Questo articolo va ad arricchire il nostro archivio dedicato alla Relatività Ristretta. Un classico paradosso apparente della relatività ristretta, trattato sia nella sua versione più semplice che in quella più ambigua che sembra riportarci a quello dei gemelli. La contrazione delle lunghezze è una soluzione solo mentale o decisamente fisica? La macchina e il […]
La netta scissione tra Europa occidentale e orientale determinata dalla decadenza dell’Impero romano con il conseguente oblìo del bagaglio scientifico degli antichi greci, unito alla diffusione del Cristianesimo con la sua tendenza ad interpretare letteralmente le ingenue nozioni astronomiche della Bibbia, determinarono un grave regresso e rallentamento dello sviluppo di questa scienza in occidente. Si ritornò perfino a deridere la sfericità della Terra, prima grande scoperta dei greci.
Bisogna aspettare il sedicesimo secolo perché si avvii una vera e propria rivoluzione astronomica. Anche se il merito di tale cambiamento epocale viene dato solitamente a Niccolò Copernico (1473-1543), va ricordato che egli fu in pratica solo l’iniziatore di un lungo e tormentato processo di rinnovamento culturale che portò alla visione newtoniana del mondo.
Sul fatto che il tempo sia relativo, dubbi non ce ne sono! Ce l'ha spiegato bene Albertino più di cento anni fa e le conferme sperimentali abbondano. Ma fino a che punto sia relativo, forse ancora nessuno lo sa. Forse...
Approfondiamo la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano, riproponendo un articolo pubblicato qualche tempo fa. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Mentre mandiamo avanti il tentativo di regalare la relatività ristretta a tutti, ci sembra giusto riproporre articoli legati allo stesso argomento, ma di difficoltà nettamente superiore. Cominciamo con il paradosso del bacherozzo, dove la RR ha assunto risvolti veramente fisici e ha creato non poche discussioni. Questo articolo va immediatamente ad arricchire il nostro archivio.
Quale occasione migliore dell'assenza del Capo Blog per spulciare nell'archivio alla ricerca di qualche bel vecchio articolo da riproporre in modo da fare sentire il meno possibile la sua mancanza? Se, poi, gli articoli spulciati fanno venire l'ispirazione per aprire una nuova pagina nell'infinito archivio dell'infinito Teatro, meglio ancora... il nostro Oreste direbbe che si sono presi due cinghiali con un marrone!
Ecco, ecco , apriamo la terza bustina e, delusione, il primo doppione. Speriamo di riuscire a scambiare questo Chiasmo, con una figura retorica che già non abbiamo, grazie alla collaborazione della rete di amici collezionisti, prima di finire l'articolo.
Sarà stato il camoscio con la polenta della Ines, o quel goccio di Barbera con cui l'ho mandato giù, ieri sera, fatto sta che questa notte mi sono sognato (spero sia stato solo un sogno) che mi succedeva proprio quello di cui parlava Poincaré nel suo articolo sulla relatività dello spazio che mi ero letto nel pomeriggio...
Avevamo lasciato la nostra formica in preda ai dubbi che le aveva instillato l'amico scarabeo.
“Stai attenta, cara amica. Tu hai preso una decisione trascurando la logica matematica. Sei arrivata a una conclusione senza valutare veramente tutte le variabili del problema. E’ un po’ come se tu avessi scelto la soluzione basandoti solo sui casi estremi, senza valutare le possibilità intermedie.”
Così l'aveva ammonita, guardandola da sopra i suoi occhialini da presbite (o forse erano multifocali...mah).
Ricordate?
Ebbene la formica non è una che si tira indietro. Occorre studiare tutte le possibili alternative? Benissimo, e che sarà mai ?
Il termine negazionismo nasce per gettare discredito su coloro che negano l'olocausto.
Usare lo stesso termine per etichettare chi ha una diversa visione in ambito scientifico costituisce, di per sé, comportamento antiscientifico, pertanto indegno di chi fa ricerca: quando uno scienziato dà di negazionista ad un collega per screditarlo, in realtà il discredito lo getta su se stesso.
Ascoltiamo in proposito l’opinione del nostro affezionato lettore Fiorentino.
Più fortunata di altre sue "colleghe Stem", la cinese madame Wu (al secolo Chien Shiung Wu) non ha dovuto lottare per frequentare la facoltà di fisica (cosa non scontata negli anni '30 per le donne nella "civile" Europa), né ha dovuto subire l'umiliazione di lavorare gratis per seguire il suo percorso professionale. "Casualmente", però, il premio Nobel del 1957, che si sarebbe ampiamente meritata, è stato assegnato solo ai suoi colleghi maschi. Ecco la sua storia...
Cari amici, è ora di finirla col dire: “Siamo tornati nel medioevo” o “Il medioevo è un periodo buio” e tante altre frasi del genere, legate solo a un modo molto unilaterale di vedere la storia. Non è certo oggi il momento per osare sminuire un periodo ben più florido e innovativo di quanto si insegni nelle scuole e non solo.
La tradizione vuole che si debba arrivare a comprendere il presente ripercorrendo la storia passata. Ma la discontinuità tra il modello Newtoniano, estremamente intuitivo e tangibile, e quello Einsteiniano, più generale e più lontano dalle esperienze quotidiane, è tanto più insormontabile, quanto più prolungata è la familiarità con il pensiero tradizionale.
Invece di trasmettere "certezze" superate da oltre un secolo, è necessario creare una mentalità orientata già da subito ad accogliere la corretta e più ampia visione della realtà, negli anni in cui le menti sono più ricettive ed elastiche, immuni da polarizzazioni e tabù. Forse avremo anche una società più attenta e smaliziata.
L'ignoranza è madre della malvagità. L'esempio è sotto gli occhi di tutti. Ma, invece di fare cultura si lasciano parlare gli ignoranti (nel senso di ignorare...) e allora lasciatemi gridare ancora una volta contro la stupidità.... prima, di farmi tagliare a pezzi!
Quasi al traguardo dei tremila articoli pubblicati, rivediamo insieme le immagini di qualche anno fa, agli esordi del blog, quando negli uffici le donne indossavano il grembiule nero, gli orologi non erano digitali e i telescopi erano sulla Terra e non in giro per lo Spazio.
Doveva, ovviamente, finire così e mi fa molta pena... L'intera famiglia di Greta si è scatenata e i libri su di lei stanno invadendo il mercato. Ma le sue doti stanno facendo gridare al miracolo!