Categorie: Comunicazioni Riflessioni
Tags: difficili dubbio facili quiz
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:3
Ancora sui quiz...
Alla fine mi sono convinto che i "quiz" possono stimolare la voglia di concentrarsi e di mettersi alla prova (i lettori sono sempre tanti anche se probabilmente lo stesso lettore si collega più volte). In effetti, quando ne inserisco qualcuno un po' difficile le risposte arrivano e sono quasi sempre corrette. L'opposto capita, piuttosto spesso, quando i quiz sono relativamente facili. In questo caso nessuno risponde. Qual è il motivo? Sono troppo facili? Oppure, sono solo io che li giudico facili? O, ancora, i meno preparati hanno più timore di mettersi in gioco rispetto ai più preparati?
Vorrei saperlo per meglio indirizzare i prossimi quiz. Devo continuare ad alternare facili con difficili o è meglio restare sempre sui difficili?
Ai lettori l'ardua sentenza...
3 commenti
Boh... quasi cento visitatori e nessun commento. Insomma, ho capito... devo decidere da solo
Buongiorno, sulla questione della difficoltà dei quiz la mia opinione è che debba esserci posto sia per quelli difficili che per quelli meno complicati e persino per quelli oggettivamente semplici, questo per dare la possibilità a tutti di cimentarsi e prendersi la soddisfazione di aver trovato la soluzione. Credo che il numero di coloro che hanno in testa una possibile soluzione sia molto superiore al numero di chi rende anche pubblico il tentativo. Il che è abbastanza comprensibile, ci sta nella natura umana.
Personalmente trovo importante che i vari quiz proposti, a prescindere dalla difficoltà, siano sia di pura logica che di tipo più "matematico", dove è necessario destreggiarsi anche con grafici o maneggiare formule, seppur semplici o di limitata difficoltà. Insomma, è mi pare giusto che ci sia pane per tutte le dentature. La consapevolezza di esser riuscito a risolvere un quiz è fondamentale, perchè vuol dire che qualcosa, poco o tanto che sia, lo si è imparato davvero e fa da sprone ad affrontare sempre nuove sfide e questo è ciò che conta.
grazie Guido!