11/03/21

Potremo arrivare su Vega in pochi anni! Sì, ma... "come"?

Due interessanti ricerche, apparentemente scollegate, mi hanno portato a una conclusione piuttosto "divertente", per non dire tragica.

Su entrambe le "News" non posso certamente andare nei dettagli, ma riportare soltanto i risultati...

La prima riguarda i "solitoni", ossia onde che si propagano in qualsiasi mezzo senza perdere  energia. Un risultato soprattutto teorico, ma che comincia ad avere risvolti pratici nella fisica odierna. Ad esempio, si può pensare a una coda di macchine in autostrada che si forma a causa di un rallentamento. In tale contesto si crea proprio un onda di automobili che ha tutte le caratteristiche del solitone. Così come capita in un fiume che presenta, al di là delle dispersioni nel flusso dovuto agli ostacoli (ossia mulinelli o cose del genere) un'onda di acqua stabile nella quantità di energia che possiede.

Lo stesso capita nell'ottica, pensando ad un fascio luminoso che penetra in un prisma e viene rapidamente disperso, interagendo con il mezzo circostante e variando la sua lunghezza d'onda. Anche in questo caso si è visto un solitone. Le applicazioni pratiche cominciano a essere analizzate in laboratorio con possibili risultati positivi riguardo, ad esempio alla velocità di trasporto dei dati.

Pensando più in grande (come dice la prima ricerca), si arriva, teoricamente, perfino alla possibilità di far viaggiare un oggetto nello spazio tale da mantenere una quantità di energia costante. Se pensiamo alla ben nota risposta a chi chiede se sia possibile viaggiare alla velocità della luce: "Sarebbe necessaria una quantità di energia enorme", ecco che il solitone potrebbe essere una fonte energetica  continua e inesauribile. Ad esempio, per far muove a velocità prossime a quella della luce un sfera di 100 metri di diametro sarebbe necessaria l'energia di centinaia di volte quella rappresentata dalla massa di Giove. Un sogno, per adesso, ma non del tutto impossibile in futuro, anche se l'energia dovuta alla fissione nucleare è ancora ben lontana da questi valori.

Oltretutto, attraverso le equazioni di Einstein (tanto per cambiare...), una situazione del genere sarebbe contemplata con densità negativa, ma anche con densità positiva come dimostrato da equazioni differenziali che sono ben lontane dalla nostra comprensione... Pensate che addirittura il paradosso dei gemelli cesserebbe di esistere, in quanto si creerebbe una "bolla" che pur viaggiando a grande velocità manterrebbe lo stesso tempo del sistema di riferimento esterno.

Insomma, qualcosa di momentaneamente solo teorico, ma analizzabile e verificabile nel microcosmo e in condizioni estreme, ma non impossibili. Non posso, ovviamente proseguire, ma tant'é possiamo anche crederci. Fatemi, perciò dire: "L'uomo potrebbe viaggiare nello spazio alla velocità della luce e -forse- addirittura superarla, senza tornare a terra quando i suoi colleghi sarebbero morti da secoli o millenni.".

Magnifico, allora... tutti verso le stelle, grazie magari al signor Musk e ai miliardi che chiunque è riuscito ad accumulare in una normale vita lavorativa.

Ma, attenzione... e qui arriviamo alla seconda ricerca, di carattere medico.

Si dà il caso che le nostre cellule siano abituate a vivere sulla Terra, che ha una certa gravità. Se le portate in in ambiente di microgravità per lungo tempo (magari il razzo del mercoledì per Vega) subiscono alterazioni. Ad esempio, quelle intestinali perdono di molto le loro capacità nel fronteggiare i batteri. Prendiamone uno a caso: quello della Salmonella. Ebbene, si è visto che lui non ha problemi con la microgravità e non gli sembra vero di poter entrare agevolmente nell'intestino degli astronauti e avere buon gioco con cellule non più in grado di rispondergli adeguatamente. Non solo, però... come tutti i poveri miliardari del pianeta Terra, se ha 100 vuole 1000 e se ha 1000 vuole 10000. In poche parole, riesce velocemente a modificarsi e diventare ancora più infettivo. E parliamo solo della Salmonella, ma chissà quanti altri.

Insomma, in conclusione, arriveremo su Alpha Centauri o su Vega, ma in condizioni di salute a dir poco tragiche (sempre che ci si arrivi). Poco male, dato che su Vega ci sarà subito un pronto soccorso pronto a intervenire.

Viaggi su Marte? Come no, e la inonderemo con gli effetti della Salmonella...

 

 

Articoli originali QUI e QUI

 

1 commento

  1. Mario Fiori

    Caro Enzo quando si dice che prima di fantasticare troppo bisogna studiare molto: gli effetti della microgravità e deòlle radiazioni (non scordiamocele ) ma anche gli effetti psicologici che non debbano trasformarsi in p'sichiatrici ; insomme è bello progettare ma bisogna farlo con uno studio approfondito del nostro corpo e su possibili soluzioni stabili e certe altrimenti arrivederci e grazie o meglio buonanotte.

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