Categorie: Collisioni galattiche Relatività
Tags: buchi neri doppi controllo nascite getti radio onde gravitazionali precessione struttura getti
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:12
Contiamo i buchi neri doppi senza disturbare Maga Magò **
Sembra quasi che la prestigiosa rivista inglese MNRAS abbia risposto alla mia teoria basata su Maga Magò... Non tutti si affidano alle costruzioni fittizie, usandole poi come metro di conferma. C'è ancora chi si affida ai dati, alle teorie ben confermate e ad analisi attente e prolungate nel tempo...
Sarebbe bello sapere la frequenza di buchi neri galattici doppi. Per vari motivi, non ultimo perché sono loro sicuramente una delle sorgenti delle onde gravitazionali sia nella fase di pre-fusione (migliorando la sensibilità strumentale) che in quella conclusiva (risultato già raggiunto da LIGO).
Il problema è che due buchi neri che orbitano uno attorno all'altro rimangono buchi neri e non è certo facile vederli e non c'è da sperare di analizzare l'eventuale disco di accrescimento con sufficiente dettaglio. Però, però... i buchi neri si fanno notare anche per qualcosa di più evidente: i getti che il disco lancia verso lo spazio. Siamo sicuri che questo getto non venga, in qualche modo, deformato dal fatto che i buchi neri sono due e che gli effetti gravitazionali reciproci si facciano sentire? Abbiamo bisogno di Maga Magò? No... e nemmeno di creare un qualcosa del tutto sconosciuto, ma modellizzabile (?!) per provare questa idea. Basta affidarsi alla idrofluidodinamica e alla relatività generale, faccende un po' meglio confermate della materia oscura, l'araba fenice del XXI secolo.
E allora, andiamo a recuperare 33 mappe radio dei getti visibili al centro di galassie molto attive e anche molto primitive e studiamo attentamente la forma dei getti. Essi sono composti sia dal getto vero e proprio, che è legato soprattutto al momento del lancio, sia da una specie di lobo molto più grande che crea una specie di riserva più duratura di ciò che è stato lanciato in tempi più remoti. Anzi, ad occhi attenti e preparati, non sfuggono punti "caldi" e altre caratteristiche non certo trascurabili.
Senza entrare nei dettagli, i getti dovrebbero avere certe simmetrie e se non le hanno non è assurdo pensare a effetti di precessione, previsti perfettamente dalla RG. In altre parole, il getto si deforma nella sua struttura generale evidenziando un moto di precessione, molto probabilmente collegato a un sistema doppio con le masse in gioco in rapido movimento reciproco.
Ci vuole tempo, tranquillità, computer, ma anche tanta concentrazione mentale e sincerità scientifica assoluta, ma, alla fine, ben 24 getti radio mostrano ciò che la precessione richiedeva. Senza grida o urla, vi è una ottima probabilità che ben 24 su 33 tra quelli analizzati siano buchi neri doppi.
Doppi sì, ma chissà quando si uniranno insieme... Non c'è quindi speranza di aspettarli nei tempi umani. Si può comunque calcolare se già cosi (in fondo sono masse che accelerano) potrebbero dare luogo a onde gravitazionali rivelabili. Gli autori lo hanno fatto, ma sembra che che nessuno sia in grado di farsi "sentire" da noi. Poco male, comunque, continuando in questo tipo di ricerca, spulciando tra gli archivi ed eseguendo nuove osservazioni, si potrà avere una stima sempre migliore della fusione delle galassie e dei loro buchi neri. Già da ora si può dire che le coppie sembrano essere la norma. E se lo fossero c'è da aspettarsi un numero di fusioni molto alto quando LISA entrerà in funzione, alla faccia della densità (?!) della materia oscura.
In tutto ciò, vi è anche un riscontro estremamente interessante, che mi spinge a valorizzare sempre più l'INTELLIGENZA dell'Universo (fatemela chiamare così...). Sappiamo che i getti dei buchi neri servono a scaldare il gas della galassia in cui risiedono e che questo meccanismo riduce drasticamente la nascita stellare. In realtà, si pensava che questa specie di anticoncezionale cosmico non fosse sufficiente a limitare il numero di stelle delle galassie a certi valori osservati. Ma, se la maggior parte dei buchi neri sono doppi è come se il getto diventasse una di quelle pompe da giardino che compiono un'ampia rotazione al fine di bagnare un'area ben più estesa (un po' come fa la gigante rossa in rapida rotazione, di cui abbiamo parlato QUI). Infatti, un getto che precede lavora proprio nello stesso modo e va a scaldare zone più grandi della galassia, fermando le nascite in modo nettamente più cospicuo...
Gran bel lavoro, non c'è che dire: moderno e "antico" al punto giusto. Come tutte le ricerche d'avanguardia non vuole ancora dare sicurezze, ma aprire -soprattutto- la strada per analisi sempre più accurate, utilizzando immagini radio prese "ad hoc" e non solo estratte dagli archivi. Una boccata d'aria pura che vi invito a leggere anche nella versione originale (QUI). La lettura non è veramente difficile e poi ci sono delle figure veramente entusiasmanti...
Per questa volta non abbiamo avuto bisogno di maghi, di grandissime scienziate e di modelli che costruiscono materia, senza avere la minima idea di come sia fatta e se sia fatta veramente di qualcosa...
12 commenti
Eh si così vedo Galileo sorridere. Ho "guardato" l'articolo originale, belle le figure, eheh. Riguardo la lettura lo metto in coda per ora mi accontento del tuo sunto thanks. Se tutto verrà confermato dalle osservazioni dedicate quel "sembrano essere la norma" ci dice che la nostra galassia è un caso particolare oppure ho frainteso???
caro Frank,
per vedere i getti è necessario che la galassia (ossia il suo buco nero centrale, magari accompagnato da un fratello) sia in una fase attiva. La nostra, in questo momento non lo è . Inoltra, essendoci dentro non avremmo un grande vantaggio "visivo". Tuttavia, nulla toglie che anche noi si abbia un doppio buco nero... Per vedere i getti, però, è necessario che vi sia un notevole disco di accrescimento, ossia che il buco nero (più meno doppio) stia mangiando a pieno ritmo. L'anticoncezionale cosmico funziona ogni tanto... viva la vita, anche se controllata!
Volevo aggiungere alla risposta a Frank: il nostro buco nero "doppio" potrebbe anche essersi unito da tempo. In realtà, l'unione di buchi neri galattici è un fenomeno continuo (che porta anche alla loro crescita) e segue la fusione di due galassie, cosa sicuramente normale per tutte, la nostra compresa (ne ha ingoiate di cotte e di crude...).
Ok ma esistono delle stime di durata della visibilità del pasto presumendo che un corposo disco di accrescimento fornisca, su scala temporale cosmica, una quantità costante di materia? Altra questione riguardo lo studio che oltre ad essere di per se interessante, mi par di capire, serva anche per prevedere cosa dovrebbe vedere LISA, al momento è questo l'unico modo per analizzare i dati? Cioè non vi è modo di capire nulla senza sapere esattamente cosa cercare?
Leggo ora la seconda parte della risposta e volevo proprio arrivare a questo con la domanda sopra cioè come mai vediamo nebulose vecchie, piccole a confronto, e nessuna traccia di vecchi pasti che dovrebbero per estensione aver ormai superato la chiusura dell'effetto prospettico da cui guardiamo.
Beh... la durata dipende dal cibo a disposizione e, ovviamente, da quanto la galassia inglobata ha portato a tavola.
Non c'è altro modo di prevedere quanti segnali di onde gravitazionali saranno captati. Tanti, pochi, ... e poi non ci sono solo le fusioni di buchi neri. Sarà proprio LISA a dircelo, ma intanto possono essere fatte previsioni... La nostra galassia reca il segno di un vecchio pasto, ce l'ho ha confermato il satellite FERMI:
http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2013/10/16/il-drago-si-e-svegliato-due-milioni-di-anni-fa/
ma forse Scherzy trova anche qualche altro articolo a riguardo...
Per quanto riguarda pasti, spuntini, antipasti, aperitivi e diete buconerali, consiglio vivamente la lettura di questo http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2018/04/08/linfinito-teatro-dei-buchi-neri-4-lappetito-vien-mangiando/ e dei link in esso contenuti.
Al netto di speculazioni che, come detto in altri articoli, probabilmente si dovrebbero ascrivere alla fantascienza piuttosto che alla scienza, vorrei spezzare una lancia a favore dei "fautori" della materia oscura.
Non ci sono solo motivi osservativi che hanno spinto a pensare che possa esistere un tipo di materia esotica non barionica. Il principale è il modello della nucleosintesi del Big Bang che prevede le abbondanze degli elementi che costituiscono l'universo, abbondanze che si accordano con le osservazioni. Il problema è che il totale della materia barionica prevista fa a cazzotti con quest'ultime. Anche aggiungendo al visibile MACHO, pianeti erranti, nubi di gas variamente sparso e quant'altro, tutta la materia barionica che, secondo il modello, si è potuta formare all'inizio dei tempi non è sufficiente a giustificare le "strane" velocità di rotazione di ammassi e galassie, gli effetti di lente gravitazionali superiori a quelli che ci si aspetterebbe in base alla materia visibile ecc.
Questo per dire che quando si cominciò a parlare di MO, materia esotica totalmente differente da quella "standard" c'erano dietro motivi teorici reputati solidi che la rendevano plausibile e che le osservazioni rafforzavano detti motivi.
Oddio ora non intendo dire è tutto risolto e la MO sicuramente è reale (il modello della nucleosintesi potrebbe essere non così solido ad esempio) e che il Professore sbagli con le sue critiche. Nel mio piccolo penso che la questione sia ancora più che aperta, con due "fazioni" che "tenzonano" adducendo entrambe motivi ragionevoli.
Certo se 'ste benedette ipotetiche particelle oscure continuano a fare le timide negli esperimenti atti a rivelarle... beh un serio "pensierino" sulle conseguenze dovrebbe essere quantomeno d'obbligo.
My cent.
Una buona giornata a tutti
caro hotrats,
non posso che essere d'accordo sul principio di base. Molte cose non tornano e qualcosa c'è da cambiare sicuramente. A che livello e se questo si risolva con un solo colpevole comincia a essere un problema meno chiaro. Io non ce l'ho tanto con la MO come ipotesi, priva di verifiche sperimentali, che mi può anche stare bene. Il fatto che mi sembra antiscientifico è il come viene trattata. Una specie di dogma assoluto, della quale si parla ormai di mappe, di analisi, di modelli, di categorie a seconda dei bisogni. La rotazione delle galassie e la materia barionica dei super ammassi lasciano aperte porte importanti sulla consistenza di spiegazioni alternative. Anch'esse -spesso- a livello puramente teorico, ma nessuno le impone come atto di fede.
Se, alla fine, si trovasse la MO e se avessero ragione i suoi fautori non potremmo che essere contenti, ma -comunque- l'approccio usato e imposto (che vincola molto la spartizione dei fondi e delle carriere...) sarebbe stato, a mio modestissimo parere, sbagliato comunque.
Io, ad esempio, non ho mai parlato di stringhe o di multiversi di un certo tipo, ma non mi accanisco certo contro chi li studia. Li ritengo giochi puramente matematici, spesso non verificabili a priori. Tuttavia, restano nell'ambito delle ipotesi teoriche e mi possono anche stare bene. Non vorrei nemmeno accanirmi contro la MO, ma è l'arroganza e, spesso, la mistificazione di chi la spinge che non possono piacermi...
In ogni modo, grazie per la tua partecipazione sempre improntata a una discussione aperta, sincera e libera
Oddio, parlare di dogma assoluto mi mare un po' ingiusto. Hai fatto un'ipotesi di base: ci sono addensamenti di roba strana attorno e in mezzo a quella normale, roba strana ma che tu assumi come reale. E allora non ti puoi fermare qui: cerchi di capire come si comporta, come si aggrega, come influenza la materia normale ecc. . E nascono le mappe, le analisi e quant'altro: sono conseguenza naturale del fatto che si è fatto una particolare assunzione di base.
Presa da: http://www.media.inaf.it/2018/03/05/subaru-mappa-materia-oscura/
È una mappa della materia oscura creata in base a delle osservazioni di lenti gravitazionali da questa amplificate. Ora immaginiamo che gli autori abbiano invece pensato come assunto di base ad aloni di gas barionico intergalattico per ora impossibile da rilevare. In base agli effetti gravitazionali di detti ammassi hanno prodotto questo:
Che è una mappa degli ammassi di gas intergalattico creata in base a delle osservazioni di lenti gravitazionali da questi amplificate.
Alla fine sono due esempi, uno reale, l'altro inventato, del fatto che alla fine fatta l'assunzione di base ne studi le relative conseguenze. Credo sia naturale e inevitabile. Che poi ci possano essere studi che non rispettino il minimo sindacale della scienza non motivo di non crederle.
Sulla questione di finanziamenti, carriere e conformismo credo che sia un problema di Comunità. Prenda una qualunque ipotesi, la renda popolare e molto probabilmente otterrà gli stessi meccanismi. Veda per esempio le critiche di Lee Smolin e altri, non tanto sui "giochi matematici" delle stringhe, ma sulla sproporzionata preferenza dei senati accademici e degli enti finanziatori su di queste, preferenza che rende la vita difficile a chi si occupa, cosa più grave, a chi si vorrebbe occupare di alternative.
Cordiali saluti.
PS: la paura di avere scritto ca***te inenarrabili riguardo la seconda mappa, quella inventata, è enorme. Nel caso abbia pietà di me ;) Consideri solo l'aspetto, diciamo filosofico dell'esempio.
sì, sì... ma riterrei comunque sbagliato creare una mappa di un alone barionico di cui non ci sono prove... potrei fare un'ipotesi , ma almeno utilizzando qualcosa che conosco. Qui non solo c'è una pura ipotesi ma la si crea fatta di qualcosa di sconosciuto. Ci avviciniamo a maga Magò...
aggiungiamo, poi, che in moltissimi testi divulgativi -soprattutto- la si dà ormai per scontata, come hai potuto vedere nel filmato dell'INAF...
Aah... i testi divulgativi che la danno per scontata credo siano l'ultimo di problemi Se non la convincono questi provi a dare un'occhiata alle porcherie spacciate per divulgazione scientifica trasmesse dal cosiddetto "canale della scoperta" (ma neanche "geografico nazionale" scherza), ma l'avverto che rischia seriamente di prendersi un colpo ;)
Ari-cordiali saluti
ti ringrazio... me ne starò a debita distanza... a una certa età il cuore è meglio trattarlo bene!