30/09/18

La menzogna bianca: la triste e squallida "favola" di un orso malato

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo

 

Un video raccapricciante di un orso bianco emaciato e barcollante ha commosso miliardi di persone. Firmato dal National Geographic è diventato (volontariamente) il simbolo stesso degli effetti del Riscaldamento Globale: adesso tocca a lui e poi a noi. Una squallida menzogna che non solo ha sfruttato l'agonia di un povero animale in fin di vita, ma ha cercato di dimostrare un dogma che la scienza mediatica e politica non riesce più a mantenere. Un episodio che, da solo, dovrebbe far capire il "marcio" che c'è dietro e risvegliare la mente delle persone normali (sigh).

Siamo di fronte a una costruzione mirata, atta a provocare una risposta viscerale nella popolazione, che ha smesso di leggere e di verificare, ed è ormai pronta a ingoiare di tutto e a dirigere i propri sentimenti ed emozioni solo sulla base delle verità dogmatiche mediatiche. Non molto diversa dalla situazione che si aveva dopo la caduta dell'impero romano d'occidente...

Raccontiamo questa favola macabra sperando che serva ad aprire gli occhi a qualcuno.

Nell'agosto del 2017 il biologo Paul Nicklen  riprende un video veramente raccapricciante che mostra un orso bianco magrissimo che cerca di trascinarsi, ormai in agonia, attraverso un paesaggio canadese privo totalmente di neve. Il video che mostriamo qua sotto viene pubblicato su Instagram nel dicembre 2017, con il titolo “Questo è ciò che la fame può provocare", come parte di una discussione sui cambiamenti climatici.

Due giorni dopo il National Geographic (NG) pubblica il video con l'aggiunta di sottotitoli che iniziavano con "Questo è  il simbolo del cambiamento climatico". Anche un'associazione pro-animalista, la Sea Legacy,  pubblica il video inserendo come titolo "Questa è la faccia del cambiamento climatico". Il messaggio è diventato ormai chiarissimo anche per il popolo più ignorante e sprovveduto: il cambiamento climatico è la causa della terribile morte di questo orso bianco.

Il video del NG diventa "virale", con un record assoluto di visualizzazioni: 2.5 miliardi. I media internazionali hanno buon gioco ad accusare senza alcun dubbio il cambiamento climatico della terribile agonia dell'orso bianco. Agli occhi della gente appare un Canada privo di neve dove gli orsi bianchi vagano agonizzanti a causa della mancanza di cibo dovuta al riscaldamento irrefrenabile. Uno sfondo perfetto per gli scopi eco-terroristici.

La risposta dell'opinione pubblica è violenta e ben più partecipe rispetto al pensiero dei bimbi che stanno morendo per puri scopi economici in Siria. Quelli, in fondo, sono diversi da noi. Gli orsi, invece, sono nostri amici (mai ci "ruberanno" il lavoro).

Qualcuno, forse leggermente più razionale, chiede espressamente al biologo-cineasta: "Non potevi far niente per salvare quell'orso?" La risposta è: "No, è illegale dare da mangiare agli orsi, anche solo avvicinarsi o dargli qualcosa per blandire la loro agonia". E qui inizia la parte più squallida della menzogna. Quanto risposto non è vero. Il biologo (e certe cose dovrebbe saperle) poteva chiamare l'ufficio di conservazione della fauna più vicino, che avrebbe potuto procedere con l'eutanasia e poi stabilire con la necroscopia le vere cause delle spaventose condizioni dell'animale. Molto facilmente si trattava di un tipo di cancro che distrugge i muscoli dei plantigradi. Una malattia ben conosciuta che, al pari di un tumore umano, ben poco ha a che fare con i cambiamenti climatici.

I piani di Nicklen (da buon biologo, amante degli animali) non erano certo quelli di dare una morte veloce a un animale condannato e in preda a dolori lancinanti e, soprattutto, rischiare che la vera causa della malattia venisse resa pubblica. No, lui voleva usare l'agonia di una creatura vivente per uno scopo ben più generale, ossia quello di sensibilizzare la popolazione mondiale verso il terrore dei cambiamenti climatici (e ricavare, aggiungo io, magari un utile sempre maggiore per il suo video così terribile da piacere sicuramente al mondo moderno).  E così lui e il suo gruppo avevano preferito stare zitti e lasciar continuare l'agonia dell'orso fino alla sua morte tra dolori atroci: tutto sarebbe stato ancora più commovente e lontano da occhi e menti indiscrete.

Fortunatamente, tra miliardi di "homo bue bue" vi sono ancora parecchi che si infuriano nel vedere sfruttata per scopi decisamente politici l'agonia di un animale, anche se è solo un orso bianco. Oltretutto, basandosi su una menzogna di squallore indicibile. Il biologo doveva sapere benissimo che la copertura nevosa nell'agosto del 2017 era decisamente nella norma e che nessun altro orso della zona era stato visto in preda a quella sofferenza.  Questi "homo -ancora-  sapiens sapiens" si sono, perciò, sentiti manipolati!  Eh sì, cari amici, esistono ancora (sempre meno, temo) persone che non accettano di credere ciecamente a tutto, ma che pretendono di leggere e informarsi o anche solo di ragionare con la propria testa.

Infine, il biologo così amante degli animali doveva conoscere sicuramente ciò che sono riuscito a sapere io, un povero astrofisico che vive molto lontano dal Canada e dai veri Istituti di ricerca canadesi (leggete QUI e QUI, ad esempio): gli orsi polari godono di ottima salute e non ci pensano per niente a subire gli effetti del fantomatico riscaldamento globale. Vivono da molto tempo sulla Terra e ne hanno viste di cotte e di crude (di calde e di fredde), eppure sono sempre lì vivi e vegeti.

La corrente critica è continuata per mesi e mesi fino a che, di punto in bianco, ecco uscire allo scoperto alcuni fatti mai trapelati precedentemente. A parlare è una partner di Nicklen, Cristina Mittermaier, e lo fa sulle pagine di NG nell'agosto del 2018.

Essa ammette che il suo collega era alla ricerca di un'immagine che riuscisse a comunicare al meglio l'urgenza del problema del riscaldamento globale. Quell'orso emaciato era perfetto per lo scopo. Cristina ammette anche che sia lei che Nicklen sapevano perfettamente che l'orso era malato o aveva, al limite, subito un attacco letale, ma decisero di procedere comunque nel film, senza pensarci più di tanto. Rivela, inoltre, che  passarono parecchi giorni tra il primo avvistamento dell'orso e la realizzazione del film definitivo. In particolare, Nicklen, stette ben zitto, contemplando l'agonia dell'animale, mentre aspettava la "troupe" per montare al meglio il filmato.

In un mondo in cui si lasciano morire madri e figli per fame potrebbe anche sembrare poca cosa sfruttare senza alcuna pietà l'agonia di un animale, ma una menzogna così costruita e manipolata fa veramente schifo, fatemelo dire! E quel signore continua a fare il biologo? Non si guarda mai allo specchio?

La Mittermeier si dilunga poi in innumerevoli scuse verso l'opinione pubblica così "ingannata", cercando di dire che il loro titolo non voleva dare "direttamente" la colpa ai cambiamenti climatici, ma solo collegare alcuni fatti (è dura arrampicarsi sui vetri), mentre era stato il NG ha calcare la mano.

Stranamente, il NG ammette la colpa, con le scuse relative inserite nello stesso articolo della Mittermeier. In particolare dice: "Siamo andati troppo lontano nello stabilire una connessione definitiva tra il cambiamento climatico e la sofferenza di un orso malato" (poverini... ma perché hanno aspettato di essere stati scoperti nella loro malafede?)

La Mittermeier conclude con parole a dir poco imbarazzanti e penose: "Il pubblico non dovrebbe mai prendere i video alla lettera e trarre conclusioni avventate". Proprio lei che ha collaborato a scrivere a chiare lettere "la colpa di questa agonia è dei cambiamenti climatici".

Squallore che si aggiunge a squallore e fa capire con chi abbiamo a che fare (e si fanno chiamare biologi...).

Ovviamente, in Italia, silenzio profondo... dopo che anche il Papa si era commosso e aveva tratto le sue conclusioni (vedi QUI e QUI).

Di seguito l'intervento e le spiegazioni della Dott.ssa Crockford, zoologa e professore aggiunto all'Università di Victoria).  

E QUI un articolo del Financial Post.

21 commenti

  1. Barbara

    CHE BRUTTA L'IGNORANZA , CHE SCHIFO, :evil: L'IMMAGINE SI COMMENTA DA SOLA

  2. aspettare che arrivi la troupe senza fare altro che vedere agonizzare un essere vivente per scopi lucrativi (quanto avranno pagato quel video?) non può avere nessuno scopo accettabile. E' barbarie pura che delinea molto bene l'ignoranza ecologista che opera succhiando soldi dalle nostre tasche solo per mostrarsi in tutti i modi e senza avere la minima conoscenza scientifica.

    Ricordiamoci che le prime golette che andavano contro certe stragi marine (in teoria giustissime) erano barche più o meno fatiscenti, mentre -chissà come mai- oggi sono catamarani da milioni di dollari...

    Mi vergogno di essere uomo, se questo è l'uomo!

     

  3. Frank

    Sorry Hotrats ma mi pare che stai perdendo il punto, qui non è questione di aver ragione, correttezza o altro ma solo di buon senso. Siamo la patria di Galileo Galilei che ha insegnato al mondo intero il metodo scientifico quindi o lo si usa come si deve o sono solo parole al vento. Sento parlare di riscaldamento globale da quando ero in prima media e sono ormai diventato "senior" senza vederne gli effetti e son passati più di 50 anni ormai. Ne discussi agli inizi degli anni novanta con il professore Salvatore Furia dell'osservatorio di Varese il quale mi fece notare che se vogliamo capire il clima occorre guardare al Sole ed al suo ciclo si certo era solo una campana dissonante ma le sue osservazioni tecniche di come venivano raccolti e analizzati i dati fu il colpo di grazia a questa serie di di stupidaggini riguardo la fine del "mondo". Non è mia intenzione convincerti però prova a cercare da solo come vengono raccolti i dati storici ricordando che la meteorologia nasce con l'aviazione. Il link che hai postato in quelle poche righe presenta un assunto che è proprio il problema, si legge:

    "Anche i cambiamenti climatici, come il video, sono autentici"

    Ecco il cacciatore di "bufale" ne ha sparata una senza neanche accorgersi, dove sono le prove? Forse potresti consigliargli questo articolo che mi pare anche tu confermavi:

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2018/09/26/30-anni-scaduti/

  4. The_Borg

    Auguri!!

  5. Auguri anche a te the_Borg..., ma visto l'andamento del Sole, faresti meglio ad attrezzarti per il freddo e non per il caldo... Poi non dire che non ti avevamo avvisato  :mrgreen:

  6. hotrats

    @ Frank

    Allo stato attuale non c'è unanimità sulla questione del GW e su questo pare siamo tutti d'accordo. Stando alle mie conoscenze la maggior parte della comunità scientifica propende per il pro. Il che non significa che abbiano necessariamente ragione (come diceva il grande Frank Zappa "Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone pensano così?"). Da non tecnico, se un certo numero di medici mi dicono che ho il polso rotto ed uno mi dice che è solo una "botta", metto il gesso, semplicemente. Non è un atto di fede: mancandomi le conoscenze mi affido alla statistica: è più facile che si sbagli uno che non due.

    Credo al GW in conseguenza di questa ragione statistica. Potrei leggermi tutti gli articoli del Professore e convincermi del contrario. Ma alla fine passerei dal credere perché me lo dice la maggioranza della comunità scientifica al non credere perché me lo dice il Prof. Zappalà. Perché mi manca il bagaglio necessario alla loro corretta interpretazione (vale anche per la tesi opposta, naturalmente). È come quando il medico ti fa vedere l'ecografia ed indicandoti quello che tu vedi come una macchia informe ti dice "ecco il quello_che_è". Che puoi fai? O ti fidi o ti rivolgi ad un altro medico e sei di nuovo punto e a capo: ti fiderai o no?

    La mia opinione è che, a prescindere del vero o falso GW, una severa regolata ce la dobbiamo dare. Quest'anno già a metà agosto abbiamo consumato la nostra dose annuale di risorse messe a disposizione dal pianeta ed ora andiamo "a cambiali". Siamo condannati al "nasci, consuma e crepa" perché è l'unico modo in cui il modello di sviluppo attuale riesce a reggere economicamente. Il risultato lo vediamo ogni giorno: inquinamento (perché le emissioni non consistono solo di CO2 ), distruzione dell'ambiente e consumo dei suoli, estinzione di specie ecc. Dobbiamo ridurre il consumo di risorse ed energia e usarle con più efficienza e razionalità, cambiare il nostro concetto di benessere. E tutto questo, c'è poco da fare, porterà necessariamente anche ad una diminuzione della CO2. Poi può anche darsi che gli orsi polari si estingueranno lo stesso perché la diminuzione della banchisa polare non ha niente a che fare con GW. Ma almeno potremo dire che sicuramente non è colpa nostra.

    My cent.

    Un saluto a tutti

  7. Daniela

    A scanso di equivoci, Hotrats, qui nessuno sostiene che inquinare sia un bene, su questo siamo concordi con te quando dici "una severa regolata ce la dobbiamo dare...".

    Il punto è che questa storia della CO2 che sarebbe responsabile del GW sembra montata ad arte per distogliere l'attenzione pubblica dai veri problemi legati all'inquinamento e all'eccessivo ed iniquo sfruttamento delle risorse. In estrema sintesi, è su questo che, nel nostro piccolo, stiamo cercando di sensibilizzare i nostri lettori. Ed è scritto chiaramente QUI.

  8. Frank

    Ci riprovo Hotrats, io non devo convincerti di nulla hai tutti gli strumenti per farti un'idea da solo anche se le tue considerazioni sopra sono fuori strada, invece di contare quanti sono con e quanti contro conta quante ne hanno azzeccate. Il metodo scientifico, prima ancora della statistica dice che puoi teorizzare quanto vuoi e come ti pare ma se vuoi concludere fai delle previsioni e verifichi che siano corrette ed altri indipendentemente devono poter fare le stesse verifiche. Senza ripetere il link mi pare che tutte le scadenze proposte sono state disattese disastrosamente anche questa è statistica un bel zero a trent'anni. Non mi pare occorra alcuna competenza specifica per verificare il suddetto elenco, o è o non è sono i sostenitori (teorizzatori) del GW che le hanno sbagliate tutte finora lanciandosi in previsioni campate in aria. Non confondere un comportamento etico che tutti dovrebbero tenere per salvaguardare l'ambiente con il problema dell'aumento della CO2  non aiuta a diradare il polverone, non vedo alcun automatismo per cui alla diminuzione della CO2 corrisponda un ambiente migliore per altri problemi. Io personalmente mi sono fatto un'opinione valutando ciò che vedo e non mi faccio portatore di verità se si cominciasse ad azzeccare qualche previsione in quel senso rivaluterei il tutto. La scienza non è democratica, non si va per alzata di mano, chi fa previsioni corrette con metodo naturalmente non una tantum a caso, ha ragione indipendentemente da quanti siano o meno d'accordo.  Si chiama verifica sperimentale ed è la base di tutta la nostra scienza da cui deriva tutta la tecnologia di cui disponiamo, tanto per richiamare quel che si può toccare.

    Cool

  9. Comunque, certe cose non le dice solo il prof. Zappalà (ci mancherebbe altro), ma fior di scienziati a cui stanno tagliando i fondi perché vanno contro un  sistema ben chiaro e prestabilito. Molti sono stati anche minacciati di azioni punitive fisiche... Bisogna leggere, leggere tanto e, come dice Frank, valutare i risultati di programmi costruiti ad hoc con le osservazioni. I modelli dell'IPCC hanno sempre fallito anche truccando molti dati... Sarebbe molto meglio lasciar lavorare i veri climatologi e sbarazzarsi di quelli finti e prezzolati. Questo è il vero problema di oggi, peggiore dello stesso inquinamento!

  10. hotrats

    @Daniela

    Mai pensato di essere capitato in una setta di malvagi attivisti dell'inquinamento ;)

    @Frank

    Vedo di spiegarmi meglio (spero): con un sistema di sviluppo più sostenibile l'impronta antropica sull'ambiente dovrebbe ridursi: meno plastica in giro per il mondo, meno pesticidi e fertilizzanti nelle acque, meno rifiuti da portare in discarica o da bruciare, meno consumo di suolo, meno deforestazione, meno cemento ecc. Tra questi tanti meno ci sarà anche quello relativo alla CO2. Semplicemente se non hai bisogno di aumentare a dismisura il consumo di energia si brucerà meno roba. Quindi la riduzione della CO2 non sarebbe il modo per diminuire l'inquinamento ma solo uno dei tanti effetti secondari della lotta a quest'ultimo.  Per questo penso che cambiando la prospettiva con cui si vede la questione le distanze tra le "fazioni" non sono poi così ampie. Spero di essere stato più chiaro.

    Ciao a tutti

     

  11. Frank

    Guarda che la tua posizione era chiara e quello che ti stiamo dicendo è di rivalutarla non in modo fazioso ma coscientemente ed informato e se poi rimani della stessa idea sarà perfettamente legittimo anche se in contrasto con quel che penso io, il prof, Daniela e tanti altri.

    Giusto un paio cose poi ti lascio meditare:

    La CO2 non è un inquinante.

    Ti pare logico che si intervenga su un composto, con costi economici enormi, nella speranza che così si riducano altri effetti e quelli si sicuramente nocivi e forse più facilmente aggredibili direttamente, nonostante tutte le "prove " verso il supposto problema continuino a sgretolarsi come neve al sole? Gli accordi internazionali parlano di CO2, le quote sono di CO2.  Una strategia industriale di questo tipo porterebbe alla defenestrazione del proponente prima ancora che questo abbia finito di parlare eppure è quello che si persegue da tempo a livello politico. Nessuna evidenza ma abili oratori, che non devono rendere conto dei risultati. Perché se vogliamo dirla tutta la l'immissione di CO2 non sta diminuendo anzi è in aumento, non è che qualcuno fa il furbo?

    Cool

  12. Frank

    Sono stato nel dubbio se postare questo link o meno ma anche a rischio di ripartire con la polemica eccolo:

    http://www.lescienze.it/news/2018/10/09/news/rapporto_ipcc_azione_drastica-4147328/

    Riguarda l'ultimo rapporto IPCC del 8-10-18, non ho letto l'originale e solo leggendo questo sunto di una rivista di scienze, con una redazione schierata pro GW ( ma era schierata anche per la fine del petrolio prevista per il 2012), mi pare che si sfiora il ridicolo. Quindi abbiamo altri 10-30 anni per rimediare? Quindi fino ad ora hanno scherzato?  Gli stessi che anno sparato a caso fino ad ora vogliono pure dirci come si fa? Questa era una news di Ottobre e fa capire almeno due cose primo occorre sempre un atteggiamento critico verso qualsiasi cosa e secondo le redazioni non sempre rispecchiano la vocazione della riviste. Ritengo comunque ottima la rivista nel suo complesso e in molte delle sue firme ma questa anche è mia opinione personale. Vi sono all'interno della news delle chicche veramente risibili ma non dico nulla basta leggerla.

    Giusto una nota, naturalmente di fusione termonucleare manco un cenno...............

  13. non commento nemmeno le risoluzioni dell'IPCC che ormai tutto sono meno che studi sul clima, ma solo una specie di dictat politico basato su ciò che certe lobby preferiscono. C'è di tutto e di più... perfino petrolieri che dividono a metà le loro attività, in modo da succhiare dagli ambientalisti in modo ufficiale e poi continuare i traffici petroliferi come sempre. Quando vedi che la Norvegia è un simbolo ecologista, ma continua a estrarre e vendere petrolio... beh... i commenti sono davvero inutili.

    Riguardo a Le Scienze... c'è di tutto e di più, anche perché  certi articoli sono veramente traduzioni da Scientific American, ma altri sono fatti in casa (almeno tempo fa era così, dato che c'avevo anche scritto...).

  14. Massimo l'uebete

    "Siamo di fronte a una costruzione mirata, atta a provocare una risposta viscerale nella popolazione, che ha smesso di leggere e di verificare, ed è ormai pronta a ingoiare di tutto e a dirigere i propri sentimenti ed emozioni solo sulla base delle verità dogmatiche mediatiche. Non molto diversa dalla situazione che si aveva dopo la caduta dell'impero romano d'occidente..."

    Una volta analizzato il metodo lo si riconosce facilmente in una serie di altre circostanze:

    • vaccini: l'improvvisa epidemia di bambini immunodepressi da proteggere, o i bambini figli di no-vax che verrebbero emarginati e isolati
    • clandestini: che prima scappano dalla guerra (che non c'è), poi scappano dalla fame, poi scappano dalla desertificazione (appunto), poi sono tutti minorenni (con la barba) o donne incinta...
    • ius soli: poveri bambini emarginati perchè viene precluso il diritto di voto (l'unico diritto non previsto ad uno straniero).
    • altro a piacere...

     

  15. Connie

    Peccato per la caduta sul paragone con i bimbi siriani e l'esercito degli schiavi di riserva.

  16. non ho capito cosa intendi... spiegati meglio, grazie.

  17. Connie

    L'articolo mi è piaciuto molto e l'ho anche condiviso, volevo solo sottolineare che il dolore per la sofferenza di un orso, o qualsiasi altro animale, non esclude, anzi amplifica quello per i bambini e tutti gli umani sofferenti, così come soffrire per l'orso non esclude soffrire per gli schiavi che attraversano mezzo mondo per trovare un luogo sicuro, non ci rubano il lavoro, sono gli intrallazzatori che rubano le vite ad entrambi. Era una parentesi a mio avviso stonata nel tono dell'articolo. Ciao.

  18. cara Connie,

    se c'è uno che ha ribadito mille volte la sofferenza dei bimbi del Congo costretti in miniera senza protezione per gli elementi rari che servono per i cellulari e altre tecnologie "ricche" sono proprio stato io (tu ce l'hai uno smartphone? e allora buttalo via e pensa ai bambini del Congo). Così come lo sfruttamento totale e l'ipocrisia del mondo Occidentale, Papa compreso, che parla tanto ma agisce ben poco, oltretutto ripetendo frasi fatte sul clima di cui non capisce niente, ma viene istigato dai cardinali interessati ai soldi che ci stanno dietro. Bene, l'ho ripetuto mille volte. Prima di parlare di stonature sarebbe bene leggessi i miei numerosi articoli a riguardo. Il caso dell'Orso è solo un esempio di quanto certi interessi economici siano capaci di godere della morte di qualcuno. Hai proprio sbagliato persona...

  19. Connie

    Hai capito esattamente il contrario di ciò che volevo dire , che era riferito solo a questo passaggio:

    La risposta dell'opinione pubblica è violenta e ben più partecipe rispetto al pensiero dei bimbi che stanno morendo per puri scopi economici in Siria. Quelli, in fondo, sono diversi da noi. Gli orsi, invece, sono nostri amici (mai ci "ruberanno" il lavoro).

    Come a dire che ci si indigna più per un orso che per un essere umano, il passaggio sembra piuttosto chiaro.

    E ripeto, l'articolo l'ho anche condiviso, perché merita.

  20. Cara Connie,

    Tu hai detto:

    "Peccato per la caduta sul paragone con i bimbi siriani e l'esercito degli schiavi di riserva."

    Ovviamente ho pensato che ti riferissi a un mio pensiero... Ma, invece, la frase che non ti piace non è una mia caduta di stile, ma è quanto è realmente successo...

     

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