Categorie: Buchi neri Relatività
Tags: buchi neri di energia collasso energia concentrazione della luce Kugelblitz temperatura di Planck Wheeler
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:5
Una ciliegina molto calda **
Forse sono pochi quelli che conoscono un ipotetico corpo celeste, in qualche modo descritto da John Archibald Wheeler (non uno qualsiasi, avendo collaborato, tra le tante cose, anche con Niels Bohr riguardo ai principi base della fissione nucleare). Il nome di questo "oggetto" è tedesco: Kugelblitz, letteralmente fulmine globulare, ma ben diverso come significato da quelli che appaiono nell'atmosfera terrestre.
Torniamo alla "nostra" relatività Einsteniana e ricordiamoci la perfetta equivalenza tra massa ed energia. Ciò, in particolare, spiega anche perché la luce subisca i capricci della curvatura spaziotemporale. E' vero che non ha massa, ma ha sicuramente energia e quindi si comporta in modo analogo alla "materia". A questo punto, però, nasce l'idea...
Se si ottiene un buco nero quando la massa si concentra in uno spazio piccolissimo (orizzonte degli eventi), perché non pensare che anche l'energia potrebbe concentrarsi in uno spazio piccolissimo e formare un buco nero? Un vero e proprio collasso di energia invece che di massa. A questo punto i due tipi di buchi neri sarebbero indistinguibili, se non altro perché non ci manderebbero più informazioni.
Ed eccoci, quindi, al Kugelblitz: Un buco nero formato dalla luce, concentrata (magari con un impensabile laser "cosmico") in uno spazio estremamente piccolo. Molte cose potrebbero anche essere più o meno realistiche, anche se rimarrebbe il problema più grande (forse): quello della temperatura.
Una tale concentrazione di energia luminosa arriverebbe a temperature superiori a quella di Planck, ossia alla temperatura raggiunta dall'Universo 5.4 x 10-44 secondi dopo il Big Bang. Una situazione che la fisica moderna non riesce ancora a spiegare.
Tra parentesi, sarebbe necessaria tutta la luce prodotta, per decenni, da tutte le stelle racchiuse entro i 350 parsec dalla Terra per riuscire a "costruire" un Kugelblitz delle dimensioni terrestri.
P.S.: Energie di questo tipo sembra che siano già state avvicinate nei potentissimi tiri di un grandissimo giocatore di golf (al secolo, Frank, detto anche l'Afrikano). Gli resta solo l'ultimo passo, concentrare tutti i suoi tiri in uno solo... Attendiamo con fiducia!
5 commenti
In effetti oggi se non fosse mancata ancora la corrente e avessi letto in tempo l'articolo avrei potuto provarci, ho fatto talmente tanti shots che se li avessi concentrati tutti avrei fattto buca con il Ka Ku Ke Ki quello la insomma. PS anche oggi palla in acqua, nuova naturalmente. Enzo ti invio di nuovo l'iban per la partecipazione alle spese thanks.
prima voglio la mia parte di utili... poi vedremo...
Riguardo ai buchi neri mi sono sempre chiesto se il gravitone esiste veramente ed essendo la particella messaggera del campo gravitazionale come può sfuggire al buco nero?
Potrebbe essere per analogia, almeno in linea teorica, valido ciò che accade nell’interazione elettromagnetica? Il fotone che non interagisce con i campi elettrici stessi essendo il fotone privo di carica. Così il gravitone in qualità di mediatore del campo gravitazionale potrebbe non essere attratto dal campo gravitazionale stesso?
caro Mauro,
alcuni pensano che il legame agisca al di fuori dello spaziotempo. Tuttavia, in qualche modo, potrebbero assomigliare ai fotoni o, magari, alle particelle virtuali. Ma si è ancora ben lontani da una teoria valida e che riesca a mettere d'accordo le esigenze della MQ e della RG. Chissà ?!
A proposito di gravitoni, chissà cosa ne è stato della ricerca del "nostro" Stuart Marongwe...
http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2015/03/14/una-semplice-spiegazione-del-gravitone-di-nexus-data-direttamente-da-stuart-marongwe/