18/05/21

La lenta e articolata costruzione della Via Lattea *

Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alla Missione GAIA, in "Strumenti e Missioni".

 

Piano piano si sta ricostruendo il passato della nostra casa cosmica, luogo di incontri, di condivisioni e di collaborazioni fruttuose.

La Via Lattea è una galassia come moltissime altre ed è probabilmente nata dall'unione di tante piccole galassie primordiali. Sappiamo però che spesso e volentieri le galassie così formatesi subiscono qualche impatto decisamente più significativo, in grado di modificare in modo sostanziale la loro struttura generale.

Bene, ciò è sicuramente capitato anche per la proto-Via Lattea, circa 10 miliardi di anni fa. Lo scontro ha visto coinvolte la nostra progenitrice con quella che viene chiamata Gaia-Enceladus(*), probabilmente una grande galassia satellite (la presenza di "Gaia" nel nome dato alla galassia ricorda che è stato grazie ai dati forniti dalla missione GAIA - ed elaborati da Amina Helmi dell'Università di Groningen - a permettere una sua chiara identificazione) . Solo un'ipotesi o vi è invece qualche prova diretta ancora osservabile? Oggi possiamo dire che vale la seconda risposta.

Una visione molto "artistica" della fusione di Enceladus all'interno della Via Lattea. Fonte: René van der Woude, Mixr.nl

Lo studio di un centinaio di giganti rosse ha permesso di separare abbastanza chiaramente stelle appartenenti al nucleo originale e distribuite verso in centro del disco galattico e altre appartenenti a Gaia-Enceladus, distribuite nella parte esterna con orbite meno circolari attorno al centro dell'odierna Via Lattea. Il risultato è stato ottenuto attraverso diversi tipi di indagine che hanno anche evidenziato una ben chiara differenza di composizione e, soprattutto, l'età di queste due popolazioni.

Ciò permette di datare con sufficiente accuratezza il periodo temporale dello scontro e della fusione. Ulteriori studi su un ben più grande numero di stelle appartenenti alle due galassie, quando erano ancora separate, e la loro posizione all'interno della odierna Via Lattea permetterà di scrivere sempre più correttamente la vita della nostra casa cosmica, un vero e proprio crogiolo di razze diverse, luogo di immigrazione fruttuosa e costruttiva. Quando impareremo qualcosa dagli insegnamenti del Cosmo?

Articolo originale QUI

(*) La galassia è chiamata anche la "salsiccia" di Gaia, data la sua forma che abbraccia la parte esterna della vecchia Via Lattea. Essa ha contribuito a rendere più spesso il disco di polvere più interno e ha aggiunto almeno  50 miliardi di stelle a quelle della Via Lattea originaria e un certo numero di ammassi globulari, oltre a innescare un periodo di grande attività di nuove nascite stellari.

5 commenti

  1. Alberto Salvagno

    Esiste un limite teorico massimo di stelle che possono formare una singola galassia o questa potrebbe crescere senza freni, ammessa la presenza di altre galassie satelliti? Dipende dalla quantità di materia oscura?

  2. No, Albertone, non esiste un limite teorico, ma le dimensioni sono sicuramente legate alla quantità di massa presente al suo interno. Sappiamo che negli ammassi, le galassie continuano a unirsi ingigantendosi. Riguardo alla materia oscura... no comment! (dovresti sapere come la penso a riguardo... :evil: )

  3. Mario Fiori

    Ora sparo grosso caro Enzo. Ma il nostro Sole è sicuramente nato qui o....?

  4. caro Mariolijno,

    dovrebbe essere nato qui, ma ... chissà ?! :roll:  . A parte gli scherzi, certe situazioni si erano già stabilite 5 miliardi di anni fa... Però, forse, forse siamo anche noi degli immigrati... :mrgreen:

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