29/01/19

Vedere l'impossibile? Si può, ma attenzione alle conclusioni... **

Un gruppo di astronomi giapponesi ha usato dei telescopi all'altezza di quelli amatoriali (28 cm di diametro) e un'attrezzatura standard, per "vedere" per la prima volta un oggetto della fascia di Kuiper di solo 1.3 km. Davide che sconfigge Golia?

La prima cosa che subentra è la sorpresa: ma come? i più grandi telescopi terrestri e spaziali non riescono a vedere oggetti ben più grandi in quelle zone così remote e ci riescono dei ricercatori (che lamentano di avere pochi fondi a disposizione) con una strumentazione che farebbe quasi ridere molti dei nostri più assatanati astrofili alla ricerca di galassie "virtuali", più immaginate che reali.

La spiegazione del mistero sta solo nel verbo "vedere". In questo caso il vedere coincide con il "non vedere" qualcos'altro, una stella di magnitudine sufficiente per essere ben localizzata. Se si ha tanta pazienza prima o poi capita che la stella scompaia per un intervallo di tempo brevissimo a causa di un qualcosa che gli è passato davanti. Valutando il tipo stellare, le posizioni degli osservatori, la durata dell'occultazione e la distanza a cui si cercano gli oggetti (un calcoletto non banalissimo, ma fattibile) si può essere sicuri di aver "beccato" un oggetto del tipo cercato e valutarne le dimensioni. Nel nostro caso, esse dovrebbero superare di poco il km. Con strumentazione più professionale si pensa di arrivare addirittura ai 100 m. E se ne troverebbero anche decine per notte.

Fonte: Ko Arimatsu
Fonte: Ko Arimatsu

I nostri amici giapponesi hanno osservato 2000 stelle per un totale di 60 ore di osservazione e si sono spinti a conclusioni forse un po' troppo azzardate, valutando il numero di oggetti di queste dimensioni presenti nella Kuiper Belt. Essi dicono che oggetti di queste dimensioni dovrebbero rappresentare proprio i planetesimi originari da cui sono nati i pianeti e il loro numero dovrebbe essere ben più grande del previsto. Ciò avallerebbe l'idea dell'accrescimento planetario a partire da piccoli grani (quello più classico).

A mio modesto parere la ricerca meriterebbe un sostegno ben maggiore perché, se svolta con costanza e regolarità, potrebbe veramente fornire idee più chiare sulla distribuzione dei piccoli oggetti della Kuiper Belt. Tuttavia, non dimentichiamoci che anche in quella zona vi è stata una forte evoluzione collisionale e non è detto che ciò che si vede sia veramente un corpo primordiale risalente alla nascita del Sistema Solare e non un frammento di un corpo decisamente più evoluto.

Tuttavia, resta il fatto che basta poco per fare Scienza anche con attrezzatura amatoriale e tanto interesse per l'Universo e non solo per far meglio del collega  meno attrezzato. Forza, astrofili, unitevi, fate gruppo, contattate i giapponesi e mettete in atto una campagna di questo tipo. Nessuna galassia invisibile, ma tanti pezzi di roccia e ghiaccio che sono i nostri avi più antichi! Ricordiamoci che non sono le dimensioni o la distanza che stabiliscono l'importanza di un attore del Teatro del Cosmo: sia un elettrone che un  buco nero sono creature degne della stessa ammirazione.

articolo originale QUI

 

Quando le stelle giocano a nascondino altri corpi celesti, le sorprese non mancano mai: si può conoscere la forma di un asteroide, scoprire un esopianeta, misurare il diametro di una stella stella e perfino accorgersi che anche Urano ha gli anelli!

La tecnica dell'occultazione stellare applicata allo studio della forma degli asteroidi è recentemente verificata nel caso di Ultima Thule fotografato da New Horizons

6 commenti

  1. leandro

    Colgo l'occasione per chiedere  informazioni sul nuovo  FlyEye che verrà installato in sicilia.

  2. non sono molto informato a riguardo , ma so che lavorerà con un campo enorme e sarà dedicato alla caccia di detriti spaziali (nelle ore  di quasi buio) e di NEA per il resto dell notte.

    Questa una comunicazione ESA:

    https://www.esa.int/spaceinimages/Images/2018/11/One_step_closer_to_the_Flyeye_network

     

  3. Mario Fiori

    Caro enzo l'arte di arrangiarsi in tempi di magra talvolta paga, anzi spesso se accompagnata da curiosit e dedizione.

    ora però sarebbe veramente il momento che i tempi dimagra per la ricerca terminassero.

    Comunque questi corpi minori mi affascinano sempre di più veramente caro Enzo; poi non sono minori a mio parere anzi sono ...in ...maggioranza :mrgreen:  :mrgreen:

  4. PapalScherzone

    Tu sicuramente, Mario, non te la sei persa ma, a chi è arrivato da poco e non la conosce, consiglio caldamente di leggere questa bellissima serie di articoli sui cosiddetti corpi "minori" o presunti tali...

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/raccontiamo-corpi-planetari/

    :wink:

  5. che dovrei sempre proseguire.... ah, il tempo!!! rallentasse davvero... :mrgreen:

  6. PapalScherzone

    Infatti... speravo proprio che tu te ne ricordassi!

    :-P

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