Non vi è dubbio che il transito di Venere davanti al Sole sia un fenomeno tra i più seguiti da qualsiasi tipo di "osservatori" del Cielo. Si sente parlare di cicli di visibilità che spesso permettono di vedere il fenomeno dopo pochi anni e a volte dopo più di un secolo. Si trovano dappertutto numeri e date ad essi relativi, ma forse poco si fa per spiegare come tutto ciò avviene. Questo articolo non vi dà, perciò, i soliti “numeri”, ma descrive soltanto i concetti base. Poi tutto diventa semplice...
Conosciamo molto bene le vagabonde blu, ossia stelle appartenenti a enormi ammassi globulari che per qualche motivo sono state costrette a fondersi assieme e iniziare una nuova vita, a causa della materia che si sono auto regalata abbracciandosi strettamente. Molto meno le vagabonde ... bianche.
Questo esercizio è, probabilmente, un po’ più difficile, in quanto chiede anche di analizzare il ragionamento di un … treno. A prima vista sembrerebbe un paradosso, ma poi tutto si sistema, come capita sempre, nella Relatività Ristretta.
Il Paradosso di Fermi potrebbe avere una soluzione molto ovvia e logica. Saremo mai in grado di arrivare al dunque?
Cosa c'è di meglio, visto il tempo primaverile inclemente, che ci dissuade da gite fuori porta, se non dedicare un tranquillo weekend casalingo a dare una sistemata alla nostra collezione di figurine retoriche? Apriamo con trepidazione la quarta bustina, appena comprata in cartoleria e ...
Il titolo di questo articolo è quello italiano di un celebre romanzo di fantascienza del 1951, scritto dal grande Robert H. Heinlein (titolo originale “Puppet Masters”). La sesta luna non è altro che un satellite che ha per molto tempo stimolato la curiosità degli scienziati e non solo. Anche oggi che è stato analizzato e addirittura raggiunto da una navicella, le sue caratteristiche fanno sognare e pongono interrogativi che superano quelle puramente scientifiche. Sto parlando di Titano, la più grande Luna di Saturno e la seconda del Sistema Solare.
Questo articolo va ad arricchire il nostro archivio dedicato alla Relatività Ristretta. Un classico paradosso apparente della relatività ristretta, trattato sia nella sua versione più semplice che in quella più ambigua che sembra riportarci a quello dei gemelli. La contrazione delle lunghezze è una soluzione solo mentale o decisamente fisica? La macchina e il […]
La netta scissione tra Europa occidentale e orientale determinata dalla decadenza dell’Impero romano con il conseguente oblìo del bagaglio scientifico degli antichi greci, unito alla diffusione del Cristianesimo con la sua tendenza ad interpretare letteralmente le ingenue nozioni astronomiche della Bibbia, determinarono un grave regresso e rallentamento dello sviluppo di questa scienza in occidente. Si ritornò perfino a deridere la sfericità della Terra, prima grande scoperta dei greci.
Bisogna aspettare il sedicesimo secolo perché si avvii una vera e propria rivoluzione astronomica. Anche se il merito di tale cambiamento epocale viene dato solitamente a Niccolò Copernico (1473-1543), va ricordato che egli fu in pratica solo l’iniziatore di un lungo e tormentato processo di rinnovamento culturale che portò alla visione newtoniana del mondo.
Sul fatto che il tempo sia relativo, dubbi non ce ne sono! Ce l'ha spiegato bene Albertino più di cento anni fa e le conferme sperimentali abbondano. Ma fino a che punto sia relativo, forse ancora nessuno lo sa. Forse...
Approfondiamo la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano, riproponendo un articolo pubblicato qualche tempo fa. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Mentre mandiamo avanti il tentativo di regalare la relatività ristretta a tutti, ci sembra giusto riproporre articoli legati allo stesso argomento, ma di difficoltà nettamente superiore. Cominciamo con il paradosso del bacherozzo, dove la RR ha assunto risvolti veramente fisici e ha creato non poche discussioni. Questo articolo va immediatamente ad arricchire il nostro archivio.
Quale occasione migliore dell'assenza del Capo Blog per spulciare nell'archivio alla ricerca di qualche bel vecchio articolo da riproporre in modo da fare sentire il meno possibile la sua mancanza? Se, poi, gli articoli spulciati fanno venire l'ispirazione per aprire una nuova pagina nell'infinito archivio dell'infinito Teatro, meglio ancora... il nostro Oreste direbbe che si sono presi due cinghiali con un marrone!
Ecco, ecco , apriamo la terza bustina e, delusione, il primo doppione. Speriamo di riuscire a scambiare questo Chiasmo, con una figura retorica che già non abbiamo, grazie alla collaborazione della rete di amici collezionisti, prima di finire l'articolo.
Sarà stato il camoscio con la polenta della Ines, o quel goccio di Barbera con cui l'ho mandato giù, ieri sera, fatto sta che questa notte mi sono sognato (spero sia stato solo un sogno) che mi succedeva proprio quello di cui parlava Poincaré nel suo articolo sulla relatività dello spazio che mi ero letto nel pomeriggio...
Avevamo lasciato la nostra formica in preda ai dubbi che le aveva instillato l'amico scarabeo.
“Stai attenta, cara amica. Tu hai preso una decisione trascurando la logica matematica. Sei arrivata a una conclusione senza valutare veramente tutte le variabili del problema. E’ un po’ come se tu avessi scelto la soluzione basandoti solo sui casi estremi, senza valutare le possibilità intermedie.”
Così l'aveva ammonita, guardandola da sopra i suoi occhialini da presbite (o forse erano multifocali...mah).
Ricordate?
Ebbene la formica non è una che si tira indietro. Occorre studiare tutte le possibili alternative? Benissimo, e che sarà mai ?
Il termine negazionismo nasce per gettare discredito su coloro che negano l'olocausto.
Usare lo stesso termine per etichettare chi ha una diversa visione in ambito scientifico costituisce, di per sé, comportamento antiscientifico, pertanto indegno di chi fa ricerca: quando uno scienziato dà di negazionista ad un collega per screditarlo, in realtà il discredito lo getta su se stesso.
Ascoltiamo in proposito l’opinione del nostro affezionato lettore Fiorentino.