Categorie: Corpi minori Stelle
Tags: 18 febbraio 4388 Jurgenstock Caraibi occultazione stellare Sirio Sud America
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
Un UFO al contrario*
Attenzione, attenzione! Per domani è previsto l'arrivo di un UFO, ma... al contrario! Purtroppo sarà visibile, anzi NON sarà visibile, solo in pochi posti al mondo...
Normalmente un UFO, (ma di quelli veri!) è qualcosa che appare all'improvviso nel cielo e, altrettanto improvvisamente scompare alla velocità della luce o giù di lì. La sua durata è spesso anche brevissima. Il problema è che, solitamente, la sua comparsa è del tutto imprevedibile.
In questo caso, però, si può essere praticamente certi che si farà vedere (anzi non vedere...) a una certa ora e in certi luoghi ben definiti della Terra. Il fatto che lo rende eccezionale è, però, che non apparirà, bensì sparirà dal cielo. Il suo nome lo conosciamo abbastanza bene ed è nientepopodimeno che la stella Sirio, quella più luminosa del firmamento (almeno in questo periodo di tempo). Essa si spegnerà, forse completamente, cedendo il suo primato di regina del cielo notturno (la sua storia ve la racconteremo a breve e farà parte della serie di articoli dedicata alla vita privata delle stelle). Purtroppo lo straordinario spettacolo interesserà solo una stretta striscia della nostra Terra, soprattutto lungo l'oceano Pacifico. Sarà, per i pochi fortunati, un evento a dir poco straordinario anche se durerà soltanto poco meno di due secondi.
Il colpevole di tutto ciò ha un nome e un cognome: si chiama 4388 Jurgenstock ed è un piccolo asteroide di circa 5 km che rivolve nella zona interna della fascia asteroidale, con un'inclinazione piuttosto alta (circa 25°). Lui nemmeno se ne accorgerà, ma il 18 febbraio di quest'anno, avrà l'onore di passare davanti alla stella Sirio, in modo da annullare quasi totalmente la sua visione su una certa striscia di suolo terrestre.
Facciamo un po' di conti...
Il diametro apparente di Sirio è di circa 0.006 secondi d'arco, mentre l'asteroide dovrebbe essere leggermente più grande (0.007 secondi d'arco). Ciò, teoricamente, vorrebbe dire che l'eclissi totale dovrebbe durare 0.2 secondi di tempo e tutto l'evento circa 1.8 secondi. Diciamo teoricamente, perché nessuno può stabilire la forma dell'asteroide ed essere veramente sicuri del suo diametro. Per cui si potrebbe avere solo un'eclissi parziale e Sirio continuerà a vedersi anche se riducendosi a una comunissima stellina appena percettibile ad occhio nudo. Ovviamente, la ripresa del fenomeno, avendo cura di segnare l'ora esatta del suo inizio e della sua fine, potrebbe permettere di stabilire la forma del piccolo intruso proiettata sul piano tangente della sfera celeste, centrato nella posizione della stella regina.
Di seguito, riportiamo la zona interessata dal fenomeno, sperando che ci siano tanti VERI astrofili nei Caraibi, nel sud del Cile e Argentina, e in una piccola parte dell'America Centrale.
Per saperne di più sulle occultazioni di stelle ad opera dei nostri amici "UFO" e di quanto possano essere importanti per conoscere meglio proprio questi "UFO", potete leggere QUI
QUI, invece, parliamo di "UFO" che svolazzano allegramente nei cieli della Norvegia
2 commenti
ho letto anche questo articolo ora il circolo é una fonte di passione per la scienza
grazie Gianluca e ... a presto!!!