Categorie: Comunicazioni Riflessioni
Tags: alluvioni cambiamenti climatici fenomeni estremi Germania
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:9
Allagamenti disastrosi ANCHE nel passato (per non parlare dei ghiacciai...)
Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo
Grazie a Leandro e a una breve ricerca sulla rete vi lascio alla lettura di tre articoli scientifici sulle alluvioni che hanno colpito la Germania durante il 1800 e anche prima, dove sembrerebbe che la tragedia attuale non sia giunta del tutto inaspettata. Non voglio assolutamente commentare, se non aggiungere poche semplici considerazioni. Trovare questi articoli non è stato facile su una rete che riporta soprattutto le frasi fatte e le ovvietà più ripetute. In più vediamo anche come ha agito la celebre "perfezione" tedesca.
Inoltre aggiungo un pezzo del Sunday Times sulla mancanza di tempestività degli organi governativi tedeschi.
Poche considerazioni personali:
- Il primo articolo ci dice che i fenomeni climatici estremi si sono sempre avuti, ma purtroppo la comunicazione e la diffusione delle notizie erano molto più difficili nei secoli passati. Come sempre accade, ci vogliono particolari condizioni al contorno per giungere a situazioni anomale, ma per comprenderle appieno sarebbe necessario conoscere perfettamente la climatologia terrestre, cosa da cui siamo ancora ben lontani
- Malgrado questa capacità di informazione così tempestiva, il secondo articolo dimostra che certe azioni hanno comunque sempre bisogno di una testa (o più) pensante e responsabile. Cosa questa che sta diventando il vero flagello dell'Umanità
- Le comunicazioni a riguardo di problemi puramente scientifici dovrebbero essere nelle mani di competenti e non di farfalline e picozzette mediatiche, della cui assoluta inconsistenza scientifica parlano chiari i curriculum.
- Il fatto stesso che siano proprio i miliardari a riunirsi per decidere sulle azioni relative al clima e il loro assoluto menefreghismo riguardo allo spreco di carburante fossile ci fanno capire quali e quanti interessi economici stiano dietro allo spauracchio dei cambiamenti climatici e quale sia il vero scopo della creazione di una catastrofe incombente.
- Si parla sempre più spesso del "prezzo" che la popolazione dovrà pagare per la auspicata transizione ecologica. Ovviamente un prezzo che pagheranno sicuramente i più poveri e che riempirà, come sempre, le tasche dei più ricchi e potenti
Poi... ognuno la pensi come vuole, ovviamente.
N.B.: nel sito (Academia.edu) dove ho recuperato gli articoli 2 e 3 (ma non solo) è possibile trovare altri interessanti studi, compresi quelli sull'avanzamento e sulla ritirata dei ghiacciai... Sembra proprio di vivere in un altro mondo! Leggete questo, ad esempio...
ARTICOLO SULLA RITIRATA DEI GHIACCIAI ALPINI
E' proprio vero che la vera Scienza viene nascosta dai media. Molto meglio gli imbonitori prezzolati che i veri studi sul clima.
9 commenti
Ormai carissimo Enzo sfondi una porta aperta almeno per noi di questo Circolo e pure per qualche altro, poi trovi porte chiuse e gente che ti ridicolizzerebbe volentieri in abbondanza , trovi ebeti creduloni purtropo anche fa persone che sono essenzialmente brave, disponibili, serie ma ormai in questo settore più che convinte e qui ne trovi tante purtroppo.
caro Mario,
noi cerchiamo di ragionare, ma fino a quando ce lo permetteranno? Questo è il vero dramma!
E' chiaro che dismettere il nostro antropocentrismo atavico ci è indigesto, del resto se come premessa ai numerosi notiziari catastrofisti e prodotti editoriali di analoga ispirazione si dicesse o scrivesse ben chiaro che la Terra nella sua lunga vita di "catastrofi" ne ha viste di ogni genere ed entità, di sensazionale resterebbe ben poco e tutto rientrerebbe nella consolidata sfera dei fenomeni naturali tipici di un pianeta geologicamente attivo e dotato di un'atmosfera con certe caratteristiche.
Che poi su quella sottile scorza rugosa e un po' umida ci viva l'uomo non fa cambiare la sostanza delle cose.
Questo post (QUI l'originale) non l'ha scritto il prof. Zappalà né l'anonima negazionisti del GW, bensì una pagina Facebook molto nota, che sostiene apertamente la causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici provocati dall'uomo, al punto che prima di affrontare l'argomento delle ere glaciali, fa questa premessa: "Quando si parla di ere glaciali si fa sempre molta fatica a districarsi nel mare di fake news che girano sui cambiamenti climatici. Per cui, saremo chiari fin dall’inizio: il riscaldamento globale esiste, e l’influenza delle attività antropiche è scientificamente indubbia" (QUI).
C'è bisogno di ulteriori commenti?
Carissimo Vincenzo e tutti voi.. Penso di essere una testa pensante, ma senza "spessore", non ho le vostre basi scientifiche e matematiche per potermi mettere a tavolino con un proAGW e confrontarmi.. facendogli, prove alla mano, capire dove sbagliano totalmente.. Ho un intuitiva visione d'insieme..che per le modeste conoscenze che ho, mi ha aiutato molto a comprendere fenomeni fuori dalla mia portata.. Sono fermamente convinto che AGW sia un errore, e sono convinto che investire miliardi per fermare questo mostro inesistente ci porterà alla rovina.. Già solo per il fatto che si distoglie l attenzione dal vero problema che non è quello climatico, ma ambientale.. Quindi giù di auto elettriche continuando a disboscare aree che a loro volta diventeranno dissesti idrogeologici, ma la colpa sarà sempre delle "bombe d'acqua" e l AGW..
A volte mi chiedo.. Serve a qualcosa essere una testa pensante? Se tanto alla fine di tutto sono sempre lì a subire le conseguenze delle scelte dei "potenti" (io li chiamo gli impotenti) scellerate?
Cari amici,
anch'io, con molta fatica, avevo trovato quegli articoli sulle alluvioni ottocentesche in Germania. Purtroppo tutto ciò che non avvalora l'AGW è ben nascosto nel web...
Sul punto 1 aggiungerei che molti territori in passato erano disabitati, ed in questi casi gli eventi climatici non avevano un grande impatto in termini di vite umane.
Sul punto 5 di Enzo, ha parlato chiaro il Ministro Giorgetti "Il futuro green produrrà dei costi economici e sociali enormi che dovranno essere gestiti". C'è altro da aggiungere? Più chiaro di così!
Riguardo alle teste pensanti, ormai credo che ci rimanga solo questa soluzione (sono ironico ovviamente! ):
https://www.youtube.com/watch?v=qfMwu5mtfSg
Mamma mia, Alex... mi sembra di vedermi allo specchio!!!
Buongiorno, mi ricollego all'immagine ed a quanto scritto sul post alla pagina fb citato da Daniela. Si dice "facciamo fatica a leggere i paesaggi ed a regolarci di conseguenza". Magari fosse così, potremmo invocare incapacità ed ignoranza, invece è esattamente il contrario. Le morfologie del paesaggio e gli elementi fisiografici li sappiamo leggere ormai bene, seppur con margini d'errore, di cui però sappiamo tener conto. E' nel momento di applicare tali "letture" alle intenzioni di sviluppo urbanistico che esse vengono molto spesso ignorate o comunque considerate in subordine.
E' il "regolarci di conseguenza" dove si fallisce. Ma si fallisce sapendo di farlo e sperando che in futuro non ci venga presentato il conto. Ma la Terra il conto lo presenta sempre, presto o tardi.
A proposito di radioso futuro green deal, la Deutsche bank (dove sono verdi più delle proverbiali banconote) ha emanato il Konzept su quello che dobbiamo fare per la Ricostruzione (What we must do to rebuild) dal che, apprendo ora che dobbiamo ricostruire qualcosa... Ebbene la spettabile ditta DB ci detta le linee guida.
Nel farlo non perde mai l'occasione di stimolare i nostri Burosauri a sfruttare pienamente le grandi opportunità che la pandemia ci ha offerto... E si sbilancia azzardando la necessità di una certa Eco-dittatura, probabilmente pensando al grande successo di pubblico dell'attuale Dittatura Sanitaria di cui possiamo ringraziare il cielo, almeno a detta di Fauci.
Ecco cosa scrive in merito a pag.72 la spett. ditta Deutsche Bank:
A certain degree of eco-dictatorship will be
necessary
The impact of the current climate policy on
people’s everyday lives is still quite abstract and
acceptable for many households. Climate policy
comes in the form of higher taxes and fees on
energy, which make heating and mobility more
expensive. Some countries have set minimum
energy efficiency standards for buildings or
similar rules in other areas. However, climate
policy does not determine our lives. We take key
consumption decisions, for example whether
we travel at all, how much we travel and which
means of transport we use, whether we live in
a large house or a small apartment and how we
heat our homes, how many electronic devices
we have and how intensely we use them or
how much meat and exotic fruit we eat. These
decisions tend to be made on the basis of our
income, not on climate considerations...
Ah, se interessa, il polpettone verde eco-fascio(n), si trova qui: https://tinyurl.com/v56v4uvm