “quanto” noi lo vediamo grande?
Non servono molte parole per commentare questa immagine di Cassini che si avvicina alla fine della sua avventura. Sarà la suggestione o l’illusione ottica, ma l’anello è diventato una specie di onda che si divide in decine e decine di onde più piccole. Onda uguale vibrazione uguale risonanza uguale musica. Come vorrei sentirla suonare dal Signore degli Anelli, sicuramente un direttore d’orchestra eccezionale!
Per una analisi completa delle "Visioni relativistiche" si consiglia di leggere il relativo approfondimento, del quale questo articolo è parte integrante. QUESTO il quiz di cui questo articolo costituisce la soluzione Premessa (per i meno esperti) I fotoni sono le particelle-non particelle che trasportano la luce e riescono a esistere solo viaggiando alla […]
Ecco qua! Non ho fatto in tempo a chiederglielo che, a tempo di record, il mio amico Oreste mi ha inviato un racconto scritto qualche anno fa che ha per protagonisti alieni decisamente particolari... di quelli che non ti aspetti. Insomma, se non è zuppa (ops... cavolfiore), è pan bagnato!!
La foto lascia pochi dubbi: gli alieni hanno deciso di venire a trovarci e lo fanno in grande stile. Sembra anche che stiano per atterrare, come indicano i razzi frenanti (in basso) in piena azione. Ci mancavano anche loro in questo momento non certo allegro per il nostro scalcinato mondo umano.
Intanto grazie della partecipazione; tutti i partecipanti hanno intuito i legame fra l'isola e l'espressione 27b^{2}+4a^{3}; molto originale la soluzione di Fabrizio. Mi discosto un po' dalla sua soluzione che comunque vi invito a leggere, per darne un'altra, che assomiglia di più a quella di Maurizio.
Per rispondere alla domanda del quiz bisogna fare una premessa: la richiesta si riferiva a quello che rimane impresso sulla pellicola della macchina fotografica (MF) e non su quello che potrebbe essere misurato in un sistema in quiete. Siamo di fronte a un oggetto di dimensioni finite che si muove ad alta velocità lungo una direzione qualsiasi rispetto a una macchina fotografica, che è considerata in un sistema fermo. Questo articolo non è la VERA risposta, ma un esempio terra-terra che può essere illuminante e decisivo per la soluzione più immediata.
Anche le immense galassie, a volte, sono un po' timide... e potrebbero cercare di nascondersi dietro a una stella, soprattutto se è circondata da un anello di polvere e detriti. Un gioco "a nascondino" molto utile per sapere molte cose su quell'anello stellare.
Cosa si nasconde dietro la ricerca di visibilità e consenso che molti di noi tentano di appagare con l'uso dei social? Forse poco, forse niente, forse qualcosa di vitale importanza... come ciò che Mauritius ha fatto trovare al protagonista di questo breve, delicato ed intenso racconto.
Nei film di fantascienza si vedono, spesso e volentieri, gli astronauti che, giunti su un esopianeta qualsiasi, iniziano a muoversi tranquillamente sul suolo alieno senza alcun problema, a parte la solita tuta per permettere di respirare normalmente e altre cosucce del genere. In realtà, però, la situazione comporta un errore non indifferente, dato che trascura la gravità del nuovo pianeta.
Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alle ONDE GRAVITAZIONALI, all'interno della RELATIVITA' GENERALE Ovviamente, non fa più scalpore come la prima volta, ma la rilevazione di onde gravitazionali da parte di LIGO deve comunque fare notizia. L’Universo ci sta parlando con un altro tipo di informazione che non è quella elettromagnetica […]
Uno dei sogni (proibiti) ricorrenti di molti scienziati è quello di trovare una pecca nella Relatività Generale. Finora con poca fortuna… Tuttavia, molte conclusioni della teoria rimangono ancora solo ipotesi. Tra queste, anche se sembra strano, vi è l’orizzonte degli eventi. E, se invece di collassare, la materia rimanesse in uno stato intermedio?
Chi più chi meno, tutti conosciamo gli effetti principali della relatività ristretta. Abbiamo perfino scritto una favola sul muone… Da non molto abbiamo anche completato una lunga trattazione, a tutti i livelli, sull’aberrazione luminosa. Non dovremmo quindi avere problemi a risolvere dei piccoli problemi che sorgono quando si ha a che fare con un oggetto che si muove a velocità prossime a quella della luce e con una macchina fotografica che vuole riprendere la scena. Eccovi il primo quesito: fotografiamo un righello?
Questo articolo potrebbe essere il numero ZERO del progetto sulla semiotica relativistica. Oppure un provino per metterci alla prova. Sta a voi dare un giudizio e criticarci o correggerci, se necessario. Sicuramente ci farete aggiustare il tiro che ha sempre un solo scopo impellente: insegnare a tutti la bellezza della scienza vera e capire che anch’essa può essere facile come una fiaba.
Le risposte avute finora sono sicuramente “abbastanza” (a parte qualche incertezza sulle altezze) precise, ma sono anche un po’ troppo “elevate”. Bastava qualcosa di molto più empirico, ma sufficiente a Peppa per disegnare con buona precisione ciò che viene richiesto da Pappo e Pippo