Dopo l’ultimo aggiornamento l’elicottero Ingenuity ha effettuato svariati voli finalizzati a verificare le dinamiche di volo. A parte qualche incertezza iniziale, Ingenuity ha fornito risposte incoraggianti ai suoi progettisti, che saranno la base per la realizzazione di mezzi aerei più potenti e in grado di effettuare rapide ricognizioni a bassa quota di grandi estensioni di territorio.
Contrariamente a quello che può sembrare, lavorare nell'archivio più infinito del Cosmo, dispensando gradite sorprese, è tutt'altro che monotono.
E a volte capita che la gradita sorpresa sia talmente gradita da non poter non essere condivisa... ecco a voi, quindi, una presentazione pubblicata anni fa, alla quale non era ancora stato dato in archivio la visibilità che merita! Finalmente abbiamo rimediato.
Quando un buco nero fa qualcosa lo vuole far capire bene e lo ripete infinite volte...
Il buon esempio viene sempre dall'alto...
Da un punto di vista matematico non esiste alcuna differenza tra sistema geocentrico ed eliocentrico, sempre che si ammetta che tutti pianeti girino attorno al Sole e che questo giri attorno alla Terra. Il celebre confronto tra la teoria di Copernico e quella di Tycho Brahe.
Un ricordo potente m'ha all'improvviso restituito il fantasioso mondo dell'infanzia, là una botte viveva come un misterioso compagno.
Newton scoprì una legge fondamentale e soprattutto universale per spiegare il moto dei pianeti e non solo, ma non riuscì mai a determinare il valore della sua costante G. Dovette quindi accontentarsi solo di rapporti di forze, in modo da eliminare quella scomoda costante, il cui valore fu ricavato solo un secolo e mezzo dopo grazie a sofisticatissimi strumenti di laboratorio e a piccole masse che, però, non servirono subito a determinare G, bensì la densità della Terra. Insomma, la storia di G è una lunga avventura nella quale il ruolo del protagonista è ricoperto dall'esperimento di Henry Cavendish del 1797-98 ed è questo che ci accingiamo a descrivere.
Prima di addormentarsi per sempre, Kepler ha scoperto ben quattro pianeti vagabondi delle dimensioni della Terra.
Per capire in modo molto rudimentale cosa siano effettivamente i tanto ricercati gravitoni (per adesso ancora soltanto ipotizzati) basta, in fondo, fare un paragone con i fotoni. Una piccola ciliegina estiva...
I batteri di Encelado sembrano continuare a mandarci messaggi, ma noi preferiamo cercare la vita dove probabilmente non c'è mai stata (o anche peggio)...
Questo fondamentale articolo vuole raccontarvi l'epico primo incontro tra Guido e il sottoscritto (ma non sarà certo l'ultimo). Ah... beati Barbara, Grazia, Zoe e gli altri componenti della storica spedizione... perché potranno dire: "C'ero anch'io!" Ovviamente, per cercare di scrivere una relazione abbastanza fredda e precisa, ho dovuto farmi aiutare dalla calma e lucidità di Guido.
Una fine dell'Universo che è stata ipotizzata è quella in cui resteranno soltanto un insieme di super buchi neri. Nel nostro piccolo, la Via Lattea inizia a presentare qualcosa del genere, anche se per ragioni e su livelli ben diversi.
Non sappiamo ancora se aveva acqua oppure no, se aveva vita oppure no, se è ancora attivo oppure no, però sembra assicurato che Marte è colui che sporca di più lo spazio.
Questo quiz nasce per caso... stavo scrivendo un articolo dedicato al fantastico esperimento di Cavendish che ha permesso di calcolare la densità della Terra, quando mi sono accorto che per giungere alla descrizione completa era necessario risolvere un piccolo problema di ottica geometrica. Ho deciso perciò di non darlo come acquisito e nemmeno di dimostrarlo, ma di proporlo come quiz abbastanza rilassante durante questo periodo di ferie e di caldo. Chissà che qualcuno non abbia voglia di spendere un po' di tempo per risolverlo?
Scoperta la nana bianca più piccola e massiccia: un vero oggetto limite verso un futuro incerto.
Dopo circa 40 anni dalla prima ipotesi teorica, sembra che sia stata finalmente identificata una supernova "a cavallo" tra quelle a collasso gravitazionale e quelle esplosive. Probabilmente questo meccanismo spiega la celebre nebulosa del Granchio e tutte le sue ancora inspiegate peculiarità.