Categorie: Collisioni galattiche Cosmologia
Tags: forma a disco materia oscura Modello Standard Modigliani MOND realtà osservativa rotazione galassie
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Le teste di Modigliani sono proprio state eseguite da Modigliani (parola di esperto!)**
Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio dedicata alla MATERIA OSCURA, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo
Sappiamo tutti che le celebri teste di pescate a Livorno nel 1984 non erano di Modigliani, ma frutto di una burla di alcuni giovani, molto goliardi. Però, però, troppi esperti si erano sbilanciati a favore dell'autenticità e sarebbe molto meglio far finta che i giovani abbiano mentito...
Normalmente per descrivere l'evoluzione del Cosmo si usa un modello standard. Ovviamente, le incertezze sono molte, soprattutto per le prime fasi. Nondimeno si continua a considerarlo come il più valido. Ma vi è un ingrediente piuttosto scomodo che ricorda, come già detto altre volte, gli abiti nuovi dell'imperatore. Possiamo anche considerarli veritieri, ma se li scrutiamo bene essi non esistono affatto: basta guardare il sovrano! L'ingrediente in questione è (non stupiamoci...) la materia oscura, un pesante vestito che è la parte preponderante dell'Universo, capace di guidare la nascita, la crescita e la rotazione delle galassie. Tuttavia, quando l'imperatore "sfila" davanti al popolo, chi ha ancora un po' di onesta non può che gridare alla "truffa". In fondo basterebbe "toccare" il re e la faccenda prenderebbe tutta un'altra piega.
In qualche modo si è fatto lo stesso per le galassie. Ammettiamo pure che senza materia oscura non sapremmo come farle nascere, ma , poi, abbiamo molti mezzi per valutare l'esistenza o no degli abiti che indossano. Il modello standard ci dice che ogni galassia è circondata da una grande quantità di materia oscura, capace di non farsi vedere, ma di farsi sentire attraverso la forza di gravità. Ciò comporta che l'evoluzione delle galassie potrebbe offrire segnali tangibili della materia oscura.
Finalmente, ciò è stato veramente fatto, senza gettare polvere sotto al tappeto. Una recente ricerca ha simulato l'evoluzione delle galassie circondandole dei loro vestiti teorici e poi "ha visto l'effetto che fa". Ebbene, i dati osservativi sembrano proprio negare la materia oscura. Se lei ci fosse, le galassie catturerebbero facilmente altre galassie e la loro forma verrebbe modificata di conseguenza. Il fatto è che la gran parte delle galassie hanno una forma a disco con un nucleo centrale più spesso, proprio come una specie di "disco volante".
Eh no! Le osservazione DEVONO sbagliarsi, dato che la materia oscura e le frequenti catture distruggerebbero sia il disco che il nucleo. L'unica possibilità che ci offre il modello standard è quello di non vedere la realtà dei fatti e di non credere alla forma delle galassie. No, no, cari amici, le galassie vi sembrano piatte, ma non lo possono essere perché così dice la materia oscura!
Penso che il povero Galileo si giri nella tomba. Ma... non solo la forma non è quella osservata, perfino la rotazione è troppo veloce. Infatti, i calcoli dicono che questo continuo aumento di dimensioni dovrebbe causare un rallentamento nella rotazione e invece si osserva il contrario. Questo rallentamento sembra proprio ciò che non permette più di ottenere la forma a disco. Insomma, tutto fa la materia oscura meno che soddisfare le osservazioni delle galassie e la loro evoluzione.
Troppo facile, allora, ripensarci e prendere il toro per le corna o esclamare che -forse, forse- il re è nudo! No, il modello è troppo prezioso e, probabilmente, troppo difficile doverlo abbandonare. Vi ricordate le celebri teste in pietra scolpite da Modigliani e ripescate a Livorno? Ebbene, fior fiore di "esperti" le avevano date come autentiche a tal punto che anche quando i buontemponi che avevano creato la "beffa" avevano ammesso il loro "scherzo", qualcuno aveva cercato di dire che non era vero e che quei ragazzi stavano mentendo proprio adesso che stavano confessando. Sembra proprio che la faccenda si ripeta su scala "universale".
Ma c'è di più... i ricercatori, che hanno eseguito le simulazioni, hanno aggiunto che il modello MOND (quello che ammette una variazione della legge di gravitazione di Newton su grandi distanze dal centro di massa) sembra, invece, accettare l'evoluzione del disco e che gli eventi collisionali siano stati relativamente non molto frequenti, a sostegno, invece, di una cattura continua di gas intergalattico.
Scommettiamo che questi risultati finiranno nel dimenticatoio? Ma sì, hanno ragione: "L'imperatore ha una massa oscura... ops! ... dei vestiti magnifici e le teste di Modigliani sono proprio del grande maestro!".
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6 commenti
Materia ed energia oscure vanno a braccetto col GW (sich!).
Come mi ricorda l'ETERE LUMINIFERO....
caro Giorgio,
da un lato tu hai ragione... tuttavia, come abbiamo detto poco tempo fa riguardo ai campi quantici, il vuoto potrebbe non essere tale. Non sappiamo "rappresentare" realisticamente cos'é un campo, tuttavia riusciamo a descriverlo matematicamente e sappiamo che le onde si trasmettono proprio a causa di variazioni del campo. In qualche modo, la fisica vista mediante i campi rimetterebbero in discussione l'etere. Non sarebbe certo un qualcosa di "materiale", ma sarebbe comunque un qualcosa che trasferisce informazione. Potrei chiamarlo etere quantico... In fondo Einstein non se l'è mai sentita di dire espressamente che l'etere non esiste, si è solo disinteressato di lui...
Oppure, perché non dire che esiste un etere del microcosmo e uno del macrocosmo... Va bene, va bene... ci torneremo su.
Allora formuleranno una teoria "mond" per giustificare i mancati effetti della materia oscura sulla forma delle galassie.