Categorie: Fisica classica Meccanica Celeste
Tags: caduta libera della Terra limite di Roche Pautasso principio d'inerzia temperatura
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Fermate il mondo, voglio scendere. 1bis: Il terribile sogno di Pautasso *
Questo articolo fa parte della raccolta "Fermate il mondo, voglio scendere!" inserito nelle pagine d'archivio "Meccanica Celeste" e "Caduta libera"
L’astuto Pautasso sente parlare i dotti “scienziati” del problema della Terra che si fermerebbe improvvisamente nella sua orbita. Mentre loro discutono di caduta libera, di cicloidi e di orbite degeneri, lui è interessato a cose ben più importanti!
Il primo problema che gli viene in mente è: “Ma cosa succederebbe ai miei marroni mentre li sto raccogliendo? Soprattutto quest’anno che sembrano belli grossi e sani?”. Si ricorda di aver sentito parlare di inerzia ed è sempre convinto che Newton sia molto arrabbiato con Einstein che gli ha stravolto tutti i calcoli. “Vuoi vedere” pensa Pautasso” che è arrivato il momento della vendetta?”. Inerzia, inerzia… la conosceva perfino Galileo: “Un corpo persiste nel suo stato di quiete o di moto uniforme finché una forza non interviene a modificarlo”. Sì, pensa Pautasso… ma la fermata improvvisa della Terra, intesa come pianeta, non agisce minimamente su tutto ciò che le sta sopra, marroni compresi. Il che vuol dire che se la Terra si ferma, i marroni dovrebbero continuare nel loro moto intorno al Sole o qualcosa del genere. Anzi, probabilmente se ne andrebbero per la tangente verso lo Spazio.
La cosa migliore da fare è cercare di fermarli con qualcosa… ma anche quel qualcosa continuerebbe nel suo stato di moto precedente alla fermata della Terra. A quel punto capisce che la faccenda va ben oltre i suoi marroni. Egli stesso se ne andrebbe insieme a loro e anche gli alberi, le case (le fondamenta sarebbero sradicate).
Ma no, ma no… Pautasso si rincuora un poco. Ci sarebbe sempre la forza di gravità che li tiene attaccati alla Terra e cadrebbe tutto, insieme a lei, verso il Sole. Non è una bella prospettiva, ma sempre meglio che vagare nello Spazio insieme ai marroni e a tante altre belle cose, la cui massa rimarrebbe sempre la stessa.
Poi, però, il nostro raccoglitore indefesso è assalito da un nuovo dubbio. Si ricorda che i razzi partono dalla Terra e vanno nello Spazio. L’importante è che superino la velocità di fuga. “Non è che per caso la velocità che noi abbiamo mentre giriamo intorno al Sole -e che dobbiamo mantenere comunque anche se la Terra si ferma- è più grande di quella di fuga?”.
Pautasso non è un genio, ma sa fare qualche calcolo e spulciando su un libro (o su un articolo dell’Infinito Teatro del Cosmo) legge: velocità di fuga dalla Terra = 11.2 km/s; velocità media orbitale = 30 km/s. “Oddio, 30 km/s sono di più di 11.2 e quindi saremmo comunque scaraventati nello spazio".
Poi riflette ancora un po’ e pensa: “Però, però… tutto ciò capiterebbe se mi trovassi nell’emisfero che avanza, ossia se non avessi niente pronto a fermarmi. Ma se mi trovassi dall’altra parte, non potrei scappare perché mi fermerebbe la Terra stessa. Ah… meno male. Meglio iniziare a fare le valigie e andare nel luogo giusto al momento giusto”.
Non passano dieci minuti e Pautasso è di nuovo in crisi: “Aspetta, aspetta… ma qualsiasi cosa si trovasse protetta dalla Terra, sarebbe comunque in balia dell’inerzia, verrebbe schiacciata e diventerebbe marmellata. Penso si chiami energia cinetica, ma sarebbe più che sufficiente a sgretolare palazzi e ridurre tutto a una bella marmellata”. Eh sì, in un emisfero la Terra sarebbe pulita come mai è stata, perdendo tutto, compresi gli oceani; dall’altra vedrebbe un deposito di rovine mostruoso.
Pautasso decide di rifugiarsi nella grotta più profonda che conosce e sperare che la coesione della materia intorno a lui riesca a fronteggiare quel catastrofico “scappa” e “schiaccia” che avviene in superficie… basta che lui si sistemi in un anfratto che non gli permetta di acquistare velocità, ma non ne è proprio sicuro… cosa fanno le sue molecole lasciate libere di viaggiare a velocità di circa 30 km/s? La marmellata sta diventando un incubo…
Lui e i suoi marroni si sono, comunque, sistemati per bene e Pautasso comincia finalmente a pensare alla caduta. Gli hanno detto 65 giorni di tempo prima di schiantarsi sul Sole… E non può nemmeno viverli alla grande, anche se, in realtà, mentre la Terra cade, lui potrebbe nuovamente uscire dalla caverna-rifugio (molto dubbio). Sì, ma non ci sarebbe più niente da fare e nessuno con cui chiacchierare (o marroni da raccogliere…).
Intanto però, pensa a un’altra brutta conseguenza… a mano a mano che la Terra si avvicina al Sole la temperatura comincia a salire, dapprima lentamente e poi sempre più rapidamente – altro che riscaldamento globale!
Scartabellando di qua e di là trova anche un grafico che lo rincuora un poco… la parte più calda del viaggio è relegata agli ultimi giorni. Comunque, già dopo una settimana la temperatura media è già aumentata di poco meno di un grado… è meglio che tiri fuori tutti i vestiti estivi e che pensi anche al nudismo integrale.
Non è finita, però… la Terra non è certo fluida, ma lo diventerà avvicinandosi al Sole e comunque non si può dimenticare il limite di Roche. Per tanto che giochi la coesione della materia, la Terra arriverà a quel limite e si disintegrerà come mostra la figura animata che segue.
Il sudore sta correndo lungo la schiena di Pautasso… ma, un attimo… non è sudore è pioggia. Accidenti si era addormentato sotto al castagno. Era tutto un sogno!! Meno male… Che belli e buoni sono i marroni quest’anno.
3 commenti
Caro Pautasso potresti sempre chiedere aiuto alla freccia di Zenone ed al gatto di Schodinger in versione arciere dall’occhio vigile http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2018/07/07/la-freccia-zenone-gatto-schrodinger/.
Basta continuare a fissare il Sole, istante infinitesimo dopo istante infinitesimo e la funzione d’onda collassa in continuazione con il Sole sempre lì fisso alla stessa distanza… basta non dargli tregua e non dargli tempo…
Paolo
Come sempre Paolo ha trovato la giusta scappatoia!!!!
In effetti abbiamo il precedente biblico di Giosuè che fermò il Sole.
Qui si tratta solo di fermare la Terra.
Potrebbe pensarci Harley...