Quanto vi propongo è un vecchio articolo del 2008, nel quale ironizzavo sulla biodinamica. Purtroppo, essa è ormai diventata una scienza a tutti gli effetti, pur basandosi solo e soltanto su atti di fede. Dopo aver parlato di Giordano Bruno e aver ricordato il "cargo cult" di Feynman (per non parlare del GW), mi sembra doveroso riproporlo ancora una volta, dopo averlo già inserito come quarta puntata della serie "Che fai tu, Luna , in ciel?".
Gli anni passano e il momento del non ritorno per poter salvare la Terra dal riscaldamento globale (non fatevi illudere dalla neve e dal gelo di questi giorni, un po’ ovunque dagli USA al Canada all’Europa del Nord, alla Siberia (record di -68°C)… questi sono neve e ghiaccio “caldi”, dovuti proprio al GW), continua a essere spostato verso il futuro (vuoi mica smettere di fare i prestigiosi e utilissimi congressi su clima annuali?).In fondo il Sole potrebbe dare una mano a questi grandi e ben pagati climatologi.
Lo scopo di questo articolo, reso volutamente semplicistico e alla portata di chiunque sia capace di alzare gli occhi al cielo, nasce da un progetto che mi ha proposto una cara amica, celebre produttrice di vino e persona di rara umanità. Lo scopo è quello di legare la produzione del vino all’Universo, ricordando il famoso discorso di Feynman. Ne approfitto per sintetizzare l’eccezionale lavoro delle fabbriche del Cosmo, le uniche capaci di trasformare la materia grezza del Big Bang in qualcosa di incredibilmente complesso, capace perfino di capire la propria origine (una cosa veramente fantastica, se ci pensiamo bene).
La libertà di pensiero è il sangue vivo della Scienza!
Questo articolo riunisce in modo organico i quattro già pubblicati su Giordano Bruno, nonché i commenti più interessanti dei lettori, e viene inserito negli approfondimenti.
Continuiamo nella nostra storia dedicata agli "acciacchi" delle stelle, sia provvisori che definitivi. Prima di analizzare i disturbi, è, però, fondamentale capire come funziona il fisico in condizioni ottimali, anche se in modo elementare. E' obbligatorio, perciò, accingerci a costruire un vero teatro, quello del diagramma HR.
In questo articolo cerchiamo di descrivere, in modo estremamente accurato, le condizioni che accompagnano il paradosso dei gemelli, basandoci essenzialmente sulla relatività della simultaneità e parlando soltanto di eventi. Assumiamo, ovviamente, come già dedotte le trasformazioni di Lorentz per passare da un sistema di riferimento a un altro e la rappresentazione nel diagramma di Minkowski. Abbiamo così in mano tutti i dati per poter risolvere, nel modo preferito, un paradosso che tale, in realtà, non è, ma deriva solo da una violazione della relatività ristretta. In particolare, si dimostra che una soluzione banale e ovvia si ottiene solo con almeno tre sistemi di riferimento (a meno di non passare alla relatività generale, dove il paradosso cessa di esistere).Vediamo, inoltre, come anche altri approcci trattati precedentemente abbiano pari valore e non si discostino molto uno dall’altro.
Approfitto di un fiume di parole e di un mare di ignoranza che veleggia in questi giorni di propaganda elettorale, per richiamare questo articolo che avevo pubblicato qualche giorno fa. Niente da fare; la parola razza esce fuori da molte bocche senza che il cervello sia minimamente messo in azione.
Il nostro amico Jaeger non molla e pubblica un nuovo bellissimo filmato della cometa azzurra. Merita guardarlo... Una specie di fata incorporea che attraversa il cielo stellato...
Per una trattazione completa dell’argomento, si consiglia di leggere il relativo approfondimento Nonostante le gigantesche limitazioni, gli ominidi del terzo pianeta del sistema solare, in qualche modo erano riusciti a costruire astronavi in grado di viaggiare a velocità prossime a quelle della luce salvaguardando i fragili organismi viventi al loro interno. La vicina stella […]
In questo articolo confluiscono, con alcune integrazioni, i contenuti del quiz “Art attack” e dell'articolo “Percezioni illusorie nella visione e nell'arte” presenti in altre sezioni del blog.
Recentemente abbiamo visto degli interessanti articoli su quella che si definisce "sartoria topologica" . Questo è il primo di una serie di articoli che ci porterà a capire come è possibile generare matematicamente figure geomatriche tipo il nastro di Moebius senza usare carta e colla.. il percorso non sarà immediato ma nemmeno troppo complesso.
In questo circolo si è parlato spesso del celebre paradosso dei gemelli, dimostrando, così, che non esiste un unico modo per risoverlo, ma lo si può fare con approcci diversi. Ciò che non si era ancora fatto finora era scherzarci (ops... scherzYarci) sopra. Potevamo forse perdere un'occasione del genere? Certo che no! Ecco a voi, quindi, tre racconti che in comune hanno la ricerca di un'applicazione concreta al paradosso e, al contempo, confermano che è sempre possibile affrontare un problema con approcci diversi. Leggete fino in fondo, il divertimento è assicurato, parola di PapalScherzone!
Questo quiz è stato introdotto come preludio allo studio degli spazi metrici. Uno spazio metrico è un insieme di punti (e può essere anche quello euclideo) , in cui è stata introdotta una definizione di distanza,anche chiamata metrica.Prima di continuare, mi sembra doveroso dire quali proprietà deve avere una distanza. 1) d(P1,P2)>=0 (La distanza è […]
In questo articolo (pubblicato nel 2013) cerco di spiegare in modo semplice e approssimato il metodo usato, tanti anni fa, per definire, in modo finalmente oggettivo, le famiglie asteroidali. Spero anche che faccia capire l’estrema importanza di questi raggruppamenti che indicano eventi importantissimi nella storia del Sistema Solare. L’appendice riporta una soddisfazione molto… personale.
Noi stiamo cercando disperatamente segnali di altra vita intelligente nella nostra galassia, con metodi sempre più raffinati. Oggi ci siamo accorti che la Via Lattea comunica con le sue simili attraverso segnali di fumo come i pellerossa…
In attesa delle favole sui gemelli, vi propongo un ulteriore modo per arrivare subito a risolvere il paradosso dei gemelli che spero sia ancora più intuitivo. La RR non cambia di certo, ma viene sfruttata solamente l’iperbole di calibrazione. Fatemi sapere se siete d’accordo oppure no…