16/02/21

Il cielo dal balcone di Carlo (1): Vega e la Stazione Spaziale Internazionale

Prosegue la collaborazione con Easy Astronomy, il blog di Carlo Azimonti. Questa volta vi proponiamo il primo articolo della serie "Il cielo dal balcone" che Carlo ha scritto l'anno scorso, ispirandosi alla porzione di cielo stellato che poteva osservare dal balcone di casa sua.

 

Vega e la Stazione Spaziale Internazionale

(di Carlo Azimonti, 11/5/2020)

Sono due gli oggetti che vi propongo per l’osservazione: uno naturale e l’altro artificiale. Il primo è una stella molto luminosa, Vega della costellazione della Lira, mentre il seconto è il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Per osservare VEGA dirigiamo il nostro sguardo a Nord-Est (dove sorge il sole in questo periodo) a partire dalle 22 dopo che è salita un pò sopra l’orizzonte. Allungando il braccio davanti a noi si trova a poco più di una spanna sopra l’orizzonte.

Fig. 1. Come misurare l’altezza degli astri sopra l’orizzonte: con il braccio teso davanti a noi e il palmo aperto

 

Fig. 2. Vega a Nord-Est una spanna sopra l’orizzonte (linea gialla verticale) h 22

 

Fig. 3. Allineamenti geometrici delle stelle visibili per individuare le costellazioni

 

La stella Vega, che in arabo significa “Aquila che attacca” è di colore bianco-azzurro ed è la stella più brillante della costellazione della Lira. E’anche la stella più luminosa del cielo a noi visibile dopo Sirio e Arturo.

Secondo il mito greco e romano la Lira prende il nome dall’omonimo strumento musicale che Orfeo aveva ricevuto da Apollo. Orfeo, leggendario musicista dell’antica Grecia, è noto per il racconto della sua discesa agli Inferi per chiedere che la sua defunta giovane sposa, Euridice, resuscitasse dalla dimora dei morti.

Il suono della sua Lira convinse il dio dell’Aldilà a dare ad Orfeo la possibilità di condurre la sposa verso il mondo dei vivi a condizione però che il musicista non si voltasse lungo il tragitto a guardare la sposa. Ma, pochi metri prima di giungere a destinazione, Orfeo si voltò e Euridice venne nuovamente risucchiata per sempre negli Inferi.

Alla triste vicenda di Orfeo ed Euridice il musicista tedesco Gluck dedicò nel 1762 l’omonima opera. La sua aria più nota è “Che farò senza Euridice” che potete sentire cantata da Pavarotti in questo sito https://www.youtube.com/watch?v=KgIslun-xhU

 

Dedichiamo ora la nostra attenzione alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Foto 4. Fonte https://www.esa.int/kids/it/imparare/La_ISS   Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Intorno alla Terrra ci sono migliaia di satelliti artificiali messi in orbita dall’uomo per gli scopi più vari (militari, industriali, scientifici ). Ruotano attorno al nostro pianeta e attraversano i nostri cieli. Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole.

Il satellite artificiale più famoso e grande quanto un campo di calcio, è la Stazione Spaziale Internazionale ISS (International Space Station), nata dalla collaborazione fra cinque agenzie spaziali mondiali. E’ una stazione spaziale in orbita terrestre bassa a circa 400 km dalla superficie terrestre, dedicata alla ricerca scientifica. La struttura della stazione, con i suoi oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale, tanto da renderla visibile dalla Terra a occhio nudo.

Viaggia ad una velocità media di circa 28000 km/h; in poco più di 90 minuti compie un’orbita intorno alla Terra. Dal 2000 e’ abitata continuativamente da astronauti e l’equipaggio, da allora, cambia regolarmente.  Gli astronauti italiani che sono saliti sulla ISS sono: Umberto Guidoni, Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Samantha Cristoforetti (ha frequentato tre anni di Liceo Linguistico a Bolzano, è la prima donna italiana ad andare nello spazio), Luca Parmitano (al comando della ISS nella missione che si è conclusa il febbraio scorso).

Nelle serate del 15 e 16 maggio in un comodo orario serale (vedi orario foto 4 e 5) abbiamo l’occasione di osservare un puntino bianco che attraverserà il cielo: è lei, la Stazione Spaziale Internazionale. In entrambi i casi la direzione sarà da SSW a ENE, una spanna (sabato 16) o poco più (venerdì 15) sull’orizzonte.

Foto 5. Fonte https://www.heavens-above.com dalle 22.15 alle 22.21 max h. 32° da SSW a ENE

 

Foto 6. Fonte https://www.heavens-above.com Dalle 21.28 alle 21.33 h. 21° da SSW a ENE

 

A coloro che desiderano avere informazioni più approfondite sugli oggetti del cielo consiglio di consultare i seguenti siti internet:

Arrivederci al prossimo appuntamento.

Auguro a tutti “cieli sereni”.

Carlo Azimonti (Appiano sulla strada del vino, 11 maggio 2020)

 

QUI gli articoli di Carlo pubblicati su Infinito Teatro del Cosmo, QUI il suo blog

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