Purtroppo ancora un articolo tecnico; del resto per affrontare a grandi linee la dimostrazione della congettura, abbiamo bisogno di alcuni concetti di geometria differenziale. In questo articolo cominciamo ad affrontare la curvatura di una linea. E' l'esempio più facile di curvatura di una varietà; il caso n=1. La curvatura di una linea, ci servirà poi per analizzare la curvatura di una superficie, per poi astrarci al caso più generico di varietà di dimensione qualsiasi (il tensore di curvatura d Riemann).
Nel processo di riqualificazione che abbiamo descritto nel precedente articolo, sul modello SIS, si ipotizzava che la popolazione totale restasse costante. La somma delle due percentuali, Istruiti e Superati, valeva quindi costantemente 1. Introduciamo una nuova ipotesi che tenga conto di un fenomeno di “abbandono”. Vale a dire che, tra tutti coloro che periodicamente rientreranno nel circolo della […]
Approfondiamo l'argomento della stabilità dell'equilibrio che abbiamo trattato parlando del galleggiamento nell'ambito del teorema (o "principio") di Archimede, riproponendo un articolo che qualche anno fa abbiamo proposto sotto forma di quiz.
Il titolo è alquanto sibillino, ma vuol dire, in pratica, che se ci accorgiamo che la Natura rompe quella che noi consideravamo una perfetta simmetria, è molto facile che il modello da noi costruito sia sbagliato.
Ogni promessa è un debito; questa appendice vuole giustificare (con il metodo rigoroso dell'analisi) le equazioni differenziali comparse nello studio dei modelli SIS e SI. Mi dispiace, dovevo farlo prima.
Come detto, questa serie di articoli vuole essere veramente divulgativa e adatta a qualsiasi livello, sempre che si abbia già un'infarinatura dei concetti di limite, derivata e integrale. Per ottenere ciò, penso che non mi picchierete se a volte sarò ripetitivo e quasi banale. Nella versione definitiva, si potrà sempre cercare di compattare meglio la materia e renderla più uniforme. Per adesso pensiamo ad affrontare nel modo più chiaro possibile i concetti fondamentali.
Ed ecco finalmente il quarto amico, il più schivo e il meno conosciuto, che segue, però, come un ombra gli altri tre. La sua conoscenza ci permette di fare amicizia con una trasformazione nel piano, più semplice sicuramente della geometria inversiva: l'omotetia.