Categorie: Strumenti e missioni
Tags: camere descrizione di Webb spettrografi strumentazione di bordo Webb
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:5
Il telescopio spaziale Webb (3): la strumentazione di bordo **
Pochi cenni sugli strumenti principali, insieme ai giusti link per una descrizione molto più dettagliata.
Sapete che ho non poche difficoltà nello scendere nei dettagli tecnici delle varie strumentazioni, per cui le citerò soltanto, rimandando alle pagine del sito ufficiale del telescopio Webb.
Gli strumenti usati dal telescopio Webb per analizzare la luce ricevuta dagli oggetti del Cosmo sono quattro:
- Mid-Infrared Instrument (MIRI)
- Near-Infrared Camera (NIRCam)
- Near-Infrared Spectrograph (NIRSpec)
- Fine Guidance Sensor/ Near InfraRed Imager and Slitless Spectrograph (FGS/NIRISS)
Come si vede, ci sono tre camere per la cattura di immagini e uno spettrografo specializzato per il vicino infrarosso (NIRSpec). Tuttavia, anche le camere possono ottenere spettri con modalità diverse.
Il MIRI coprirà la frequenza tra 4.9 e 28.8 μm. e si occuperà principalmente di oggetti deboli come le galassie lontane e gli oggetti della Kuiper Belt. Avrà un campo abbastanza grande e la possibilità di inserire dei coronografi per abbattere la luminosità dell'oggetto di cui si vogliono analizzare gli immediati dintorni. Potrà utilizzare anche uno spettrografo a media risoluzione. La sua temperatura di lavoro è di 7 K (-266 °C), che potrà essere raggiunta mediante un sistema di criogenia.
Per chi desidera andare più a fondo della parte tecnica e delle strategie osservative è obbligatoria la lettura di questa pagina dedicata, ricca di link per approfondimenti più accurati.
Il NIRCam lavorerà tra gli 0.6 µm e i 5 µm (cioè dal rosso al vicino infrarosso). E’ la camera forse principale del telescopio ed è l'unica che osserverà nel vicino infrarosso. Tra i suoi compiti vi sarà la scoperta di esopianeti, utilizzando anch'essa un coronografo. E' previsto l'utilizzo di uno spettrografo. Per approfondimenti QUI
IL NIRSpec è forse lo strumento più avanzato a servizio del telescopio. E' uno spettrometro che lavorerà nella banda 0.6 - 5 µm. Come tale, disperderà le radiazioni in arrivo nelle varie lunghezze d’onda, per formare uno spettro. In questo modo sarà possibile ricavare informazioni sulla composizione, massa e temperatura dell’oggetto da cui proviene quella radiazione. Molti degli obbiettivi scientifici del Webb sono però molto deboli e abbisognano di centinaia di ore di osservazione. Per limitare il tempo, lo strumento osserverà centinaia di oggetti contemporaneamente ed è il primo di questo genere che sia mai stato costruito. Per fare ciò utilizzerà un sistema di celle di grandezza pari a un capello umano che possono essere aperte o chiuse indipendentemente una dall'altra. Una meraviglia della tecnologia e dobbiamo solo incrociare le dita. Sarà lui che investigherà con estrema profondità i primi oggetti nati nell'epoca della reionizzazione. Maggiori informazioni QUI.
Il NIRISS osserverà lo spazio nelle lunghezze d’onda fra 0.6 μm e 5 μm, supportando le osservazioni nel vicino infrarosso di NIRSpec e NIRCam. Esso consentirà anche vari tipi di spettroscopia a bassa e media risoluzione. Permetterà anche l'interferometria attraverso il mascheramento dell'apertura oltre che la cattura di immagini in parallelo tramite filtri abbinati a quelli disponibili con NIRCam. Sarà abbinato al puntatore FGS che permetterà di mantenere il telescopio nella giusta posizione durante tutta l'acquisizione di dati. Descrizione dettagliata QUI.
Insomma, tecnologia veramente d'avanguardia per un telescopio eccezionale. Dispiace solo che esso sia stato pianificato per una durata di solo 10 anni... Non ci resta, comunque, che attendere ancora qualche mese. Per ora tutto va per il meglio.
QUI gli articoli dedicati al funzionamento di questo gioiello della Scienza e della Tecnica, che ci consentirà di approfondire la conoscenza di quell'infinito teatro che chiamiamo Cosmo.
5 commenti
Credo che alla NASA siano fin troppo prudenti quando si tratta di pianificare la durata delle missioni... fortuna che se le cose vanno bene, non si fanno problemi a prolungarle!
Cassini, per esempio, doveva scorrazzare intorno a Saturno per soli quattro anni invece ha finito per rimanerci cinque volte tanto... http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2017/09/29/mio-nome-cassini/
in questo caso sembrerebbe proprio impossibile... comunque, mai dire mai...
Prendiamci intanto questa meraviglia e poi vediamo. speriamo in qualcosina in più
Dici che il NIRspec permetterà di ricavare informazioni anche sulla massa. Mi piacerebbe capire come fa uno spettrometro a tirare fuori questo dato
Si può, si può... pensa alle binarie spettroscopiche.