Calcolata la massa della più compatta stella di neutroni mai osservata. Siamo proprio al limite per la trasformazione in buco nero. Ancora una volta c'è lo zampino di Einstein.
Eh sì, cari amici, la tolina, questo composto organico che su Plutone la fa da padrone, è capace ad adattarsi a tutte le "situazioni" e a regalarci un mondo colorato.
E' venuta l'ora di entrare in un campo e. dato che è molto irregolare, vogliamo associare a ogni suo punto lo scostamento rispetto a un livello costante. In altre parole, associare a ogni punto il valore del campo. Lo facciamo a piccoli passi spostandoci di poco in ogni direzione. Alla fine otteniamo una "mappatura" tridimensionale perfetta. Ci accorgiamo che anche l'aggettivo "tridimensionale" perde di significato...
Questo articolo riflette in gran parte il mio personale pensiero riguardo alle simulazioni più avanzate utilizzate in astrofisica e lo fa attraverso una scoperta estremamente affascinante apparsa da poco e riguardante l'albero genealogico della Via Lattea. Un mezzo che mi permette di fare alcune considerazioni più generali, che probabilmente non saranno condivise da tutti... parliamone!
Questo quiz, puramente geometrico, mi sembra particolarmente interessante, non solo per il problema che pone, ma anche per i dubbi che sembrerebbe sollevare fin dalla sua presentazione: l'esagono è proprio una figura speciale!
Riproponiamo, diviso in sei puntate, un articolo che deve rappresentare l'ABC per chi volge lo sguardo al cielo: una semplice spiegazione di come funziona quella stupefacente macchina del tempo che l'Universo mette a disposizione di chiunque abbia occhi e testa (e un pizzico di buona volontà!) per comprenderla ed ammirarla. Questa terza puntata è dedicata al concetto di Universo osservabile.
Riproponiamo, suddividendola in alcune puntate, la nostra analisi del pensiero e delle opere di Giordano Bruno, ovvero colui che possiamo considerare il vero iniziatore dell'astrofisica e della cosmologia moderna.
Fu, infatti, questo piccolo monaco (ma solo di statura), quando Galileo ancora era poco più che un bambino, a frantumare le "granitiche" sfere di cristallo aristoteliche con la sola forza del pensiero, riuscendo a volare là dove nessun altro arriverà per oltre tre secoli dopo di lui.
Quando i buchi neri hanno fame non perdono tempo!
Sappiamo bene che, normalmente. i tempi evolutivi delle stelle e delle loro interazioni sono fuori dalla portata del tempo umano che scorre troppo velocemente. Riuscire a cogliere su fatto un evento veramente rapido per tempi scala stellari rimane, tuttavia, un vero colpo di fortuna. Ogni tanto, però, capita...
Un classico problemino da scuole elementari che, però, sembra che nessuno in Italia sia capace di risolvere. Scusatemi... avevo promesso che non avrei più parlato di COVID, ma il troppo stroppia...
Il linguaggio del silenzio. Non si vive di sole parole, spesso artefatte e travisate. A volte, è molto meglio sentire la voce del silenzio, le sue infinite sfumature e le sue armonie più segrete. Se non ci credete guardate le stelle…
Pima di entrare nella formula vera e propria riassumiamo alcuni concetti che ci accompagneranno lungo tutto il viaggio.
Siamo a un passo dalla catastrofe nucleare e l'orologio del presidente si è rotto! Come fare?
Doveva essere una news, molto breve, è invece è diventato un articolo dai molti risvolti. Una scoperta veramente importante che ha avuto una scarsa eco, se non nei rispettivi campi scientifici. Un vero peccato e ho cercato di inserire il maggior numero di informazioni (a modo mio, ovviamente). Non l'ho voluto spezzare in due o più parti, proprio per creare quell'unità multidisciplinare che domina il tutto. Ci sarebbe comunque da parlarne ancora di più; è un po' come le noccioline: una tira l'altra!
Si stava studiando una supernova ed ecco accendersi una piccola “lampadina”. Una stella normale, anche se molto luminosa. Troppo distante, però, per essere vista. Una lente gravitazionale più che perfetta, che ha visto probabilmente una stella di tipo solare come lente. Un lavoro di estrema finezza che sembra quasi impossibile possa capitare.
Sempre di linguaggio parliamo, ma questa volta di quello "numerico". Ne scopriamo uno adottato con grande inventiva dai monaci cistercensi, capaci di creare non solo meravigliosi monumenti, ma anche simboli molto arguti!