24/02/20

Niente supernova... pazienza!

Come previsto (purtroppo) proprio nei giorni ipotizzati, Betelgeuse ha ripreso luminosità!

Eh sì, il periodo di 430 giorni era proprio quella che comandava il minimo così profondo. Insomma, Betelgeuse c'ha fatto un po' illudere, ma adesso sta tornando a splendere nella costellazione di Orione.

Qui di seguito la curva di luce che sembra non lasciare alcun dubbio...

Fonte: Bum-Suk Yeom e AAVSO
Fonte: Bum-Suk Yeom e AAVSO

Sarà per la prossima volta...

 

Chi si è perso le varie "puntate" sul calo di luminosità di Betelgeuse, può seguirle a partire da QUI.

QUI, invece, parliamo di cosa potrebbe succedere a una supernova se essa fosse originata da una stella fortemente variabile, di tipo pulsante, proprio come la nostra amica.

21 commenti

  1. Mario Fiori

    Peccato, ci contavamo , ma il Cosmo non aspetta certo i nostri desideri, và avanti con la sua vita e la sua bellezza.

  2. Mauro

    Mi sarebbe dispiaciuto per Orione, però peccato.

  3. guido

    Massima delusione per mia figlia che ha tenuto sotto osservazione Orione negli ultimi dieci giorni.

  4. beh... amici, si vede che deve ancora costruire qualcosa. Lasciamola lavorare... lo fa per il bene del Cosmo!

  5. Alessandro

    Ma. .la sua perdita di luminosità recente  a cosa è stata  dovuta? 

  6. Caro Ale,

    sicuramente era guidata dalla sua variabilità e, in particolare, dovuta al periodo di 430 giorni. Tuttavia, il minimo è stato molto più profondo del solito, probabilmente a causa di materia più fredda che si è interposta tra lei e noi.

  7. ALESSANDRO

    se una variabilità del genere l avesse avuta il sole.. cosa avremmo visto dalla terra?

  8. caro Ale,

    variabilità del genere sono tipiche di stelle giganti ormai alla fine della loro esistenza come supergiganti. Ci sarebbero getti di materia violentissimi e penso che qualsiasi essere vivente sparirebbe molto in fretta. A parte il fatto che Betelgeuse ha un diametro che la fa arrivare fino a Giove... Anche il Sole, nel suo piccolo, farà qualcosa del genere espandendosi come gigante rossa, ma abbiamo ancora tempo, almeno quattro miliardi di anni (anche se prima comincerà a "tossire" e facilmente la Terra non sarà più un luogo tranquillo).

  9. Alessandro

    Quando questo enorme corpo celeste esploderà. .quanto tempo passerà pOi per diventare un buco nero?

  10. Non è detto che diventi buco nero... potrebbe anche fermarsi a stella di neutroni: non è stabilito in modo univoco. Comunque, lo farà istantaneamente: finito di bruciare il silicio, il ferro resterà inerte e senza energia interna la stella collasserà e la maggior parte della sua materia verrà respinta verso l'esterno, producendo l'esplosione di supernova, dovere si produrranno gli elementi più pesanti del ferro. Ciò che resta si contrarrà sempre più fino a diventare stella di neutroni o buco nero (dipende dalla massa che è rimasta). Il Sole non lo farà, ma perderà soltanto massa a ritmo  meno rapido. Il nucleo rimasto si contrarrà diventando nana bianca.

  11. Alessandro

    Il fatto che non è stabilito in modo univoco..perché?  Da cosa dipende  che può diventare stella di neutroni oppure un buco nero?  Non è grande abbastanza per essere certi che diventi un buco nero?  Oppure questa certezza non esiste anche si fosse stata molto più grande?
     :?:

  12. Alessandro

    Sì. .volevo scrivere se..

  13. PapalScherzone

    Ciao Alessandro,

    credo che possa interessarti questo articolo http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2017/06/26/si-forma-un-buco-nero/ che, nonostante il titolo faccia riferimento solo al caso del buco nero, tratta, in modo chiaro e sintetico, i vari casi di trasformazione finale di una stella.

     

  14. caro Ale,

    quello che conta davvero non è la massa iniziale, ma la massa finale, ossia ciò che è rimasto. Ovviamente, più la stella è massiccia e più è facile che arrivi fino al buco nero. Attenzione, però che se la stella è troppo grossa potrebbe anche esplodere senza lasciare niente...

  15. Daniele

    Il fatto che la stella stia di nuovo incrementando la sua luminosità esclude a priori la possibilità di assistere ad una esplosione? Quest'ultima sarebbe probabile solo a ridosso di un minimo di luminosità?

  16. caro Daniele,

    dobbiamo renderci conto che nessuno sa come realmente evolve una stella morente. Il tempo residuo è sicuramente poco, ma il poco è per noi un'eternità. Sicuramente una discesa di luminosità potrebbe rappresentare l'inizio della fine, ma essendo una variabile che oltretutto espelle materia a raffica, si possono solo fare delle ipotesi. Potrei dire che tra dieci milioni di anni sarà sicuramente esplosa, ma tra mille anni potrebbe darsi di no... Niente vieta comunque che capiti domani! L'ideale sarebbe poter vedere che elemento sta bruciando... ma ancora non ne siamo capaci. Il Cosmo è bello perché è vario!

  17. Alessandro

    Quindi che stia bruciando un elemento o un altro il colore e l intensità non variano?

  18. Caro Ale, ciò che si osserva è un misto di materia espulsa e di superficie stellare. La stella varia di temperatura al suo interno, ma ciò non basta per specificare l'elemento che sta bruciando nel suo nucleo . Lei sta ballando a destra e a sinistra del diagramma HR, ma è praticamente impossibile stabilire l'esatta configurazione del suo interno. Si può solo dire che è in fase molto variabile e che si avvicina al bruciamento finale, ma... non certo con esattezza di un tempo umano.

  19. Caro Ale,

    la situazione di Betelgeuse si può riassumere nel diagramma HR,,, Lei è la stella supergigante rossa in alto a destra. Ormai è molto vicina allo scoppio, ma i tempi hanno un incertezza che per noi sono millenni...

  20. Alessandro

    Grazie Enzo..tutto molto chiaro 

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