09/01/20

Le mille bolle blu *

Proprio attraverso mille (o meglio miliardi e miliardi) di bolle blu, l'Universo si è risvegliato e ha iniziato a diradare la nebbia in cui si era rinchiuso dopo la formazione degli atomi di idrogeno neutro. Finalmente colte sul fatto!

Quella luce è partita verso di noi dopo circa 650 milioni di anni dalla nascita dell'Universo,  una vera eroina formatasi dall'eccitazione di enormi globi di idrogeno, ionizzato dalla luce delle prime stelle che si stavano formando al suo interno. No, non stiamo ancora vedendo le prime stelle, ma la loro azione sul gas che circondava, inerte e apatico, le galassie che le contenevano. Una luce che ha permesso di distruggere la nebbia, proprio come quando un raggio di Sole riesce a raggiungere la nostra macchina immersa in una coltre grigia e triste (e qui in Piemonte è un fenomeno molto frequente in questi giorni). Oggi, viaggiando sull'autostrada ho pensato proprio alla rinascita della luce, dopo il breve guizzo avuto prima dell'inizio della fase oscura.

Ho anche pensato alle bolle di sapone che avevo usato come paragone per pensare alla nascita delle prime stelle nel libro Il gioco delle stelle. E ho anche pensato ai bambini che per quel gioco fatto di acqua e sapone ridevano di gioia, senza cellulari e uccisione di mostri, e non solo, dei videogiochi. Quelle bolle della visione fantasiosa che segue possono assomigliare a quelle più grandi capaci di dare vita all'Universo.

Fonte: V. Tilvi et al./National Science Foundation’s Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory/KPNO/AURA
Fonte: V. Tilvi et al./National Science Foundation’s Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory/KPNO/AURA

Oggi ne abbiamo viste solo tre, grazie agli strumenti infrarossi più prestigiosi, ma dobbiamo immaginarci uno creazione continua che accende la luce.   Sembra quasi di sentire gli elettroni che lasciano ridendo i loro atomi troppo silenziosi. E, pur non vedendole, è facile immaginare il tripudio delle più piccole bolle stellari che riescono a formare le bolle gigantesche attorno a tutte loro.

Tu chiamale, se vuoi, emozioni...

Risultati presentati in conferenza stampa durante il 235mo Congresso  dell'associazione Astronomica Americana a  Honolulu.

1 commento

  1. Mari Fiori

    Con questi meravigliosi strumenti si vedono cose veramente impensabili, caro Enzo, e dove potranno arrivare? Vedremo ancora oltre?

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