Ci sono stelle giganti e stelle giganti. Alcune lo sembrano soltanto, dato che si gonfiano come un pallone, altre, invece, molto rare, lo sono veramente con masse decine di volte quella del Sole. Stiamo parlando delle stette di classe O, le quali, oltretutto, hanno una vita brevissima, desiderose di regalare al più presto gli elementi pesanti allo spazio che le circonda. Spesso vivono in coppia o in piccoli gruppi, ma la storia che andiamo a raccontare è quella di una stella singola che sembra partecipare a una gara di maratona. Impariamo da lei come anche i veri “astrofili” possano essere di grande aiuto alla vera Scienza.
Abbiamo, da poco, parlato di decadimento beta meno. La notizia data in questi giorni ci riporta sull’argomento e permette di introdurre l’esperimento CUORE del Gran Sasso. Un esperimento che dovrebbe verificare l’ipotesi di Majorana sulla uguaglianza tra neutrino e antineutrino e, soprattutto, sulla possibilità, in tempi molto remoti, di una trasformazione di antimateria in materia e viceversa, uno dei misteri antisimmetrici più misteriosi e ancora insoluti: perché c’è più materia che antimateria?
Vediamo cosa avrebbe fatto Archimede… fermo restando che sono ammesse alcune varianti. L’importante è il concetto di fondo e la velocità di Pegaso & co. Leggetelo perché è di grande aiuto per la parte "seria" che seguirà...
Uno dei siti più visitati per avere risposte di fisica e astronomia è "Scienza per tutti". Casualmente sono capitato sull'argomento che riguarda il Paradosso dei Gemelli.
Sì, forse sto parlando un po’ troppo di animali, ma, in fondo, sono anche loro creature dell’Universo come le stelle, le galassie, i pianeti, i buchi neri…e sappiamo che le dimensioni non rappresentano alcun limite per il grande Teatro che ci circonda. Questa volta ho letto un articolo molto interessante sui ragni e i serpenti, riguardo a cui si sprecano le riflessioni di tipo psichico e psicologico. Le cose sembrano molto più semplici.
La leggenda dice che il naso di Pinocchio cresceva in lunghezza per colpa delle bugie che diceva. E se, invece, fosse stata una variazione genetica molto rapida? Le cinciallegre inglesi sembrano suggerirci che la seconda ipotesi potrebbe essere reale.
Lunedì prossimo su RAI 3, a Report, si parlerà di etilometro a fiato. Cosa c’entra con l’astronomia? Beh… con l’astronomia poco o niente , ma con la fisica sicuramente sì. A tal punto che anni fa ero diventato una specie di paladino contro uno strumento sicuramente fallace e non adatto allo scopo che si prefigge. Vi allego il voluminoso dossier che avevo preparato a suo tempo, in collaborazione con esperti americani, ma che non ha smosso di un millimetro certe idee preconcette, dato che si basava sul mostro odierno: la Scienza vera.
Tra un miliardo di anni (ma forse anche meno...) il Sole avrà aumentato la sua energia del 10%. I mari avranno una temperatura di oltre 40°. Poca speranza di vita… senza acqua. Altro che CO2… Impariamo cos’è veramente l’effetto serra, quanto sia complesso e come distruggerà la Terra (seguendo l’esempio di Venere).
Le grandi scoperte si fanno anche passando ore e ore in vecchie e sconosciute biblioteche. E così sembra che sia saltato fuori addirittura un manoscritto di Archimede che descrive un esperimento che ha del favoloso! Purtroppo, il documento preziosissimo è molto rovinato. Volete aiutarmi a trovare il metodo usato dal grande scienziato siracusano per una misura veramente straordinaria?
Questo processo è legato al solo nucleo e non a tutto l'atomo, anche se nell'ultimo caso trattato vedremo che avviene una "rapina" esterna. Tratteremo i tre decadimenti principali, andando nei particolari solo per il decadimento alfa e beta meno. Ne avevamo già parlato due anni fa, ma dato che l'attore principale è ancora il neutrone, così fondamentale in questo momento storico (il processo r usa proprio il decadimento beta meno) è giusto riproporre i due vecchi articoli in uno solo (con poche aggiunte) e inserirlo tra gli approfondimenti.
Cassini si è addormentato, ma la sua lunga vita continua a dare spunti per ricerche nuove e importanti. Sono contento tre volte di avere scritto questo articolo, per diverse motivazioni.
Le nuove, fantastiche osservazioni, non solo elettromagnetiche, della fusione di due stelle di neutroni ha messo in evidenza il processo s, ossia quello in grado di costruire elementi più pesanti del ferro. Tra questi c’è l’oro e i media stanno già ridimensionando la straordinaria scoperta a una quasi banale trasformazione di ferro in oro. Sarebbe stata solo una conferma di un processo già ben noto e di una teoria piuttosto solida. No, l’interesse va ben oltre, come ho già cercato di dimostrare. In ogni modo, colgo l’occasione per estrarre un piccolo pezzo dal mio libro ultra divulgativo “Rosetta e le tre sorelle” che spiega in parole semplicissime sia il processo r che quello s. Magari a qualcuno verrà voglia di comprarlo…
Certe scoperte epocali vanno commentate a freddo, ma non è facile raffreddarsi quando sai che durante la tua vita è capitato qualcosa che resterà nella storia della Scienza. Un qualcosa che cambierà completamente la visione e i risultati dell'astrofisica futura.
Captate le onde gravitazionali create dalla fusione di due stelle di neutroni. Ciò è già una novità. La cosa più importante è, però, che l'evento è stato rilevato in altre lunghezze d'onda. Trovata la pietra di Rosetta per sapere da dove partono esattamente le onde gravitazionali e per poter analizzare con tecniche tradizionali la loro sorgente.
Dopo la favoletta della volta scorsa, non ci rimane che spiegare l’esperimento di Michelson e Morley in maniera un po’ più scientifica, utilizzando (poca) matematica e geometria.
Prima di imbarcarci, dopo la splendida vacanza in Sardegna, ci siamo fermati a visitare il pozzo sacro a Santa Caterina vicino a Oristano. Mentre mio papà comprava i biglietti, io girovagavo guardando i soliti oggetti in vendita: magliette, statuette, una più orrenda dell’altra, ma in un angolo nascosto osservai che vi erano anche dei libri.