Il miglioramento delle osservazioni porta sovente a problemi di difficile soluzione, se non altro per la mancanza di un parametro atto a determinare i veri e propri limiti di un certo gruppo di oggetti. Ciò che è tuttora un problema quasi insoluto per gli asteroidi, sembra chiarirsi sempre meglio per gli ammessi stellari, grazie soprattutto a GAIA. Possiamo dire che, in fondo, le famiglie sono decisamente più vaste del previsto!
La soluzione è decisamente più facile di quello che può apparire. Proprio il fatto di partire per secondo permette una sicura vittoria, dato che blocca qualsiasi possibile mossa all'interno di una zona ben prestabilita.
Ho deciso di provarci ... non so quanto tempo ci metterò, dato che ultimamente mi scappa via velocemente (sarà cambiata la curvatura?). L'approccio che tra poco vi descriverò è anche legato alla richiesta di Frank che vuole sapere tutto sulle onde (non pensavo che i facoceri fossero così curiosi!). Vi sono però alcuni concetti da digerire piuttosto bene che, in questo "prologo", cercherò di mettere in luce in modo molto semplificato e generale. Forza (o -meglio- curvatura) e coraggio!
Mettiamo il caso che io avessi determinato, nella mia modesta vita da astrofisico, che Cerere fosse decisamente più grande della Terra. Dopo di che, osservazioni più attente avessero dimostrato che le sue dimensioni erano decisamente più ridotte, nel rapporto 10000 a 300. Penso che non avrei fatto una bella figura e i miei metodi di indagine sarebbero stati presi con mooolta cautela. Insomma, non sarei più stato molto credibile nel mio campo (e non solo)... Per la materia oscura tutto si può, invece, dire e subito disdire!
Covid o non-Covid, tra non molto si cercherà nuovamente di dare il via alla stagione sciistica. Non so come si potrà fare per creare "bolle" di tranquillità ... tuttavia, un altro modo ci sarebbe: andare su Plutone, dove, si dice, che anche il virus si troverebbe a mal partito. Sarebbe bene cominciare a costruire gli impianti necessarie: skilift, seggiovie, cabinovie, funivie, ecc. A quando una ben più articolata, operativa e "utile" New Horizons 2?
Beh... lo sappiamo: i buchi neri galattici sono essenziali per regolare la vita all'interno di una galassia e per intervenire ogni volta che occorre, come, ad esempio, limitare la frenesia stellare o, al contrario, stimolare una maggiore attività. Tuttavia, per "buoni" che siano, ogni tanto devono mangiare!
Nell’Universo bisogna anche saper morire (o meglio trasformarsi) con grande dignità e sicurezza. Lo sanno fare le stelle come il Sole diventando nane bianche, lo sanno fare le stelle molto più piccole, senza tanto clamore e in tempi lunghissimi, lo sanno fare le stelle più grandi con le loro utilissime esplosioni di supernova. Vediamo come si sta preparando a farlo VY Canis Majoris, la stella più grande che conosciamo!
Devo ammetterlo... quando il nostro carissimo amico Frank aveva detto, con la sua irresistibile sincerità intellettuale, che non capiva come, nella consueta rappresentazione della gravità generale, simile a ciò che capita attorno a una pietra posata su un lenzuolo, potesse avvenire la caduta di un oggetto inizialmente fermo, ho cercato di girare intorno al problema, evitando di mostrare apertamente come quella figura sia esageratamente approssimativa e, in realtà, del tutto fuorviante. Può darsi che essa illuda molti di aver capito facilmente lo spaziotempo einsteniano, ma, invece, cancella una parte fondamentale dell'intera faccenda, una parte che, se trascurata, ci allontana dalla vera fantastica essenza della Relatività Generale. Con questo articolo, magari non semplicissimo, ma accessibile a tutti, vedrò di rispondere nel modo più corretto a Frank e di dare al tempo il suo giusto ruolo.
Da sempre l'umanità è ossessionata dalla costruzione di automi: macchine che si muovono e si comportanto come essere viventi. Ma cosa c'entrano i nostri amici gatti?
Grazie al nostro amico Giorgio mi è tornato in mente questo vecchio articolo, già inserito nell'archivio, in cui si affrontano in modo veramente semplice (spero...) argomenti come il cono di luce, lo spaziotempo, l'espansione dell'Universo, la legge di Hubble, ecc. Una novità per i nuovi arrivati e magari una rinfrescata per chi lo ha letto parecchio tempo fa...
Un bel gioco da fare con una scacchiera e un solo cavallo. Con la giusta strategia si vince sempre!
Quando iniziamo un discorso, pronunciando la parola Spaziotempo il volto di molti ascoltatori prende subito un aspetto particolare, tra il rassegnato e il distratto. Il più delle volte nella loro mente si instaura il pensiero: "Non è cosa per me, troppo complicato...". E, invece, basterebbe prestare un attimo più di attenzione e la faccenda apparirebbe ben più semplice del previsto, non molto diversa dai problemi di tutti i giorni, quando sia ha a che fare con strade in cui non si può superare una certa velocità.
Il teorema di Talete porta con sé un po' di ambiguità, dato che quello che noi italiani chiamiamo "teorema di Talete" è diverso da quello "inglese". Dimostriamo quest'ultimo e ci accorgeremo che si devono dimostrare anche altri enunciati, che siamo soliti dare per buoni. Un'interessante modo per capire quanta logica ci sia nelle scoperte geometriche degli antichi greci (ma non solo loro, anche degli indiani, dei cinesi, degli arabi...)
Abbiamo parlato da poco di quanto sia utile il Sole per tenere a bada i raggi cosmici e di quanto sia auspicabile una sua vivace attività. Ma a volte potrebbe non bastare...
Parliamoci chiaro: il Sole non ha scelto il piano in cui far ruotare i propri pianeti in modo del tutto arbitrario, ma ha dovuto sicuramente sottostare alle regole della città in cui è ospitato. Le comete di lungo periodo ci mostrano che sono ammesse due possibilità.
- 1
- 2