Categorie: Galassie Struttura Universo
Tags: chiarore diffuso galassie primitive idrogeno neutro idrogeno primigenio Lyman-alpha MUSE VLT
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:5
Il cielo notturno è completamente luminoso **
Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alla materia "invisibile" e in "Radiazioni di fondo: quante sono?"
Eh sì, sembra proprio che, pur senza riuscire a notarlo (i nostri occhi sono quello che sono...) il cielo notturno risplenda della luce emessa dall'idrogeno che riempiva tutto lo spazio all'atto della formazione delle galassie primitive.
L'idrogeno neutro non dovrebbe emettere, ma basta poco per farglielo fare nelle righe Lyman-alpha (leggi QUI). Teoricamente non dovremmo vedere da Terra questo chiarore, dato che si tratta di luce ultravioletta, ma, se parte da molto lontano nel tempo, il redshift la sposta abbastanza perché lo spettrografo MUSE del VLT dell'ESO riesca a percepirla. Ed essa è dovunque, indicando una presenza di idrogeno ben più massiccia di quanto previsto finora.
Una scoperta osservativa non certo da poco... immaginatevi una specie di rumore di fondo, ma analizzabile in lunghezze d'onda del visibile, che rischiara tutti gli spazi tra galassia e galassia nei tempi finali dell'era oscura. Una nuova mappa della materia primigenia in una fase più avanzata della costruzione dell'Universo. Sembra quasi andare contro al paradosso di Olbers: avessimo occhi più sofisticati vedremmo il cielo sempre luminoso, anche di notte!
In altre parole ancora... mentre finora nei campi più profondi di Hubble si vedevano le galassie primitive separate da larghe macchie scure, ora questi spazi mostrano enormi inviluppi di idrogeno che sono praticamente tutti a contatto tra loro. Una visione dell'Universo primigenio (ma non solo) completamente diverso col quale bisognerà fare i conti. Ad esempio, quanto "pesa" tutto questo idrogeno finora invisibile? Ogni riferimento alla problematica della materia oscura NON è puramente casuale...
Per adesso non è ancora chiara la causa di queste emissioni dell'idrogeno neutro, ma i nuovi telescopi non tarderanno a fornire le risposte. Allacciamoci le cinture di sicurezza... sento aria di Nobel...
Articolo originale QUI
Di seguito un bel filmato dell'ESO
E quando la tecnologia ci metterà a disposizione gli occhiali giusti per rilevare anche la riga a 21 cm dell'idrogeno neutro, ne vedremo delle belle!
5 commenti
Giorno Enzo, ho letto l'altro ieri la news dell'ESO e la prima cosa a cui ho pensato è stata la materia oscura che prende un'altro bel colpo. L'immagine pubblicata mi pare ben sovrapponibile a una di quelle dove si simula la distribuzione di materia oscura. Altro pensiero corre a quei conti a somma zero che spesso ho sentito fare a fisici quali Toninelli ma non solo e che mi lasciavano perplesso. Non so se queste scoperte inficiano o meno questi calcoli ma mi pare che una modifica sia dovuta. Sia chiaro che non sto dicendo che Toninelli, che se ho occasione ascolto con interesse, parlasse a vanvera dovendo oltretutto essere compreso da un pubblico non certo dentro a queste cose.
Per essere sinceri non credo che la massa che ne viene fuori sia proprio quella necessaria a far tornare certi conti. Il vero problema, per me, è che non c'è bisogno di quella massa perché sono i conti che vanno cambiati...
La soluzione è ancora lontana... temo
Non dimentichiamoci che, per spiegare la precessione del perielio di Mercurio, per la quale l’applicazione della teoria newtoniana “imponeva” l’esistenza di altra massa tra di esso e il Sole, fu necessaria la RG di Einstein...
nel suo piccolo la dice lunga...
si scelgono sempre le strade più semplici e legate a ciò che si crede di sapere.Poi si scopre che la Natura è ancora più semplice...
Occam è sempre attualissimo.