Categorie: Sistemi extrasolari Strumenti e missioni
Tags: perdita di atmosfera pianeta giovane Spitzer TESS
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Come si perde un'atmosfera **
Sarà perché è estate (ma non per tutti), fatto sta che di news veramente interessanti se ne leggono poche... Forse anche l'Universo va in ferie... In ogni modo accontentiamoci di un fenomeno ormai consolidato teoricamente, ma reso visibile in diretta da un giovane pianeta attorno a una giovane stella.
Grazie alla nuova missione TESS si stanno scoprendo e studiando in grande dettaglio esopianeti, anche molto piccoli, attorno a stelle relativamente vicine e soprattutto molto luminose. L'oggetto salito agli onori della cronaca è un giovane pianeta (solo 45 milioni di anni) che orbita attorno alla primaria (simile al nostro Sole) di un sistema binario posto a 150 anni luce da noi. La luminosità della stella è variabile, ma ciò non ha vietato di accorgersi di due transiti planetari da parte di un pianeta grande quasi 6 volte la Terra, che rivolve in circa 8 giorni terrestri attorno alla sua mamma. TESS ha subito avvisato altri telescopi per seguire il nuovo esopianeta e Spizer è riuscito a confermarlo con nitidezza. Un bel lavoro di equipe!
Interessante è quanto mostrato dalla figura che segue, dove in alto vi è la curva di luce della stella, ottenuta da TESS, con le due perdite di luce dovute al pianeta; in mezzo abbiamo uno zoom di questi due tratti particolarmente interessanti; in basso la conferma di Spitzer dopo aver eseguito una normalizzazione della variabilità stellare.
La figura è tratta dal lavoro originale.
L'interesse maggiore è, però, dato dall'età del pianeta, il quale è nella fase critica di contrazione, a causa del raffreddamento, e della perdita di atmosfera causata dalla radiazione stellare. Una fase che hanno di sicuro dovuto passare anche pianeti come Venere e la Terra. Il nostro pianeta ha probabilmente perso totalmente l'atmosfera originaria, costruendosene poi una nuova attraverso i gas di scarico dei vulcani. Ma altri esopianeti più massicci e più o meno vicini ne hanno sicuramente trattenuto almeno una parte. Ne risulta che lo studio accurato di un pianeta che è proprio nella fase del suo "spogliarello" atmosferico è estremamente utile per comprendere meglio come si svolge lo spettacolo...
Articolo originale QUI
Di seguito un video che spiega brevemente la missione TESS, un telescopio della NASA già al lavoro da un anno.
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