I bambini sono ingordi *...
Sappiamo quanto le stelle da piccole siano veramente irrequiete e vogliose di mettersi in mostra. Nessuno sapeva ancora, però, che i loro giochi fanciulleschi iniziassero ancora prima della nascita vera e propria, l'innesco delle reazioni nucleari.
Momenti, tuttavia, decisivi per stabilire cosa avrebbero fatto da grandi: rimanere inerti e sonnacchiose come nane rosse o vivere una vita abbastanza regolare e lunga fino a produrre il carbonio, come il Sole, e rilasciarlo attraverso una nebulosa planetaria oppure andare ben oltre, in tempi sempre più stretti, ed esplodere come supernova. In poche parole, devono decidere quanta massa mettere a disposizione del futuro motore. "Ma come", direte voi, " la massa è un qualcosa che si ottiene per caso, legata alla quantità di materia presente in una certa zona e in un certo momento, e che inizia a collassare". Quella massa inizia la contrazione, ma il futuro è già deciso. E, invece, sembra proprio di no.
Le stelle formano dapprima un nocciolo gravitazionalmente collassante, capace di accrescersi sempre di più, succhiando la materia distribuita tutt'attorno. I nuclei sono molto simili tra loro e la massa finale è dovuta alla capacità e alla "volontà" di essere più ingorde di altre sorelline. Un meccanismo che è stato finalmente messo in luce nella Nebulosa di Orione, con immagini altamente sofisticate ottenute con un interferometro americano e un radiotelescopio giapponese (QUI la stessa nebulosa osservata da ALMA e VLT che hanno rivelato l'esistenza di almeno 300 embrioni stellari).
Pensiamo, tanto per restare in argomento, a un gruppo di gattini famelici... Arriva la pappa e tutti si buttano verso di lei, ma sarà la loro capacità a districarsi che permetterà di mangiare di meno o di più e, teoricamente, a decidere la loro stazza finale.
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