Categorie: Sistemi extrasolari
Tags: blocco mareale giove caldo pianeti gioviani pioggia di corindone vento
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
Altro che cambiamenti climatici ... *
Non lamentiamoci del troppo caldo o del troppo freddo... pensiamo a un povero "giove caldo" che sta molto vicino alla sua stella.
L'uomo si lamenta per poche frazioni di grado, dimenticandosi che la nostra "mamma" Sole ha anch'essa i suoi momenti di nervosismo o di grande calma. Se, poi, teniamo conto delle variazioni orbitali, mitigate dalla presenza della Luna, il gioco è fatto e il nostro pianeta può coprirsi di ghiaccio così come sopportare siccità spaventose. Anche se su tempi più o meno lunghi, queste variazioni sono delle vere sciocchezze se confrontate con quello che capita su un "giove caldo" con una massa doppia di quella del nostro re planetario.
Il nostro amico si trova a 850 anni luce da noi e rivolve attorno alla propria stella in solo 30 ore. Una vera scheggia, che, data l'estrema vicinanza alla sua "mamma", ha visto bloccata la propria rotazione attorno all'asse. In poche parole, imita la nostra Luna (e non solo) mostrando sempre la stessa faccia alla vicinissima stella. O, se preferite, la sua rotazione dura tanto quanto la sua rivoluzione.
Ne segue che un emisfero è sempre rivolto verso la stella e per l'altro è sempre notte buia. Normalmente, questi pianeti giganteschi hanno una temperatura superficiale molto elevata, ma la differenza tra notte e giorno è altrettanto notevole. Di giorno si devono sopportare temperature intorno ai 3000 K, mentre di notte si scende a 1500 K. Sempre caldo, direte voi, ma la differenza è tale che i venti sono veramente impetuosi. Essi si muovono alla velocità di 5 km/s o, se preferite, di circa 18 000 km/h. Niente male, vero? Le nuvole potrebbero fare il giro del pianeta in solo 20 ore. Questo valore fa sembrare i nostri tornado delle leggere brezze primaverili.
La differenza di temperatura comporta grandi differenze nella composizione chimica dell'atmosfera e delle nuvole. Si pensa che nella parte notturna possa piovere ferro, titanio e, addirittura, corindone. Quest'ultimo forma pietre preziose sul nostro pianeta, ma sfido chiunque ad andare a rubare un po' di "preziosa" pioggia aliena.
Di seguito, un interessante video esplicativo (fonte: Max-Planck-Institut für Astronomie)
Insomma, prima di lamentarci del caldo e/o del freddo pensiamo a questo povero pianeta gigante.
Articolo originale QUI
NEWS del 11/5/2024 - Il telescopio Webb analizza l'atmosfera di un pianeta gioviano caldo che dista 280 anni lice da noi
2 commenti
purtroppo l'immaginario collettivo crede che le variazioni climatiche siano solo e solo dovute ai "guai" che succedono sul nostro pianeta e la colpa sarebbe dell'uomo.
Come scrivi giustamente tu Vincenzo le variazioni climatiche che hanno origine dai fatti che succedono sulla Terra sono delle inezie se confrontate all'energia e alle sue variazioni che trasmette la nostra stella
Perfettamente d'accordo con Michele. Abbiamo il vizio di voler essere sempre al centro dell'attenzione.