30/11/21

Meraviglie planetarie

Il titolo forse è fuorviante, visto che intendo solo farvi partecipi delle mie prime esperienze con un telescopio.

A maggio di questo anno , dopo lunghi mesi di attesa dovuta agli effetti della pandemia anche sui trasporti, mi è finalmente arrivato un telescopio riflettore Newton da 25 cm di diametro. Ho così cominciato ad armeggiare con questo oggetto dei desideri. Dopo un timoroso avvicinamento per paura di fare danni, ho iniziato ad usarlo osservando pianeti. Per dire la verità, inizialmente aspettavo un telescopio più "tagliato" per l'osservazione planetaria, avente una lunghezza focale maggiore. Poi, essendomi stancato di aspettare che arrivasse,  ho ripiegato su questo. Negli ambienti è definito "veloce" perché raccoglie più luce , avendo una lunghezza focale minore, e consente di riprendere oggetti del profondo cielo più agevolmente. Ma una volta che ho iniziato a stare dietro a Giove, ho messo da parte, almeno per ora, l'intenzione di osservare galassie e nebulose.

Mi sembrava un "torto" verso gli amici del Circolo, non pubblicare proprio qui alcune delle immagini che sinora mi sono venute meglio.

Giove

La prima è di Giove, ripreso il 23 agosto scorso. Il gigante gassoso regala veramente una grande emozione ogni volta che lo osservo.  I suoi satelliti  gli girano intorno come in un sistema solare in miniatura. Fa andare la mente al grande Galileo che per primo lo osservò in maniera sistematica, annotando su carta ciò che vedeva. Un giorno, non vedendo i satelliti, scrisse anche il motivo: "era nuvolo" !

In questa immagine si notano molti particolari caratteristici della turbolenta atmosfera di Giove. Ricordo che l'atmosfera di Giove è composta praticamente solo da idrogeno ed elio ed è spessa ben 1000 km. Alla base dello strato atmosferico , la pressione è talmente alta che l'idrogeno passa allo stato liquido. Noi, naturalmente , vediamo solo l'involucro gassoso. Nell'immagine non è visibile la famosa macchia rossa perché al momento della ripresa si trovava dall'altra parte del pianeta. Ma poco male, l'ho poi ripresa la sera del 13 settembre scorso, insieme all'ombra di "Io", uno dei suoi satelliti (il cerchietto nero sulla sinistra):

 

 

Luna

La terza immagine è quella di un cratere lunare. La luna, essendo così vicina, rispetto ai pianeti, regala osservazioni mozzafiato, per la ricchezza di dettagli che si notano anche con modesti ingrandimenti. Quella rappresentata nella seguente immagine è la zona del cratere Clavius. Esso è caratterizzato dalla presenza al suo interno di altri cinque crateri minori disposti quasi a formare un arco.

Questo cratere ha un diametro di circa 225 km ed è situato nella zona del polo sud lunare. Questo è il cratere in cui, nel celebre film di Stanley Kubrick "2001 - Odissea nello Spazio", era situata la base lunare. Ed è lo stesso cratere in cui la NASA, a seguito delle immagini riprese dal telescopio a infrarossi "SOFIA" (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy), montato a bordo di un Boeing 747SP appositamente attrezzato, confrontate con le misurazioni della temperatura prese dal Lunar Reconnaissance Orbiter, ha annunciato nel 2020 di avere individuato la presenza di acqua !

Le immagini che ho pubblicato in questo articolo non sono delle semplici fotografie. Esse sono il risultato di riprese video effettuate con una camera planetaria montata sul telescopio al posto dell'oculare. Quindi, prima ho osservato con l'occhio l'oggetto inquadrato dal telescopio, poi ho sostituito l'oculare con la camera planetaria e ho effettuato la ripresa video. Successivamente, ho elaborato la ripresa con appositi software di allineamento e sovrapposizione dei singoli fotogrammi. Questa tecnica , detta del "luck imaging", è finalizzata a ridurre i deleteri effetti della turbolenza dell'atmosfera, attraverso la quale avviene l'osservazione.

Vorrei chiarire che queste mie immagini sono molto modeste rispetto a quelle che circolano tra gli appassionati. Questo sia per i mezzi utilizzati, sia perché ho iniziato a dedicarmi a questa attività solo  a maggio di questo anno.

Ho solo voluto fare partecipi del mio entusiasmo anche i lettori di questo Circolo. Per l'anno prossimo è già in programma il passaggio ad un telescopio di 30 cm di diametro... :-D

 

3 commenti

  1. maurizio rovati

    Caspita, complimenti! Io per cominciare a fare un Giove così ci ho messo anni... ed è abbastanza raro per me trovare le condizioni adatte di seeing, specialmente ora che Giove e Saturno si trovano molto sotto l'Equatore Celeste. Questa è l'ultima ripresa che ho fatto di Giove con GMR, Io e la sua ombra.

    E questo è Saturno, al meglio di quest'anno ;-)

  2. Mario Fiori

    Grazie Arturo per far sì che possiamo partecipare alle tue osservazioni e complimenti veramente.

  3. Giorgio

    Grazie e Complimenti

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