22/03/21

E se rimanessimo soli? *

Questo articolo è una delle tante "ciliegine cosmiche" che potete gustare QUI

 

Una ciliegina facile facile... ma sempre utile.

Immaginiamo che, per un qualche strano gioco dell'antimateria o della materia oscura o di quello che preferite, la nostra galassia rimanga improvvisamente l'unica dell'intero Universo. Cosa vedremmo e cosa sentiremmo?

Qualche minuto per pensare e poi ecco una risposta abbastanza drastica:

PRATICAMENTE NIENTE !

Innanzitutto, ciò che noi vediamo nel cielo notturno sono le stelle della nostra galassia. Solo chi abita in alta montagna o nei deserti si accorgerebbe della scomparsa della galassia di Andromeda. Sì, ma quando ? Dovrebbe aspettare ben 2.5 milioni di anni dal momento dell'effettiva scomparsa. Chi abita nell'emisfero sud si accorgerebbe di qualcosa di anomalo molto prima, soltanto dopo circa 150 mila anni con la scomparsa della Grande Nube di Magellano, confermata dalla scomparsa della Piccola Nube circa 50 000 anni dopo.

Probabilmente per centinaia di questi 50 000 anni si studieranno tutti i processi fisici più astrusi per spiegare la scomparsa di tutta una casa cosmica dall'oggi al domani; poi, forse, inventata qualche nuova forma di energia non verificabile, si accetterà come dato di fatto e non ci si penserà più per parecchie migliaia di anni.

La scomparsa della Piccola Nube farà tornare in mente ciò che era capitato 50 000 anni prima? Mah... penso proprio di no. E, nemmeno la tecnologia più avanzata sveltirà il processo di informazione, dato che la lentezza della velocità della luce difficilmente cambierà o sarà superata.

Comunque sia, bisognerebbe poi aspettare più di due milioni di anni per assistere alla scomparsa della grande vicina di casa. A meno che non si siano già iniziati i viaggi spaziali alla velocità della luce. Per gli astronauti diretti verso Andromeda, il tempo di attesa si dimezzerebbe, ma bisognerebbe fare comunque un viaggio superiore al milione di anni luce per accorgersene. E poi se lo terrebbero per loro, dato che qualsiasi informazione mandassero a terra impiegherebbe nuovamente più di un milione di anni.

Abbiamo parlato di fenomeni "locali". Vediamo di pensare in grande... Non esisterebbe più un gruppo locale o un grande attrattore e la Via Lattea proseguirebbe in un moto a velocità costante. Sì, ma quando? Anche la gravità, chiamiamola ancora così, non viaggia più veloce della luce e gli effetti si sentirebbero (si fa per dire) dopo decine e centinaia di milioni di anni. Su tempi scala ancora più lunghi la Via Lattea diventerebbe proprio il "centro dell'Universo e la geometria dello Spazio, da essere probabilmente piatta, diventerebbe iperbolica. Saremmo solo noi infatti a cercare di controbattere l'espansione...

Però, possiamo tranquillamente concludere con la celebre canzone di Francesco Guccini: noi (comunque) non ci saremo...

 

Alla velocità o, meglio, alla "lentezza" della luce e alle sue conseguenze è dedicata un'apposita sezione d'archivio

3 commenti

  1. Massimo Delpa

    La scomparsa della massa del resto dell'universo, determinerebbe un serie di tzunami gravitazionali che investirebbero la nostra galassia, in tempi successivi, che nel lungo periodo determinerebbero significativi cambiamenti.

    Un po' come scrollare ripetutamente la tovaglia di una tavola imbandita, si spera, dopo aver almeno mangiato gli antipasti e il primo... :mrgreen:

  2. Mario Fiori

    Comunque sia caro Enzo non è dato sapere come è veramente l'Universo in questo momento (quale momento?, cosa vuol dire veramente? ) dato che lo vediamo con i suddetti tempi (quali tempi? o quale tempo? cosa è effettivamente?). Mahh.

  3. givi

    Grazie per "Noi non ci saremo" (oltre a tutto il resto).

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