Ebbene sì... proviamo finalmente a definire in modo molto semplificato (spero) il fantomatico "tensore" che tanta paura esercita in chi cerca di avvicinarlo. Lo facciamo in modo forse meno convenzionale, cercando di affrontarlo da un punto quasi puramente geometrico, sperando che i due asterischi diano la giusta quantificazione della sua effettiva difficoltà (ossia è articolo per TUTTI coloro che si sentano di dare del tu ai vettori). Pensiamo che sarà poi più semplice capirne le proprietà che lo rendono anche un "oggetto" di pura matematica. Inoltre, cerchiamo anche di approfittare di questa introduzione per capire ancora meglio sia l'importanza e la genialità concettuale della Relatività Generale, sia la difficoltà estrema che si cela dietro una formula finale dall'apparenza molto innocua.
L'ennesimo calcolo relativo a quanti pianeti simili alla Terra dovrebbero esistere nella Via Lattea. Questa volta la statistica è abbastanza valida e i programmi di simulazione sembrano ben fatti. Possiamo anche crederci, ma... che paura!
In questa prima parte torniamo un po' all'antica... ai bei tempi in cui cercavo di spiegare l'analisi matematica, con tanto di derivate e integrali, in modo comprensibile a tutti coloro dotati di voglia di imparare e di conoscere, per avendo basi di partenza molto basse (che male c'è?). Iniziamo perciò in modo veramente elementare e ci portiamo rapidamente e facilmente a maneggiare le celebri e bellissime figure di Lissajous. Per far contenti coloro che usano dire: "Sì, belle... ma a che servono?" toccheremo le applicazioni che le hanno portate ad essere fondamentali nel posizionare velivoli spaziali che necessitano di condizioni stabili e non vicinissime alla Terra. E se ce la sta facendo l'uomo, potete giurarci che non se l'è certo fatto scappare madre Natura!
La soluzione del quiz è stata trovata da molti, in modo più o meno diverso. Alcuni hanno scelto la via meno banale, altri no. Essenzialmente vi sono due modi per risolvere la questione. Uno di carattere empirico (che avrebbe bisogno di una verifica anche se è molto intuitivo) e uno legato al calcolo combinatorio. La […]
Nemmeno essere salito su una roccia a strapiombo sul fiume permette a Tarzan fare un salto sufficiente, mentre il coccodrillo si affila sempre più i denti. Cosa riuscirà a escogitare il nostro eroe?
Niente da fare... Arturo e Fabrizio sono delle macchine schiacciasassi, anzi schiacciaquiz! Rapidi, precisi e infallibili. Soprattutto ammiro la loro fantasia e la chiarezza delle risposte, che permettono di proseguire nell'analisi dei risultati e allargare il campo anche in un algebra apparentemente elementare, ma piena di risvolti imprevisti. La matematica, in fondo, può anche divertire! Mi sono di grande aiuto in questo momento... Tuttavia, devo riuscire a metterli in difficoltà! Forza amici lettori cercate di essere più veloci o, magari, ancora più precisi e fantasiosi. Un premio speciale a chi riuscirà a batterli come, in fondo, è riuscito a fare Marco... Latita Mau, ma è sicuramente impegnato in altre faccende insieme al suo amico Oreste. Lui è un altro che non perdona! Per chi volesse far scendere un po' la difficoltà vi è un aiuto nascosto al fondo dell'articolo. Non lo guarderanno certo i nostri super eroi..
Torna in ballo, ancora una volta, l'annoso problema dei quiz... parliamone.
Visto il rapido successo dell'ultimo quiz senza l'uso del calcolatore o di una qualsiasi calcolatrice, ve ne propongo subito un altro, forse leggermente più difficile... Magari troverete un metodo più rapido del mio... non mi stupirei di certo!
New Horizons ci ha regalato l'immagine di Proxima Centauri e di Wolf 359. Confrontate con le osservazioni terrestri ecco, finalmente, la prima immagine tridimensionale di oggetti non appartenenti al nostro Sistema Solare.
La costante di Hubble che misura , in pratica, il tasso di espansione dell'Universo è un parametro fondamentale per descrivere (o meglio "tentare di") la storia del Cosmo. Tuttavia, misure fatte con metodi diversi portano a valori troppo discordanti per essere dovuti a errori osservativi. Una nuova, indipendente, misurazione della costante dà ragione al valore più alto della costante, mettendo in grande crisi il Modello Cosmologico Standard. Cari teorici rimettetevi al lavoro!
Sto vedendo che i quiz semplici mietono poco successo. Va bene... presentiamone uno che potrà interessare anche i più bravi in matematica (ma tutti possono provare a risolverlo). Bisogna calcolare un'espressione SENZA utilizzare computer o calcolatrici, solo carta e penna, un minimo di algebra e ... facilissimi calcoli mentali (basta la tabellina pitagorica).
In questo articolo analizzerò un particolare tipo di strutture, ovvero quelle basate sul principio della "tensegrity": un sistema di componenti tra loro isolati e tenuti insieme in equilibrio all'interno di una rete di elementi tesi. Il termine anglosassone "tensegrity", infatti, proviene dall'unione delle due parole inglesi "tension" (tensione) e "integrity" (integrità).
Eh sì, questi terribili mostri del cielo hanno anche loro un cuore che batte. Sentite le pulsazioni di un gigante galattico per anni e anni...
La situazione per l'homo sapiens sapiens si fa sempre più dura. Tanta tecnologia, ma sappiamo benissimo come sia sufficiente una forte tempesta solare o anche un minimo prolungato (e il conseguente aumento dei raggi cosmici) per mettere fuori gioco tutta la spazzatura che stiamo mandando attorno alla Terra. E come farà l'uomo cellularizzato a vivere senza smartphone? Zitto, zitto anche un asteroide ci ha mandato un segnale...
Chi ha un po' di anni come me non può non ricordare Gigi Riva, detto Rombo di Tuono, capace di dare un contributo essenziale alla vittoria dello scudetto del Cagliari (squadra che non ha mai lasciato) nel 1969-70. Ala sinistra formidabile, era un vero flagello per le squadre avversarie e i suoi goal tantissimi anche da posizioni non proprio perfette. Eh sì... per un ala sinistra (o destra) è necessario conoscere un po' di trigonometria o -almeno- un po' di geometria.
In questa ultima parte esamineremo il possibile contenuto di una qualsiasi ipotetica teoria locale che rinuncia all'inquietante azione a distanza. Questo esame ci permetterà di delimitare i possibili valori che la grandezza S può avere applicando una teoria locale. L'espressione di questa delimitazione è proprio la disuguaglianza di Bell. Vedremo che i valori che abbiamo ottenuto per S applicando l'interpretazione standard, in alcuni casi non sono compatibili con quelli ottenibili da una qualsiasi ipotetica teoria locale. I risultati sperimentali che hanno indagato questi casi in gran parte non sono nei limiti indicati dalla disuguaglianza di Bell. Quindi, una teoria che vuole prevedere correttamente questi risultati non può fare a meno di quell'inquitante azione a distanza che Einstein aveva evidenziato.