Categorie: Sistemi multipli Strumenti e missioni
Tags: ALMA disco protoplanetario Kepler meccanismi formazione pianeti stelle doppie strette
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Alle stelle girano i dischi (o viceversa?) *
La frase del titolo è un po' sibillina e dovrei scriverla al contrario: ai dischi girano le stelle, ossia le ... sfere. Non lo scrivo per non essere tacciato di turpiloquio anche se oggi non sarebbe turpiloquio nemmeno nei conventi di clausura. A parte gli scherzi, ALMA cambia la visione dei dischi protoplanetari.
Kepler ci aveva abituato a scoprire pianeti che orbitavano la loro stella su un certo piano. Quando le stelle erano una coppia, questo piano coincideva con quello di rivoluzione delle stelle intorno al proprio baricentro. Tutto bello, tutto logico e tutto troppo... facile. Sappiamo che l'Universo si diverte con noi (non solo attraverso un virus senza troppe pretese capace di squinternare il mondo umano cresciuto troppo in fretta tranne che nelle capacità intellettuali) e, quando siamo sicuri di qualcosa, ci tira qualche tiro mancino. In fondo lo fa per giocare e per metterci alla prova. Bene, Kepler aveva però un brutto vizio, quello di riuscire ad osservare solo binarie molto strette e pianeti altrettanto vicini. Se il tutto veniva troppo allargato le probabilità di individuare la presenza del pianeta attraverso il suo transito davanti alla stella, diminuivano alla grande (il perché lo abbiamo spiegato QUI).
ALMA, invece, è capace di vedere direttamente i dischi protoplanetari (prima ancora che nascano i pianeti) e nelle condizioni più svariate, sia in coppie molto attaccate che in coppie in chiara lite familiare, ossia molto lontane tra di loro. Bene, il risultato sembra essere veramente interessante e capace di aprire nuovi scenari per la formazione di sistemi planetari, meno banali di quelli che pensavamo di conoscere.
Diciamola scherzosamente: "Quando una coppia si trova a grande distanza reciproca o teme il coronavirus o è facile che gli giri l'anello o -meglio- è facile che all'anello protoplanetario girino le... sfere (ossia le stelle)!". In parole più astronomiche: quando le stelle sono distanti, i dischi protoplanetari non sono assolutamente sullo stesso piano orbitale delle due stelle.
Il filmato che segue lo mostra molto bene per due casi tipici, osservati da ALMA (Fonte: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), I. Czekala and G. Kennedy; NRAO/AUI/NSF, S. Dagnello).
Per adesso il campione studiato non è molto ampio, diciannove sistemi, ma sembra confermare che il giramento del disco sia cosa normale.
Grazie ALMA per averci proposto un nuovo grattacapo! Accidenti a te... come se non ne avessimo già abbastanza...
Articolo originale QUI
QUI un disco protoplanetario posto su piano perfettamente ortogonale rispetto al piano orbitale delle due stelle (e una bellissima ricostruzione artistica di come apparirebbe il cielo in un ipotetico pianeta che si formasse in quel disco!)
L'Universo, si sa, ama giocare e ci piace pensare ai dischi protoplanetari come ai giocattoli dei pulcini planetari che vengono cullati al loro interno... QUI potete ammirare un'ampia gamma di "giocattoli"!
1 commento
Molto interesante e stimolante questa ricerca, vediamone gli sviluppi che potranno un po' rivoluzionare la troppa monotonia dei dischi protoplanetari.