Poco più che una barzelletta, ma che si riferisce a un fatto realmente accaduto ...

Einstein e il suo treno... punto di partenza per la celebre teoria della Relatività Ristretta... ma il treno ha dato al grande Albert l'occasione per un altro paradosso assai meno conosciuto.

Einstein aveva lasciato Princeton, dove insegnava, ed era in viaggio su un treno. A un certo punto ecco passare il controllore che chiede a tutti i viaggiatori il biglietto per timbrarlo. Einstein comincia a cercarlo, in tutte le tasche, dentro la valigetta, dentro al portafoglio, ma niente di niente... Il controllore sorride e dice: "Egregio prof Einstein l'ho riconosciuta e so benissimo che un un uomo come lei non potrebbe mai andare su un treno senza biglietto. Non si preoccupi, e faccia a meno di cercarlo... mi fido ciecamente!".

Il controllare continuò nel suo lavoro e, prima di lasciare il vagone, si voltò per osservare ancora Einstein, che aveva avuto l'onore di incontrare. Lo vide, in ginocchio sul pavimento, che cercava disperatamente sotto il sedile. Sorrise nuovamente e disse ad alta voce "Professore stia tranquillo, so benissimo chi è e non mi occorre il suo biglietto!". Einstein sollevò la testa e rispose: "Caro il mio ragazzo, anch'io so benissimo chi sono, ma il fatto è che non so assolutamente dove sto andando ..."

Beh... penso proprio che sia uno dei suoi più divertenti e "normali" paradossi... a volte anche la memoria si incurva facilmente!