10/08/20

L'intelligenza che non ti aspetti

C'è una pagina nell'archivio del blog che, a mio parere, è estremamente interessante ma purtroppo non molto visitata dai lettori: quale occasione migliore di alcuni giorni senza nuovi articoli, causa assenza del Prof., per provare conoscerla meglio?

Vi si parla di Intelligenza, e lo si fa ad ampio raggio, senza pretendere di dare risposte a domande che appaiono essere più grandi di noi, ma cercando di stimolare una riflessione profonda che passi attraverso un esercizio di umiltà... quell'umiltà di cui noi umani dovremmo vestirci prima di sentenziare che gli unici esseri viventi intelligenti siamo noi, mentre tutti gli altri agiscono solo per istinto o riflessi condizionati.

Sempre più ricerche, infatti, mostrano che etichettare come semplice istinto molti comportamenti animali appaia quanto meno limitativo: ne è un classico esempio il riflesso di raddrizzamento aereo del gatto (al quale stiamo dedicando molti articoli che trovate QUI), ma non certo l'unico, sebbene certamente il più conosciuto.

La pagina d'archivio è questa L'INTELLIGENZA CHE NON TI ASPETTI.

In essa scoprirete, per esempio, che un pesce arciere è in grado di riconoscere un volto umano tra molti altri, che lo scarabeo stercorario non ha bisogno del gps per orientarsi grazie alle stelle, che le muffe del fango capiscono in poche ore se possono o meno attraversare una sostanza sconosciuta dopodiché - sempre in poche ore - sono in grado di trasmettere l'informazione ad altre muffe "ignoranti", che il polpo ha in ogni tentacolo un cervello indipendente... e altre curiosità che vi lascio il piacere di scoprire (o riscoprire) da soli.

E se, leggendo questi articoli, vi verrà voglia di approfondire l'argomento "Intelligenza" e vorrete segnalarci qualche ricerca di cui non abbiamo parlato, ve ne saremo grati! Potrete farlo commentando questo articolo, oppure uno degli articoli presenti nella pagina d'archivio, o anche scrivendo una mail a infinitoteatrocosmo@gmail.com. Come ben sanno i lettori affezionati, vincerete un bel... niente... ma avrete contribuito a divulgare Conoscenza. Vi sembra poco?!?

Prima di lasciarvi alla lettura dei vecchi articoli, però, non posso non accennarvi a come fanno le formiche a proteggere la loro comunità e, soprattutto, la regina e la prole quando nel formicaio si sviluppano pericolose infezioni: non dovrebbe stupirci prendere atto che esse, in presenza di un agente patogeno infettivo, mutano il loro comportamento mettendo in atto un vero e proprio... distanziamento sociale. E senza bisogno di decreti governativi, né di autocertificazioni, né di sanzioni (ogni riferimento alle note vicende attuali non è puramente casuale)!

Che ciò non possa essere considerata una prova definitiva a favore dell'intelligenza delle formiche, è fuori di dubbio, ma altrettanto fuori di dubbio è che noi, esseri superiori e intelligenti (o presunti tali), dovremmo prendere umilmente esempio da queste piccole, infaticabili ed organizzatissime creature! (l'articolo originale è disponibile QUI).

4 commenti

  1. Mario Fiori

    Certo caro Enzo: fuor di dubbio che non sia possibile dimostrare incondizionatamente l'intelligenza delle formiche , ma altrettanto fuor di dubbio che  si possa mettere in dubbio(ops) l'intelligenza umana è evidente e di ciò bisogna prenderne atto ...ma non lo facciamo.

  2. Fiorentino Bevilacqua

    Siamo antropocentrici anche in questo.

    Basta soffermarsi a guardare delle specie animali con le quali possiamo interagire facilmente, stimolarle in qualche modo... e vedere come reagiscono ai nostri stimoli. Si tratta anche di specie "basse" (riecco l'antropocentrismo!) che però in risposta ai nostri stimoli, adeguano ad essi il loro comportamento per continuare a fare quella che per loro è una cosa fondamentale, una questione di sopravvivenza.

    Chi studia le piante, parla anche di intelligenza a loro carico e le descrive con tanto entusiasmo e in modo tale da farci quasi vergognare per come siamo (Mozart, Einstein, Darwin ecc. a parte). Parlo di Stefano Mancuso, per esempio...

    In somma: non siamo figli prediletti, anche se ci fa piacere crederlo.

     

  3. Daniela

    Mai sentito nominare Mancuso, ma ho cercato in rete e sembra interessante... grazie per la segnalazione, caro Fio’!

    :-D

  4. Parole sante caro Fiore!!

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